-Mi avevi promesso che li avresti tenuti fuori da questa storia, me lo avevi promesso, Watari!-
-L...-
-Andrò io a prenderli in aeroporto e Light verrà con me- ordinò L perentoriamente, parlando via chat -È bene che Light li conosca subito, così da non farsi venire inutili sospetti-
-Non capisco, L- gli rispose Watari -I sospetti gli verranno proprio se li conosce. Non è meglio tenerli nascosti?-
-No. Light ha una fitta rete di informatori, alcuni dei quali non sono di questo mondo-
Watari esitò prima di rispondergli, e L interpretò questa sua titubanza come un suo momento di terrore, paura. E in effetti...
-Stai parlando degli Shinigami, vero?- scrisse il vecchio.
-Sì. Non sappiamo quanti sono, non sappiamo se stanno tutti dalla sua parte o se sono pericolosi per gli umani, ma vale la pena cautelarsi. Ora devo andare- L chiuse precipitosamente la conversazione, bloccando la tastiera del cellulare.Gli Shinigami.
Sembravano creature dell'orrore, mostri dell'oltretomba sorti dai più agghiaccianti e visionari incubi dei bambini, eppure esistevano, erano reali.
Tra tutti i criminali abominevoli che L aveva sfidato, gli omicidi efferati, le torture brutali e spietate, quegli esseri erano senza dubbio ciò che lo aveva spaventato di più.
Vedere a tredici anni un cadavere mutilato e sodomizzato era stato niente in confronto a Rem, la Shinigami bianca.
Una creatura non di questo mondo, alta quasi tre metri, scheletrica e pericolosamente ostile, che si era rifiutata di collaborare con lui in modo sufficientemente esplicito per allarmarlo. Era, in altri termini, la più grande minaccia che L avesse mai fronteggiato in vita sua. Anche il buon Watari aveva avuto il suo momento di panico, dopo che l'aveva vista. Un conto era vedere dei cadaveri sgozzati, un conto era trovarsi di fronte un vero dio della morte.
Da quando l'aveva vista, l'insonnia del giovane detective era peggiorata, mentre quella di Light era migliorata. C'erano troppi tasselli che non si incastravano al loro posto, troppe cose inspiegabili.
A L non sfuggiva nulla, e aveva notato che l'unico ad essere stato del tutto immune dall'aura spaventosa di quel mostro era stato, guarda caso, Light Yagami.
Infatti sopra l'elicottero, dopo che Kyosuke Higuchi era stato arrestato e aveva rivelato loro l'esistenza del Death Note, Light non aveva fatto una piega. Non aveva avuto la benché minima reazione alla vista della mostruosa Rem, aveva solo sbarrato gli occhi, come se fosse stato folgorato da un ricordo. E da quel momento il suo sguardo era cambiato, di nuovo.
C'era qualcosa che non andava, il suo schema mentale aveva una falla, ma per quanto il giovane si sforzasse, non riusciva proprio a colmare la lacuna.
"Eppure sento che è qui, ce l'ho davanti agli occhi" pensava frustrato durante la notte, mentre Light dormiva placidamente "Cosa non vedo? Cosa manca?"
Era come unire i puntini per formare un disegno: L aveva già intuito che forma avrebbe assunto l'immagine, ma non trovava gli ultimi tre puntini per dimostrarlo.
"Cosa manca, cosa manca, cosa manca!?" forzò disperatamente il cervello, afferrandosi i capelli spettinati tra le mani "Cosa non vedo?"
-Posso aiutarti?-
L spalancò gli occhi pesti e dilatati e spostò di scatto lo sguardo, intravedendo nel buio che Light era sveglio.
-Gli ultimi puntini- gli rispose in modo sconclusionato -Sei stato bravo, davvero, davvero bravo-
-Puntini di cosa?- sorrise Light, anche se aveva vagamente intuito -Devi dormire, Ryuzaki, o finirai per perdere il senno-
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Death Eraser
FanfictionCi sono molte regole non scritte nel manuale di istruzioni dei Death Note. Tra queste ce ne una, la cui diffusione nel mondo umano è stata rigorosamente vietata agli Shinigami. La Death Eraser permette di cancellare qualsiasi nome iscritto nel Death...