IL FENOMENO DELLA TRATTA
La tratta o traffico degli esseri umani è un fenomeno tristemente noto nella storia dell'umanità, secondo modalità e contesti diversi, che si è drammaticamente riproposto in Europa soprattutto a seguito dei massicci fenomeni migratori da Est a Ovest e da Sud a Nord.
Affonda le sue radici nel lontano passato e si può ricollegare a quel più generale fenomeno della schiavitù che ha accompagnato i primi sviluppi del genere umano. In realtà, non si ha memoria di popolo o di civiltà che, nella sua storia, non si sia servito della schiavitù e molti secoli sono dovuti passare e molte sofferenze si sono dovute sopportare prima che le nazioni più avanzate ne impedissero con le leggi il suo utilizzo.
La schiavitù e la tratta degli esseri umani, in effetti, sono sempre andate di pari passo, tanto da apparire difficoltosa una differenziazione dei due fenomeni tra di loro. Avendo caratteristiche e connotazioni pressoché identiche, infatti, oggi, il termine tratta è comunemente accettato per definire un fenomeno che include il commercio abusivo e coercitivo, lo sfruttamento, in condizioni riconducibili a quelle di schiavitù, di individui che non sono necessariamente stranieri.
La sua caratterizzazione deve tener conto di diversi elementi, sintetizzati nella descrizione fornita all'art. 3 del Protocollo sulla tratta degli esseri umani (dicembre 2000), aggiuntivo alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (2000): «"Tratta di persone" indica il reclutamento, trasporto, trasferimento, l'ospitare o accogliere persone, tramite l'impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme di denaro o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha l'autorità su un'altra a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o prestazioni forzate, schiavitù o pratiche analoghe, l'asservimento o il prelievo di organi» .
Il traffico di esseri umani (trafficking in human beings) si distingue dal favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (smuggling of migrants), mirante a ottenere un beneficio dal trasporto e ingresso illegale di una persona in un altro Stato, mentre la tratta di esseri umani ricorre a metodi coercitivi o ingannevoli e mantiene le vittime in una condizione di schiavitù. In secondo luogo, la tratta di esseri umani non è legata solo al loro sfruttamento sessuale, ma comprende sfruttamento del lavoro, vessazioni domestiche, ricatti e violenze di ogni sorta. Ciò precisato, resta vero che in Italia la riduzione in schiavitù a fini di sfruttamento della prostituzione costituisce l'espressione statisticamente più massiccia della tratta.
La tratta di esseri umani a scopo di traffico di organi per trapianti illegali è una forma particolare di trafficking in person che rientra nella più ampia casistica della tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento e/o alla riduzione in schiavitù o in servitù.
Perché si possa parlare di tratta a scopo di traffico d'organi il reclutamento ed il trasporto dei "donatori" deve avvenire tramite l'impiego o la minaccia della forza o di altre forme di coercizione, di abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità. E' invece ormai provata con certezza l'esistenza di un commercio internazionale di organi e di tessuti che coinvolge anche l'Italia, sia in forma di compravendita di organi tra adulti consenzienti, sia in forma di viaggi della speranza di benestanti occidentali che si recano nei paesi sottosviluppati per ricevere un trapianto illegale. Il traffico maggiore riguarda il rene perché più facile da espiantare e conservare e perché il donatore può continuare a vivere.
Bisogna quindi distinguere in maniera netta tra commercio illegale di organi e tratta a scopo di traffico d'organi:
- nel commercio illegale di organi lo spostamento riguarda solo gli organi acquistati, prelevati da vivente o da cadavere e destinati a diversi scopi (trapianti, riti religiosi);
- nella tratta, il reclutamento e il trasporto delle persone di cui vengono utilizzati gli organi avviene tramite l'impiego o la minaccia della forza o di altre forme di costrizione.
La complessità del fenomeno e le scarse evidenze empiriche non hanno permesso finora di provare l'esistenza di questa forma particolare di traffico d'organi nel nostro paese.
Nell'ambito del progetto europeo Equal: "Tratta No!", sono state adottate le "Linee guida per il trattamento dell'informazione in tema di tratta di esseri umani". Esse rappresentano un valido strumento per giornalisti e comunicatori di professione, una guida che li accompagni nel delicato compito di informare circa le violazioni che donne, uomini, bambini subiscono ogni giorno, vittime di un fenomeno che assume proporzioni sempre più preoccupanti.
Il documento, firmato e sottoscritto da esponenti del mondo del giornalismo, della comunicazione sociale e delle istituzioni, è un primo passo affinché si crei presso l'opinione pubblica una conoscenza reale del problema, oltre che un impegno da parte di tutti di utilizzare consapevolmente i termini esatti, senza generare sovrapposizioni che sarebbero nocive alla formazione di una società aperta e cosciente.
Il primo capitolo riguarda "La tratta di esseri umani". Cause del fenomeno della tratta di esseri umani sono individuabili:
nel processo di globalizzazione;
nello sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa;
nell'aumento della componente femminile nei flussi migratori.
La tratta di esseri umani è pertanto un fenomeno complesso, dato che lo spostamento, l'inganno e lo sfruttamento delle vittime non si realizza attraverso un processo lineare, ma si nasconde nei processi dell'immigrazione clandestina e nei circuiti del lavoro informale e non protetto del mercato del lavoro. Essa coinvolge diverse figure, aventi un diverso grado di responsabilità:
il trafficante,
lo sfruttatore,
la vittima.