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«Mi-mi ha fregata?» balbetto, non capisco. «Oh piccola, allora lu...» sposta lo sguardo di lato «Guarda un po' chi arriva...» «Ehi cosa ci fai con la mia ragazza?» Spunta Andrew da dietro di me posandomi un braccio intorno alla spalla.

La mia ragazza?

So che sta scherzando, ma quel gesto mi provoca una strana sensazione allo stomaco. «Giusto in tempo.» Logan continua a sorridere. Aggrotto le sopracciglia. «Amico raccontale cosa è successo, la vedo confusa.» si riferisce ad Andrew. «Cosa le hai detto?» chiede «Ancora niente.» Logan si stringe nelle spalle. «Ehm... beh piccola.» mi sorride imbarazzato.
Non so se voglio ascoltare oltre. «Ho fatto una scommessa con Logan... Dovevo riuscire a convincerti ad uscire con me e poi baciarti.». M'irrigidisco non posso credere a quello che sta dicendo. Andrew mi sposta i capelli di lato lasciando scoperta la parte di collo verso di lui. «E questo...» si interrompe per baciarmi sotto l'orecchio nello stesso punto della sera prima. Un brivido mi percorre la schiena. «è solo la prova, di quello che ho fatto.» Si riferisce al succhiotto... Un vuoto enorme mi si crea nel petto. Guardo per un momento il nulla cercando di far uscire delle parole dalla mia bocca. Ma non emetto alcun suono, non ci riesco. «Quindi Logan, mi devi duecento dollari.» continua Andrew allungando la  mano libera nella sua direzione. Mi scosto dall'abbraccio bruscamente.
Non me ne dovrebbe fregare nulla, non dovrei sentirmi offesa, eppure qualcosa mi importa se no non starei per mettermi a piangere. Logan mette una mano in tasca e tira fuori il portafogli. «Io vado.» dico semplicemente uscendo dall'edificio. «A domani, bellissima.» Andrew mi manda un bacio con la mano.

Adesso è davvero troppo.

Scendo velocemente la scalinata e arrivo al marciapiede, sto cercando di trattenere le lacrime. Non posso davvero crederci. «Signorina Peterson?» mi volto, un signore in divisa mi apre la portiera di una berlina nera. «Sua madre mi ha chiesto di venirla a prendere.» Annuisco: «Sì, eccomi.» salgo sul sedile posteriore senza aggiungere una parola.

Arrivo al portone della casa di Tyler. Suono al campanello e poco dopo il signor Evans mi viene ad aprire. «Mya, sono contento che tu sia venuta.» si scosta per lasciarmi passare «Ty è di sopra, fa' pure come fossi a casa tua.» cerco di sorridere «Grazie mille.» mi avvio alle scale, il più velocemente possibile. Mi sento così ferita, usata. Sono stata davvero stupida, Andrew è davvero lo stronzo che tutte descrivono.
Busso alla prima porta a sinistra: la camera di Tyler. «Avanti.» entro e la richiudo delicatamente alle mie spalle. Rimango sulla soglia tenendo lo sguardo basso, cercando di nascondere i miei occhi lucidi. Devo smetterla di pensarci, adesso. Lui è sdraiato sul suo letto con un braccio sotto la testa. «Mya.» mi guarda per un momento «Che succede?» chiede alzandosi di scatto, improvvisamente preoccupato.

Si nota così tanto il mio cattivo umore?

«Niente.» mento «Mi sei mancato.» mi avvicino e lo abbraccio, stringendolo forte. Ho bisogno di lui in questo momento. Sembra sorpreso, ma asseconda il mio gesto e mi bacia sulla nuca «Sono stato via solo due giorni.» Sentire il suo odore così familiare mi fa stare meglio. Non credevo mi mancasse davvero così tanto. «Vieni.» si siede sul letto e mi fa cenno di fare altrettanto. Annuisco e lo raggiungo. «Mi dispiace, di essere scomparso così.» sussurra.
Dovrei essere arrabbiata con lui per non essersi fatto più sentire, ma non lo sono. «Non importa.» confesso. Gli poso la fronte sul petto e lo abbraccio. «Perché oggi non sei venuto?» «Avevo bisogno di un altro giorno per sbollire.» Sorride imbarazzato. «Meno vedo Logan e meglio è. Mi sono perso qualcosa?» chiede, cambiando argomento. «Abbiamo tempo, però... prima tocca a te.» mi giro a pancia sotto e appoggio il mento sui gomiti per riuscire a guardarlo. Mi sorride imbarazzato. Rimane per pochi secondi in silenzio, prima di lanciare la bomba: «Mio padre si risposa.»

Cosa?

«Cosa?» sgrano gli occhi: «Oddio.» sono abbastanza a corto di parole, non capisco come questo c'entri con quello che è successo. «È una cosa bella» dico piano.
Lui rimane serio e non sembra essere molto contento. «O no?» domando, lui scuote la testa «La sua futura moglie è la madre di Logan.» confessa. Oddio. Non posso crederci. «Aspetta cosa?!» sono abbastanza confusa. «Ti sei fatto la tua futura sorellastra?» domando senza pensarci.
Lui mi guarda male, forse non avrei dovuto dirlo in questo modo. «E tu come lo sai?» per una frazione di secondo ho sperato che Andrew mi avesse raccontato un'enorme bugia, e rimango delusa sapendo che è davvero così. «Sicuramente non grazie a te.» dico secca. Sono così arrabbiata, io e lui ci siamo sempre detti tutto. «Ti prego Mya non fare l'offesa.» «Ma non mi hai detto nulla! Sono così arrabbiata con te.» alzo il tono di voce. «Mio padre si sta per sposare con sua madre, non sapevo come dirtelo.» sembra davvero pentito, ma sono lo stesso arrabbiata. «Avresti potuto iniziare dicendo: "Ciao Mya, sai, l'altra sera alla festa ho combinato un casino, mi sono fatto la figlia della futura sposa di mio padre, e cosa ancora più buffa il fratello maggiore iperprotettivo ha deciso di iniziare una rissa per questo."» Scoppia a ridere: «Ti prego, perdonami, non sapevo come comportarmi, ho davvero combinato un casino.» alzo gli occhi al cielo, forse un po' lo capisco, ma avrebbe dovuto dirmelo, ci sono rimasta male.
Cambio argomento: «Tuo padre si risposa quindi? Ma sono fidanzati?» annuisce. «E da quanto?» chiedo «Da sette mesi.»

E perché io non ne sapevo nulla?

Non parliamo spesso di suo padre, o di situazioni familiari, però mi sembra lo stesso una cosa abbastanza importante, una di quelle cose di cui, di solito parli alla tua migliore amica. «Tra quanto è il matrimonio?» «Tra un mese.». Così presto? Continuo a guardarlo confusa, perché non mi ha mai detto nulla di tutto questo? Non capisco davvero. «Perché non me ne hai mai parlato?» domando, voglio sapere la verità. «Perché non ne sono contento.» lo guardo, ha lo sguardo un po' triste. «Non sono pronto per una nuova e numerosa famiglia.» «Non ti piace lei?» domando. «No, non è questo, lei è simpatica e davvero brava sia con me che con mio padre, solo che non mi piace l'idea di un matrimonio.»
Da una parte lo capisco, non dev'essere facile vedere il proprio padre che si risposa e che riceve nel pacchetto una nuova famiglia. «Forse ho sperato fino all'ultimo che cambiasse idea, per questo non te ne ho parlato, non volevo rendere ufficiale la cosa.». Sorrido leggermente: «Tuo padre è un'uomo così bravo, merita di essere felice con una donna altrettanto brava, non devi aver paura di ciò che possa accadere. Tuo padre si sposa, è una bella notizia.» dico in tutta sincerità. Sono contenta che il mio migliore amico sia riuscito a sfogarsi con me anche se avrei voluto che lo facesse prima. «Lo so, ma non sono ancora riuscito ad abituarmi all'idea...» Ammette a sguardo basso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2019 ⏰

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