capitolo 3

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Ero stufa! Decisamente stufa di questa situazione! Ormai avevo capito che non era un sogno... Ma allora cosa stava succedendo? Perché qualcuno mi avrebbe voluta così tanto??? Driiiinn!! Il telefono! Chi è? "Pronto?" "Jesssss!!!" "Graaaceee!!!" è la mia migliore amica,Grace,una bellissima ragazza:alta,occhi verdi,capelli lunghi e neri.. Davvero stupenda! "Che fai oggi??!" "Non ne ho idea! Forse resto a casa.." "In casa di sabato?? Non se ne parla! Tra dieci minuti sono davanti a casa tua! Vestiti che andiamo a farci una passeggiata!" era proprio quello che mi ci voleva per rilassarmi "Va bene! Avverto Clary e poi arrivo" corsi di fretta in camera mia e mi misi un paio di jeans che fasciavano le mie gambe un po' grassotte e una canotta over size nera che mi arrivava a metà coscia,raccolsi i miei castanissimi capelli in una coda e misi un po' di matita nera per far risaltare l'azzurro dei miei occhi poi andai in camera di mia sorella Clarisse e le diedi un bacio sulla guancia "esco con Grace!" dissi "tornerò prima di mamma e papà promesso!" mi salutò con un cenno della testa "ciao sorellina e fai attenzione!".

Come aprì la porta lei era lì,la abbracciai fortissimo e le diedi un bacione "mi sei mancata! Questa scuola ci tiene troppo lontane!" "anche tu mi sei mancata e tantissimo ma non possiamo farci tanto,é il primo anno di superiori..è impegnativo per tutti.." "ed ecco la filosofa! Questo non mi era mancato!" si mise a ridere e mi raccontó un po' della sua nuova classe e dei compagni,soprattutto dei compagni,ma io non riuscivo a seguirla..troppi pensieri mi ronzavano nella testa! Ero così concentrata che non mi ero neanche accorta che c'era qualcun altro..un uomo con una grossa felpa nera e un cappuccio,non gli si vedeva la faccia ed era abbastanza inquietante,ci seguì per parecchia strada e il mio cuore batteva sempre più forte "torniamo a casa mia?" "non ne ho voglia Jess! Rimaniamo ancora un po' in giro dai!" "ti prego Grace,ti prego!" "ma cos'hai?!" "scusa ma non posso rimanere..ciao!" dissi correndo verso casa mia,sentivo i passi di quell'uomo dietro di me,era come se sentissi il suo fiato sul mio collo,aveva paura,sempre di più,ma finalmente arrivai alla porta di casa.......

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