Capitolo 4

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Salgo in camera,busso alla porta e una voce squillante e nervosa urla «CHIUNQUE SIA ENTRI!» apro la porta e vedo la faccia di Emily cambiare, da nervosa vedo che un pò si rilassa «HALLELUYA DIO ESISTE» esaudisce appena mi vede, mi viene incontro e mi abbraccia, «Non so cosa mettermi, se il vestito o il jumpsuit... MI SERVE UNA MANO IMMEDIATAMENTE» non spiaccico nemmeno parola e vado a vedere i vestiti per la quale è indecisa, li osservo e vedo i vari accessori e alla fine le consiglio il vestito con i vari accessori e scarpe con il tacco abbinate. «Il mio angelo custode! Se non ci fossi tu non saprei che fare» io mi compiaccio e aggiungo «se non ci fossi io non rimarresti viva neanche per due secondi» e scoppio in una risata, lei pure e aggiunge «è proprio vero che voi italiani siete bravi con la moda!», «Abbiamo solamente buon gusto.. Ora però devi truccarti e farti i capelli, dai che hai solo 30 minuti che poi arrivano gli altri. Io ti aspetto giù...» lei annuisce e io intanto scendo giù in salotto.

Incrocio Nathan e vedo che è ancora in pantaloncini della Adidas e canottiera,allora lo rimprovero in aria severa ma anche divertita «Mancano 30 minuti e ti devi ancora preparare! Dai su muoviti!», lui risponde «Si-Signora! Solo che non so che mettermi...» lo accompagno in camera e gli dico cosa mettersi (mi sembra quasi di essere una stilista per tutti hahah).
Camicia bianca con cravatta e pantalone nero,semplice ma allo stesso tempo intramontabile.
«Appena sei pronto raggiungimi in salotto» gli dico, lui annuisce ed io esco dalla stanza.

Passati 15 minuti neanche,Nathan esce dalla sua stanza, PERCHÉ I RAGAZZI IN CAMICIA STANNO TUTTI DA DIO?! PERCHÉ!?!
«Non è molto nel mio stile» dice. «Ma ti sta bene, e poi è il compleanno di tua sorella... un pò elegante devi esserlo» dico. Lui mi guarda e annuisce, poi si siede sul divano. Intanto che aspettiamo che Emily scenda, vado a controllare se tutto,in giardino, è apposto. Ovviamente sì, Juan non si smentisce mai. A un certo punto da dietro di me sento una voce «tutto apposto vero?» ovviamente è Nathan, «Sisi certo tranquillo,stavo controllando se era tutto apposto», «Juan non si smentisce mai eh?» Dice lui «eh si» rispondo. Dopo attimi di silenzio,anche un pochino imbarazzanti, fortunatamente scende Emily «allora come sto?!», Nathan «Da dio sorellina!» E Emily arrossita dice «Grazie fratellone! Tutto merito di Martina!»", «Ma non dire sciocchezze,ti ho solo dato una mano», «nono niente scusanti,solo merito tuo!», vabbè ci rinuncio «Okey va bene,grazieeee» e faccio un sorriso.

Poco dopo la casa si riempie di invitati.
Ragazzi dai 16 ai 19/20 anni arrivano e ben presto arrivano anche gli amici di Nathan. Li conosco tutti. E sinceramente l'unico che mi sta simpatico è proprio Nathan, gli altri non li sopporto molto...
«Ehy Martina» dice uno di loro ovvero Cameron, biondo,alto,occhi azzurri(lo potresti quasi scambiare per uno svedese) «anche tu qui eh?», io scocciata gli rispondo «vedi un pò tu,è la festa della mia migliore amica». «Nervosetta,sta sera,la ragazza» esaudisce Carlos. «Dai ragazzi non rompetele, non vedete che non le andate a genio» dice uno del gruppo che stranamente non conosco,alto,moro e tatuato. «Oh suvvia Chri stiamo solo scherzando e Martina lo sa bene» dice Cameron. Il ragazzo,che a quanto pare si chiama Chri...qualcosa, si rivolge a me e dice «ti stanno su vero?», io lo guardo negli occhi, azzurri come il mare ma glaciali come il ghiaccio, e gli dico «hai centrato il punto», «ora li porto via» mi dice con un espressione da duro, che però stranamente non mi da fastidio come quella che hanno gli altri, «tranquillo sono abituata,sono gli amici del mio migliore amico,che per me è quasi un fratello quindi li conosco bene...».

A un certo punto arriva Nathan «Ragazzi perché dovete sempre romperle i coglioni» li prende e li allontana da me,poi prende il ragazzo con gli occhi azzurri e gli dice «senti amico non hai confidenza con lei,spero che tu non le abbia detto cose strane perché se no le prendi». Io mi metto in mezzo tra loro due e guardo Nathan negli occhi e gli dico «lui è l'unico che è stato a modo,lascialo in pace» e gli sorrido. Nathan capisce e mi sussurra «sarà meglio per lui,è nuovo e deve capire ancora con chi ha a che fare», e io gli ribatto «anche se è nuovo è l'unico che mi sta un minimo simpatico,per favore tienilo buono».
Nathan annuisce e fa cenno agli altri di seguirlo, il ragazzo con gli occhi azzurri mi fa un cenno con la testa,come per salutarmi,e se ne va con gli altri.

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Occhi di ghiaccio❄️
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Marty🌹

Tu eri il mio diavolo ed io il tuo angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora