Apro gli occhi,tutto attorno a me è buio..ho passato le mie ultime ore pensando a cosa farne della mia vita.
Ora tutti sono tornati a casa promettendomi che l'indomani sarebbero tornati a vedere come stavo.
Avevo ragionato tanto,tantissimo su tutte le possibili soluzioni riguardanti Marco,non riuscivo a stare senza di lui,non potevo. Così mi alzai e mi assicurai che non ci fosse nessuno nei dintorni,le gambe mi facevano tanto male,pensai di avere una caviglia rotta,ma non mi importava assolutamente. Andai in bagno e mi specchiai,un cerotto bianco spiccava sulla pelle della mia fronte,mi spiegai così il dolore che sentivo alla testa. Mi sciacquai la faccia e respirai a pieni polmoni. Dopo aver asciugato le gocce che mi bagnavano il bianco camice che mi avevano messo andai a cercare le scale. Incredibilmente non c'era nessuno in giro per l'ospedale 'dev'essere molto tardi' pensai. Trovate le scale iniziai a salire,tra le gambe doloranti e la testa che mi girava peggio di una giostra,ogni rampa di scale sembrava infinita. Ma alla fine arrivai sul tetto,si poteva scorgere il sole all'orizzonte,per tutti un nuovo giorno stava per iniziare,per me tutto stava per finire.
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Sarai mia
AcakSi tratta di una storia abbastanza breve, scritta in momenti diversi della mia adolescenza, che parla di una ragazza come tante che si ritrova ad affrontare realtà che mai si sarebbe aspettata