Sasha Roman era la donna più felice del mondo in quel momento. Aveva risolto il caso del secolo con una semplicità disarmante. Ovviamente la procura non avrebbe mai potuto ammettere un errore tanto grossolano, quindi avrebbe dovuto inventarsi una qualche incredibile operazione giuridica da parte del giovane avvocato. Anche se effettivamente per trovare il certificato di nascita aveva passato le pene dell'inferno finchè la sua adorata Marta non le aveva passato il documento da sotto la porta. Come farebbe senza di lei? Giovanni piangeva sconsolato e Sasha gli rimase vicina per tutto il tempo, finchè non si riprese e cominciò a parlare, singhiozzando.
G: Lei deve essere una dea mandata dal più alto dei cieli, signorina Roman. Lei ha riportato in vita un uomo morto oggi. Come posso ringraziarla? Quali parole saranno mai sufficienti a ripagare il prezzo della mia vita? Quanto denaro potrà ripagare anche una sola minima goccia di quello che ha fatto per me oggi?
L'uomo si alzò e la strinse in un abbraccio. La ragazza si irrigidì ed una guardia irruppe immediatamente nella stanza.
S: È.....è tutto a posto.
Disse Sasha, rossa in volto.
S: Quest'uomo è innocente, non sono in pericolo.
Giovanni si staccò da lei, imbarazzato.
G: Allora, quando sarà il processo?
S: Oggi ci sarà l'udienza preliminare, ma sono sicura che sarai prosciolto da tutte le accuse. Per le risse dovrai pagare una cauzione, ma essendo stato incarcerato senza giusta causa saranno più morbidi.
G: Meno male. Oddio..... devo chiamare mia moglie, chissà come sarà felice....
Disse il gigantesco uomo asciugandosi le lacrime dagli occhi. Sasha sorrise soddisfatta. Quell'uomo era strano, ma non era malvagio. E lei lo aveva salvato. Il suo sorriso poi si allargò a dismisura pensando a quello che avrebbero detto suo fratello, ed Andrew. Sarebbe stata su tutti i giornali, il procuratore distrettuale avrebbe dovuto dimettersi e la città avrebbe richiesto a gran voce lei come suo sostituto. La vita si prospettava luminosa per Sasha Roman, ed anche per Giovanni Orth. Sasha salutó Giovanni ed uscì dalla prigione, prese l'auto e guidò come una matta fino al tribunale. L'arringa preliminare dell'accusa fu feroce, ma grazie ai suoi dati Sasha riuscì a trionfare molto rapidamente. Una volta uscita e dopo aver patteggiato per 12.000 dollari di cauzione e tre mesi di lavori socialmente utili per il suo cliente incontrò il procuratore distrettuale, Malcom Wias. L'alto uomo afroamericano le veniva incontro con passo deciso.
M: A che gioco stai giocando, Sasha?
Disse con tono di accusa
S: Scusami? Non sto giocando a nessun gioco. Hai preso un granchio, ecco tutto. Può capitare.
M: Non prendermi in giro Sasha. Lo sai che ho passato mesi a scavare in tutti i registri di tutti i luoghi che avrebbero potuto scagionare Orth. Sono persino andato nella sua vecchia casa a Ginevra ad esaminare ogni suo ricordo d'infanzia ed ho interrogato tutti i suoi vecchi compagni di studio. Tutte le prove erano contro di lui, ed ora tu salti fuori con questa storia del fratello gemello, del coma e tirando fuori dal cilindro l'alibi perfetto. Come hai trovato quella roba?
Malcom era mortalmente serio.
S: In realtà me le ha passate tua zia, Marta.
Malcom si incupì.
M: E quando te le avrebbe passate, se posso chiedere?
S: Ieri pomeriggio. Sai come è fatta, aspetta sempre di trovare tutti i dati prima di comunicarli.
M: Come ERA fatta
Disse il procuratore tetramente
M: Sasha l'hai vista in faccia quando ti ha passato quei fogli?
Malcom era mortalmente serio, e sembrava preoccupato.
S: Beh, in realtà no. Ero chiusa nel mio ufficio e me li ha passati da sotto la porta.... ma perché me lo chiedi, cosa c'entra?
Malcom adesso era sbiancato.
M: Perché Zia Marta ha avuto un incidente ed è morta due giorni fa.
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Inizio del processo
ParanormalGli stati uniti d'America sono da anni funestati da una poderosa ondata di omicidi. Le vittime sono tendenzialmente genitori o gestori di case famiglia. finalmente nel 2019, 12 anni dopo l'inizio degli omicidi, il killer viene scovato e catturato. I...