t h r e e.

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(narrator)

Alessandro era rimasto per ore con Maurizio a drogarsi per dimenticare qualche ore tutto il resto, anche se sapeva che appena finito l'effetto tutto sarebbe raffiorato nella sua mente.
Nonostante tutto, aveva compiuto di nuovo il suo grande sbaglio: tirare quella striscia per provare a sentirsi bene, anche se avesse detto che sarebbe stata l'ultima volta.

Hai altro Maurì? - domandò ancora traballante dopo qualche ora.

Non ho più nulla, quei bastardi non hanno voluto darmi altro perché avevo pochi soldi - gli diede un debole colpetto sulla spalla, rise senza un vero motivo e poi si mise sul divano; in men che non si dica si addormentò.

Barcollante più di quando fosse brillo, andò verso casa, anche se aveva come un vuoto e non ricordava l'indirizzo.
Si diede uno schiaffetto sul viso e si ripetè di continuare a camminare, ma le sue forse erano arrivate a terra.
Pian piano le sue gambe cedettero, e alla fine cadde per terra e finì per addormentarsi lì, sull'asfalto; passarono due ore prima che si svegliasse e riprendesse i sensi quasi del tutto.

Che cazzo mi è successo? - bisbigliò ancora con la voce presa dal sonno. Si toccò il viso e vide che sul sopracciglio c'era del sangue: aveva quel graffio per via del fatto che era caduto.

Si rimise in piedi, andò alla fontanella più vicina e si sciacquò il viso per darsi un po'di forze e pulire la ferita.
Sbuffò, andò verso casa e nel mentre pensava a tutto quello che gli aspettava se fosse tornato, e che doveva rintracciare il primo possibile sua sorella.
Chiamò di nuovo e ripetutamente al cellulare di Marina, ma di tracce non ce n'erano neanche se volesse.
Chiamò Nic Sarno, l'amico dov'era sua sorella, e rispose, ma la voce non era quella del suo migliore amico.

Nic, pronto? Ci sei o sei impegnato? - domandò con i nervi a fior di pelle.

Ehm... no, scusa, non sono Nicolas, ma sono Giulio, il suo cugino - rispose imbarazzato - Mi ha detto di dire a chiunque chiamasse che era in ospedale, e avrebbe richiamato lui stesso appena uscito -

Scusami un secondo! Nic è ricoverato, dove esattamente? -

È ricoverato Marina, la sorella di un suo amico all'ospedale di fronte la fabbrica di latte, non so se conosci -

È mia sorella quella ragazza! Porco Giuda, dì a Nic che sto venendo là immediatamente - gli disse per poi attaccare e correre verso l'ospedale, ancora pieno di dolori e intontito.

Siαmo 7 miliαrdi, Mαssimo PericoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora