Il loro Cielo è sulla Terra perchè è qui che ciascuno di essi compie il lavoro che Dio loro affida. Ognuno di noi è abituato a vivere in un mondo materiale ed è facile dimenticare quello spirituale che ci vive attorno...Non riusciamo né a vederli né a toccarli, ma loro esistono...Gli Angeli non ci abbandonano mai. Sta a noi riattivare i canali di comunicazione sepolti dal fragore della nostra quotidianità, pervasa dalla brama e dai desideri inutili.
Essi sono i nostri amici, i nostri protettori, coloro che ci aiutano nella battaglia contro il "male". Gli Angeli sono puri spiriti, intelligentissimi, con ognuno una personalità ben distinta; essi non hanno un involucro materiale come noi, ma sono occhi che vedono,
mani che toccano, cuori che amano...
Harry era un angelo, un custode con la mansione di proteggere un'anima umana; allo scattare della mezzanotte, il giorno del suo centesimo anno, la giovane creatura, sotto i flebili raggi del plenilunio, avrebbe dovuto scegliere e prendere sotto la sua ala bianca un umano bisognoso di quella stella polare, quel punto di riferimento a cui facciamo ricorso nei momenti oscuri che solo un custode di anime poteva rappresentare.
Il ragazzo occhi cielo che aveva rapito l'attenzione di Harry da un pò di tempo era un ragazzo normale, sempre gentile e sorridente con i suoi amici, molto estroverso coi sui conoscenti e il più delle volte disponibile.
È anche vero che come tutti gli umani aveva il suo carattere : era solito avere momenti no, i quali gli provocavano una innata voglia irremovibile di isolarsi, di starsene per conto suo.
Non mostrava mai il suo stato d'animo tant'è vero che si era abituato ormai a portare una maschera perenne che proteggeva il suo vero essere agli occhi di tutti non sapendo che di lì a poco tempo, qualcuno sarebbe diventato la sua ombra.. Qualcuno che aveva puntato il suo sguardo sulla sua figura esile e aggraziata da quella volta in cui il suo nobile cuore aveva stregato il povero Harry, provocando giorno dopo giorno un interesse crescente e un attaccamento morboso nei suoi confronti.
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la città degli angeli
FanfictionEro nella biblioteca della scuola, ascoltando i pensieri di tutti quei giovani con una intera vita davanti. notai con piacere che molti dei miei colleghi stavano affiancando un umano a caso; io non ero come loro, io volevo affiancarne uno soltanto. ...
