«Spero davvero per te che non sia il mio stesso motivo, Bianca.» punta i suoi occhi scuri nei miei e il mio nome detto da lui suona così bene da riuscire a non farmelo odiare.
Non mi è mai piaciuto il mio nome, soprattutto quando con dei nomignoli lo rovinavano ulteriormente!
Preferivo essere chiamata semplicemente "Bì", ma se è lui ad usare il mio nome completo mi sta più che bene.
Resto in silenzio a fissarlo, l'unica cosa che voglio davvero sapere è il motivo per cui lui è qui e soprattutto perché proprio stasera.
«Fammi indovinare... Problemi in paradiso?» alza un sopracciglio con quel suo solito sorriso malandrino sempre impresso sulle labbra.
Guardo da tutt'altra parte e scuoto il capo infastidita. A me più che un paradiso la mia vita sembra un carcere!
«Pensieri, più che altro...» ammetto riportando ancora lo sguardo su di lui che annuisce col capo passandosi la lingua al centro di quelle labbra piene e rosee.
«Allora sì, siamo qui proprio per lo stesso motivo.» sospira. Si alza dallo steccato per estrarre dalla tasca dei jeans un pacchetto di Marlboro prendendo un'altra sigaretta e portarsela alle labbra.
«Me ne daresti una?» gli chiedo e in risposta alza entrambe lo sopracciglia per la sorpresa.
«Fumi?» mi domanda curioso tenendo la sigaretta ancora spenta premuta tra le labbra.
Mi mordo il labbro inferiore nervosa e alzo le spalle in risposta.
No che non fumo! Odio persino l'odore del fumo che si impregna addosso, sui vestiti, sui capelli.
Ma mio fratello ogni volta che è nervoso si accende sempre una sigaretta e sembra che solo fumando riesca in qualche modo a rilassarsi, come se si annullasse tutto semplicemente aspirando del fumo. Forse fumandone una riuscirei a calmarmi anch'io come fa lui...
«Non sarò io a farti iniziare a prendere questo brutto vizio!»
Riporta il pacchetto in tasca e si porta l'accendino alla sigaretta che ha tra le labbra per accenderla.
Mi sento talmente infastidita dalla sua reazione, che invece di restarmene a ponderare come sempre contando almeno fino a dieci prima di fare qualsiasi cosa, mi avvicino a lui e, senza aspettare che aspiri, afferro la sua sigaretta tra le dita portandomela alla bocca per prenderne finalmente un tiro.
Non ho idea di quello che faccio, cerco solo d'imitare quello che ho visto fare ad altri fumatori, per questo lui mi guarda divertito e anche sorpreso dalla mia audacia.
Mi sento così sicura di me per una volta in tutta la mia vita!
Aspiro, ma il fumo in gola inizia a darmi fastidio, a bruciare quasi, e tossisco come una principiante quale sono.
Lo sento ridacchiare di me e si avvicina per levarmela di mano.
«Bel tentativo piccolina. Per tutti la prima volta è così. Ora ti faccio vedere come si fa.»
L'osservo rossa in volto mentre aspira il fumo, lo trattiene giusto un po' in bocca e poi lo butta via. Me la passa e la prendo tra l'indice e il medio, come ho appena visto fare a lui.
«Aspira, ma solo un po', e allontanala subito dalla bocca prendendo un respiro.»
Seguo le sue istruzioni.
Aspiro giusto un po', tolgo la sigaretta dalle labbra prendendo un respiro e chiudo la bocca sentendo ancora il fumo dentro di essa.«Ora trattienilo solo un altro po' in bocca, così si raffredda e non ti farà pizzicare troppo la gola. E poi soffia.»
E così faccio, tossisco ancora un pochino e lo sento ridacchiare mentre ruba di nuovo la sigaretta dalle mie dita portandosela alle labbra per prenderne un altro tiro.
Me la porge solo quando finalmente finisco di tossire e mi invita a prenderla e a riprovarci. Così lo faccio, ripeto meccanicamente quello che mi ha insegnato, sorprendendomi quando riesco a non tossire nonostante il leggero fastidio che sento ancora alla gola.
Prima che possa rubarmela faccio un altro tiro e gliela porgo soffiando via il fumo.
Mi sorride e si avvicina con il viso alla mia mano. Le sue labbra si chiudono sul mozzicone sfiorando leggermente le mie dita tremanti. Prende un tiro e si rialza lasciando che il fumo esca dalla sua bocca, ma lontano dal mio viso.
La sigaretta è ormai finita, così tocca a me, che la tengo ancora stretta fra le dita, gettarla e spegnerla del tutto.
Resto a fissarla mentre piano si spegne e mi rendo conto solo in quel momento di aver appena condiviso una sigaretta con Gabriele.
Spazio autrice
Ricordate che fumare non è sano e che non serve certo una sigaretta per "rilassarsi", anche se Bianca ingenuamente lo crede, o forse il suo subconscio voleva solo farle credere che fosse una scusa per calamarsi e non per condividere qualcosa con Gabriele...
A presto🌼
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Un bacio al sapore di Marlboro
NouvellesCOMPLETA · ONE SHOT Solo per una notte lasciati andare. Bianca si sente oppressa in una vita che agli occhi degli altri sembra perfetta: un ragazzo che la ama, una famiglia che l'appoggia e un futuro che sembra promettente! Peccato sia tutta una...