Batuffolino mio

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Sasha Roman si sentì mancare mentre l'uomo davanti a lei sorrideva. Un sorriso bianco e sinistro come un teschio di madreperla.
G: Ma me lo ha detto lei, no?
Sasha era sicura di non avergli detto il suo nome, ma nella sua voce c'era qualcosa di così convincente che lei si fece avvolgere nella menzogna come in una morbida coperta e dimenticò la stranezza. L'uomo era molto convincente, e decisamente piacente. Scacciò via quel pensiero scuotendo la testa, e riprese a parlare in tono più calmo
S: Dunque, Giovanni, lei mi sta dicendo di non aver ucciso quelle persone
G: Lei si ostina a non capire
Disse l'uomo, una lieve sfumatura di rabbia si avvertiva nella sua voce
S: Allora la prego di aiutarmi a capire, perché lei mi sta dicendo di aver compiuto quegli omicidi, ma di non aver mai ucciso una persona
G: Omicidio, etimologicamente uccidere lo stesso. Sì, ho ucciso degli umani, ma mai delle persone.
Sasha era molto stranita, ma continuò. L'uomo aveva smesso di sorridere, ed aveva la fronte aggrottata
S: Quindi lei ha ucciso degli umani, ovvero delle persone
Disse pensando che lui non capisse. L'uomo alzò la voce
G: Perchè, adesso il solo essere UMANO ti rende una persona? Ora vogliamo considerare uno stupratore una persona? Ed un pedofilo? Anche lui è una persona? Noooo... io non accetto che tali scarti vengano definite persone, quindi non si permetta più di affermare simili oscenità!
Sbraitò torcendosi le mani con rabbia.
W: Dacci un Taglio, Orth. La signorina non è qui per sentire i tuoi deliri da psicopatico
Giovanni si alzò in tutta la sua altezza, fissando William con i suoi penetranti occhi gialli
G: Ah sì, William? Dovrei darci un taglio? Forse potrei dare un taglio ad un po' di cose......
Ringhiò Giovanni. Ora la voce di William tremava, ed il suo battito era accelerato. Sudava copiosamente.
W: Orth non azzardarti a rivolgerti così ad una guardia. Vuoi ricevere l'aggravante dell oltraggio al pubblico ufficiale?
La sua voce era un soffio
G: Forse dovresti calmarti. Non vorrei che ti prendesse un colpo
Disse Giovanni, tagliente e serafico. Il battito ormai era quasi assordante
W: Tu....tu....
Disse con un filo di voce. Poi cadde a terra, urlando e tenendosi il braccio destro. Aveva la schiuma alla bocca. Sasha strillò terrorizzata, e l'altra guardia sbattè Giovanni a terra senza che opponesse resistenza. Sasha era inorridita, e Giovanni le sorrise
G: Non preoccuparti, batuffolino mio, sono sicuro che starà bene
Il mondo intorno a Sasha cominciò a girare vorticosamente. Le ginocchia le cedettero e cadde a terra, dove perse i sensi tra le guardie che facevano irruzione nella cella. L'ultima cosa che vide fu il sorriso di Giovanni, bianchissimo ed ampio come quello di uno squalo. Sognò di quando era piccola e suo padre, tenendola in braccio davanti al camino, la chiamava affettuosamente "batuffolino mio"

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