Library

7.

"Dai, è venerdì, ce la posso fare!"

Si sente il rumore insistente di una matita che scarabocchia, il che non è affatto sgradevole.
Girando per la biblioteca, il nostro amato bibliotecario si imbatté in un cavalletto.

"Qualcuno ha scambiato questo posto per l'aula di arte..." Pensò Taehyung.
Poi vide la mano di qualcuno che aveva appena posato la matita e aveva preso dei colori.
Facendo il giro della tela, scorse il ragazzo dal sorriso da coniglio con un'espressione concentrata in viso.
Il maggiore pensava fosse carino, ma non lo disse mai ad alta voce, non lo accettò al momento.

"Cosa disegni?" Chiese il grigio improvvisamente, spaventando il magenta che, con uno scatto, imbrattò il primo di pittura gialla.
"Scusami Taehyung! Mi hai spaventato, aspetta, ti porto un fazzoletto." Ed afferrò un panno, porgendolo al più grande.
Peccato che nessuno dei due si accorse del fatto che quel pezzetto di stoffa fosse, anch'esso, sporco di pittura gialla, troppo impegnati a guardarsi negli occhi.
"Grazie." Disse solamente in modo pacato cercando di pulirsi.
"Oh, di nulla... Sto disegnando un autoritratto." Rispose Jungkook alla domanda precedentemente fatta, facendosi sfuggire un sorrisetto.
"Disegni molto bene." Rispose Taehyung. "Ma questa non è l'aula d'arte." Lo rimproverò gentilmente, accompagnando il tutto con l'ombra di un sorriso, tenuto ben nascosto.
"L'importante è che io non faccia danni, no?" E nel mentre urtò un barattolo di pittura che, rovesciandosi, colorò tutto il pavimento, il tavolo e un pezzo di libreria di un verde acceso, lasciando pietrificato e mortificato il minore.
"Jungkook. Vai via, prima che io dia di matto." Informò Taehyung cambiando drasticamente umore.
E lo studente, salutandolo, se la diede a gambe levate, prendendo il materiale rimasto e la sua tela, mentre il maggiore ripuliva l'opera d'arte astratta che si era creata sul pavimento dopo essersi scusato per il trambusto con gli studenti che avevano assistito alla scena.

"Stava andando tutto bene per una volta!"