Risveglio e confronto

7 2 0
                                    

Sasha si risvegliò nell ospedale della prigione. Era svenuta nella cella a causa di un calo di zuccheri, dicevano i medici.
S: signore
Disse Sasha per richiamare l'attenzione di un giovane infermiere che le stava sistemando la flebo che le pendeva dal braccio
I: Oh. Ben svegliata. Come si sente?
Il ragazzo aveva gli occhi rossi e gonfi, ma Sasha non ci fece caso
S: In realtà.... non tanto bene. Sa dirmi come sta l'agente William?
Il ragazzo le rispose, con le lacrime agli occhi
I: pap.... ehm, l'agente William Torbov è venuto a mancare. Infarto
Disse con voce tremante. Sasha provò una grande tristezza per il ragazzo, che ora stava per scoppiare in lacrime
S: Capisco... le mie più sentite condoglianze
I: Non fa niente, pa....papà ha sempre avuto problemi di cuore, ed il suo pacemaker era molto vecchio
"Effettivamente Giovanni aveva avvisato William di non scaldarsi.... di non farsi venire un infarto" pensò tetramente Sasha. La dimisero il giorno stesso e lei tornò a casa. Si sentiva molto debole, ma non voleva disturbare il suo compagno per farsi venire a prendere. Andrew era molto teso in quel periodo e lavorava sempre fino  a tardi. Prese la macchina dal parcheggio e si diresse verso la city. Abitava poco fuori dallo stato, nel New Jersey. Ci mise un paio di ore, arrivando a notte inoltrata. La macchina di Andrew era già fuori. Prima di entrare in casa fumò una sigaretta e la gettò nel tombino. Andrew non voleva che fumasse in macchina o in casa. Entrò e trovò il biondo trentenne ad aspettarla in salotto, con una bottiglia di vodka mezza vuota sul tavolo. Aveva bevuto di nuovo.
A: Dove sei stata? Dovresti chiamarmi se fai tardi
Disse l'uomo quando la vide
S: E tu non dovresti bere
Rispose Sasha. L'uomo fece un gesto annoiato.
A: Ti ho lasciato la cena in cucina, io vado a dormire. Non fare troppo tardi stanotte
L'uomo si diresse a passi pesanti al piano superiore. Sasha prese i suoi appunti e li portò in cucina. Anche quella sera avrebbe lavorato fino a tardi. Aveva tre casi aperti oltre a quello, dal quale comunque voleva tirarsi fuori. Mangiò i toast che Andrew le aveva lasciato e passò la notte a sistemare le carte, sparpagliandole sul tavolo. Si addormentò a metà lavoro seduta al tavolo ed il giorno dopo si svegliò di buon mattino. Decise di preparare il caffè anche per Andrew e lo portò al piano di sopra, stando attenta a non sporcare le ben ordinate pile di appunti che erano sul tavolo

Inizio del processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora