13.

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"Si sta facendo buio, vivi tanto lontano da qui?" Chiese Jungkook, ormai quasi sulla soglia della sua dimora.
"Di solito prendo l'autobus per circa 40 minuti e cammino per altri cinque minuti, ma credo che le corse siano finite." Affermò Taehyung. "Dovrò camminare." Alzò le spalle scoraggiato.
"No. Non lo farai, dormi a casa mia oggi, tanto hai visto, non ho problemi. Anzi, mi farebbe molto piacere averti qui. E poi è anche più comodo domani arrivare a lavoro!" Lo convinse il minore dopo minuti passati ad insistere, al che il grigio sospirò.
"Solo questa volta... Oh, e... Come faccio per i vestiti? Dove dormo? Qui mi perdo di sicuro." Continuò il maggiore.
"Tranquillo Tae, ci penso io." Disse il magenta guidando l'ospite attraverso delle stanze.
"Questo lo puoi usare come pigiama, questi sono i vestiti per domani, puoi dormire con me se non ti dà fastidio, così appena serve qualcosa, ti posso aiutare. Poi, il bagno è nella stanza a sinistra, la cucina è al piano di sotto, l'ultima stanza a destra. Ti prego, non entrare nella stanza di fronte a questa." Parlò velocemente Jungkook, senza far capire quasi nulla a Taehyung.
"Ehm... Okay... Dovrei aver capito, ma... Hai mai pensato di diventare un rapper? Parli davvero velocemente." Ridacchiò il più alto.
"Dici che farei carriera?" Scherzò allora Jungkook, al che Taehyung alzò i pollici annuendo.
"Scriviamo insieme, io canto e tu rappi." Disse il maggiore sorridendo.
"Una bella prospettiva, ma io non so scrivere, tu?" Chiese il magenta.
"Ah, neanche io..." Ribattè in fine il grigio, scambiandosi uno sguardo e poi scoppiando a ridere.

"Sono proprio una bella coppia." Questo fu il pensiero principale di quel piccolo spettatore silenzioso che saltellava dietro ai due per non stare da solo.

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