In my head.

6.1K 336 30
                                    

Mi buttai sul letto come un peso morto e mi sbottonai i jeans. Decisi di iniziare a scrivere il saggio di letteratura anche se mancavano ancora 5 giorni, ma non riuscivo a concentrarmi. Ogni volta che cercavo di formulare una frase inerente a Romeo e Giulietta, sbucava Hemmings con i suoi capelli color del grano e gli occhi azzurri limpidi che trasmettevano calma e sicurezza. Adesso basta, dissi a me stessa mentalmente. Dopo vari tentativi capii che non potevo studiare perché Luke era sempre lì. Me lo immaginavo con un sorriso malizioso che mi sussurrava con voce suadente: "Che c'è piccola? La mia bellezza ti ha colpito talmente tanto da non riuscire a pensare ad altro?" La mia mente mi stava prendendo per il culo. Stava calando la sera quando sentii il rumore di una moto e guardai fuori dalla finestra. Riconobbi immediatamente quella massa di capelli colorata scompigliata dal vento: Michael. Mi precipitai all'entrata in un attimo e aprii la porta.

"Buonasera signorino Clifford, qual buon vento la porta da queste parti?" dissi ridendo.

"Buonasera signorina Cooper. Sono venuto a farvi visita solo per vostra sorella." Nel frattempo sentimmo Margaret urlare "Mickey!" e correre verso di noi fino a saltare sopra Michael. Nemmeno se fosse appena tornato dalla guerra.

"Hey Marshmallow." disse il ragazzo dai capelli lilla. Alzai gli occhi al cielo. I Marshmallow erano i dolcetti preferiti di tutte e due.

"Quando finite di scambiarvi effusioni, me lo dite che mangiamo." dissi.

"Che c'è Lila, sei gelosa perché tua piccola sorellina ha fatto colpo?"i chiese Michael sarcastico. Scoppi a ridere.

"Sì, come no. Sono così gelosa che le punte dei capelli hanno cambiato colore." scossi la testa sorridendo.

"A proposito di capelli e colore"

"No, non ho intenzione di tingermi i capelli" lo interruppi prima che cominciasse il suo prologo su come sia figo usare le tinte per capelli.

"Mickey, quando potrò colorarmi i capelli, ci sarai anche tu?" disse mia sorella.

"Certo piccolo Marshmallow!" e si abbracciarono. Ruotai gli occhi.

"Oh, avanti! Io ho fame!" mi lamentai. Il mio migliore amico fece scendere la piccola peste dalla sue braccia e prese il cartone di pizza che si trovava nella sua moto. Entrò in casa, chiuse la porta e si accomodò nel divano, accanto a Margaret, mentre io presi qualcosa da bere e schifezze varie. Mi sedetti anch'io nel divano accanto al piccolo diavolo.

"Ti stavi quasi per perdere la sigla." mi informò il ragazzo-zucchero filato.

"Che tragedia! Sarei morta per il troppo dolore!" borbottai sarcastica."

"Shh!" ci intimò Margaret. Dopo un'ora, mia sorella si addormentò tra la braccia di Michael. Se ne avessi visto un altro episodio della maialina, me l'avrei mangiata arrosto insieme a tutta la famiglia.

"Mettiamola a letto." suggerii. Michael annuì, salimmo le scale e la sistemammo sul letto, avvolta tra le coperte pesanti. Era tranquilla solo quando dormiva. Uscimmo dalla stanza e ci chiudemmo la porta alle spalle delicatamente. Lo accompagnai alla porta.

"Grazie, mi hai salvato la serata. Non credo che da sola avrei potuto affrontare anche solo una puntata." dissi.

"Figurati. Buonanotte" e mi fece l'occhiolino.

"Notte."

Si diresse verso la sua moto e indossò il casco.

"Non mi hai ancora detto chi ti assillava questo pomeriggio."

Di chi stai parlando? Del dio greco stronzo che mi ha offerto un frullato e poi ha preso il mio numero di cellulare senza il mio permesso?

"È complicato." risposi soltanto. I suoi occhi verdi erano confusi.

"Poi ti spiego."

"Okay." disse e si allontanò a bordo della sua moto.

Daughter || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora