Count on me
"You'll always have my shoulder when you cry
I'll never let go
Never say goodbye
You know you can
Count on me like one two three
I'll be there
And I know when I need it I can count on you like four three two
And you'll be there
'Cause that's what friends are supposed to do, oh yeah
Oh, oh
You can count on me 'cause I can count on you"
~ Bruno Mars (Count On Me)
Teresa
Quando il cellulare squillò per l'ennesima volta decisi che era giunto il momento di rispondere.
«Papà».
«Teresa».
Sentii gli occhi pizzicare e mi apprestai a mordermi l'interno guancia per non piangere.
«Dove sei, bambina? Stai bene? Torna a casa» parlò a macchinetta.
«Sto bene», mi strinsi nella giacca mentre a piedi mi allontanavo dalla piccola chiesetta di Brooklyn per tornare a casa di Travor.
Come promesso avevo iniziato a frequentare gli incontri, continuavo a rimanermene in silenzio ad ascoltare gli altri, e pensavo ancora che fosse inutile, ma avevo detto a Trav che avrei fatto quello sforzo, così una volta a settimana mi presentavo nella chiesa della periferia di Brooklyn, mi appollaiavo su una scomoda sedia di plastica per un'ora, e ascoltavo sconosciuti sfogarsi sulla propria vita e sulle proprie dipendenze.
«Torna a casa Tess, dove sei?», la pena nella sua voce mi fece stringere il cuore.
«Sto a casa di un amico papà, non devi preoccuparti».
«Chi è?», non riuscì a nascondere che lo avesse detto tra i denti, probabilmente pensava che si trattasse di uno spacciatore o chissà chi.
«Non preoccuparti papà, è un bravo ragazzo. Mi ha aiutata a trovare un lavoro all'acquario». Non potevo certo dirgli che avevo accettato di rimanere ospite a casa di uno sconosciuto, così sperai che parlandogli del lavoro lo avrei distratto.
«Lavori all'acquario?», sembrava felicemente stupito e un piccolo sorriso incurvò le mie labbra. Non volevo più essere un peso per mio padre e nemmeno un dolore.
«Si, ho iniziato due settimane fa».
«È una notizia stupenda bambina», malgrado non fossi più una bambina da molto tempo, mio padre continuava a considerarmi tale, ma devo ammettere che mi era mancato sentirmi la sua "piccolina".
«Si» sussurrai mentre camminavo svelta sul marciapiede.
Calò per un attimo il silenzio, l'imbarazzo mi aveva ammutolita e non sapevo più come portare avanti quella conversazione.
STAI LEGGENDO
Broken - Come fenici
RomantiekStoria vincitrice del premio "performance" come "miglior contenuto sensibile" per il contest 2019 degli Shadow Awards ITA • • • • • Spin-off di BROKENHEART Come si può aggiustare qualcosa di rotto quando a nostra volta siamo in frantumi? Tr...