Solo un foglio. Un fottutissimo foglio su quel fottutissimo materasso.
Mi avvicinai tremando. Non volevo leggerlo. Qualunque cosa ci sia scritta.
Ma, continuando a tremare, aprii la lettera.
"Caro Lucas,
bel modo di iniziare una lettera. Perché si inizia sempre così? Penso che sia perché tu scrivi solo a persone che ti stanno care, persone a cui tieni. Ecco, io a te ci tengo. Ma davvero tanto. Ed è per questo che ho fatto questo gesto.
Tu ora sarai incazzato. Incazzato perché prima di andarmene non ti ho salutato. Incazzato perché non ho risposto a quella domanda di merda: tu mi ami?
Ebbene, caro Lucas, io non ti amavo. O meglio si. Come un fratello. Ma non come qualcos'altro. Mi dispiace scrivertelo e non dirtelo in faccia. Farebbe meno male. Ma ormai non posso più.
Ora ti starai chiedendo perché. La risposta è semplice. Tu mi conosci meglio di chiunque altro, e sai come sono.
Delicata, fragile. Tu sei più forte di me. Se tu ti fossi ucciso, sarei morta anche io. Ma so che tu non morirai. Non subito.
So che andrai dalla tua famiglia. Per salutarli un'ultima volta. So che racconterai di questo fatto a tutti.
Ne parleranno al TG e tu verrai intervistato e chiesto ovunque.
Se puoi fare questo, va dai miei genitori e digli solo che li amo. Che mi mancano. E che l'ho fatto di mia volontà, è che non è stata colpa tua.
A mia sorella, dille solo di ascoltare sempre le cicale la sera, e di ricordarsi di me. Di non dimenticarmi.
Io non so quanto tu sia forte, e non so se continuerai la tua vita o se ti ucciderai.
Io vorrei dirti di continuare a vivere, ma so che è difficile.
So che è dura.
So che sei triste.
Lo so.
Mi manchi già. Mentre stai leggendo, la porta si sarà già aperta. Forse qualcuno sarà entrato a cercarti. Fammi solo un favore: non perdere questa lettera. E non farla leggere a nessuno.
Rimarrà una cosa tra noi.
Una cosa SOLO nostra.
Promettimi di non dimenticare Mark, Carmen, me. So che sarebbe più facile scordare tutto.
Ma cerca di ricordarti di noi. Del tuo migliore amico, di tua sorella, di me, quella che ti ha friendzonato.
Ora starai pensando a come faccio a scherzare un una situazione del genere.
Boh. Non lo so nemmeno io.
Mi manchi tanto Lucas.
Non scordarti di me.
Mi manchi tanto Lucas.
Ora vado.
Mi manchi tanto Lucas.
Non piangere.
Mi manchi tanto Lucas.
Ti giuro che ci rivedremo.
Mi manchi tanto Lucas".
Anche lei mi mancava. Mi mancava troppo. Io la amavo. Amore non corrisposto. Chi se ne frega.
Mi mancava troppo.
Cominciai a piangere sulla lettera. Aveva ragione su tutto. Sapevo che se mi fossi ucciso io, lei si sarebbe suicidata.
Ma avrei preferito morire subito piuttosto che dover sopportare la sua morte.
Un'altra morte. La mia quasi ragazza.
Jessica.
Carmen.
Mark.
Continuai a piangere. Non potevo più sopportare nulla.
Mi sarei ucciso volentieri. Ma non potevo.
Dovevo salutare i miei genitori. Parlare al mondo di quello che era successo. Salutare i suoi genitori da parte sua.
La porta si spalancò. Due braccia mi afferrarono. E mi trascinarono fuori.
Ero vivo.
Ma senza migliore amico.
Senza sorella.
Senza ragazza.
Non ero vivo. Ero un corpo al quale avevano strappato il cuore a forza.
MY SPACE
Dio. Giuro che ho pianto mentre lo scrivevo :(
Mi dispiace per Jess... ma doveva andare così...
SORRY BUT NOT SORRY
Okay raga, il prossimo capitolo sarà l'epilogo.
Quindi questo libro è terminato T.T
Ditemi che ne pensate★
Un bacio a tutti♡
♣Ti_amo_lo_stesso♣

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Non ne uscirete vivi
Horror"Ci doveva pur essere una soluzione. Un modo per uscire da quella maledetta casa. - Il retro!!- urlò Jessica. - Hai ragione c'è un'uscita li!!- gridò Mark. - Muoviamoci che stiamo aspettando!?- disse Carmen. Iniziammo a correre in quei corridoi bui...