Capitolo 12

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Questa ff è stata scritta con la collaborazione di Dolcesangue (su EFP).

CAPITOLO 12

Perrie's POV

L’allenamento poteva finalmente dirsi concluso.

Zayn aveva imparato a controllare e ad utilizzare al meglio il suo potere. Zac era molto soddisfatto del risultato conseguito dal fratello. La velocità e la forza fisica di Zayn erano aumentate. La sua potenza illusoria e creativa non conosceva limiti. Era un semidemone, ma valeva quanto un ‘purosangue’.

Erano passate due settimane dalla nostra partenza ed ora eravamo pronti a tornare a Suspendìa. Magari anche Niall e Louis erano già rientrati dal loro addestramento. Quello che mi domandavo era se Liam ed Harry avevano fatto ulteriori passi avanti.

Syria era sparita, ma Helen ci aveva assicurato che se ne sarebbero occupati lei e gli angeli. Con la preoccupazione nel cuore, avevo lasciato l’isola per partire con i due demoni. Ma ogni giorno avevo pensato ai miei amici.

Riguardo Harry, prima di allontanarci avevo saputo che Ivan gli aveva riferito delle missioni in cui era impegnata Erin. Il comandante aveva cercato di rassicurare il riccio e gli aveva consigliato di portare pazienza. D’altronde erano tre secoli che Erin aspettava la rinascita di Edward.

<< Sapevo che c’era qualcosa di diverso in te... >> quella voce che non sentivo da settimane mi fece sussultare per la sorpresa << ...ma certamente non pensavo fossi una ninfa, mia piccola Perrie >>.

Il tono con cui aveva pronunciato quelle parole era inquietante, puramente malvagio.

Mi voltai lentamente, ritrovandomi dinanzi ad una ragazza che assolutamente non avrebbe dovuto conoscere quel mondo.

<< Eleanor >> proferii con stupore.

<< Quello era il nome che usavo come copertura >> rise la giovane, avvicinandomisi con gesti lenti ma minacciosi << In realtà io sono Eris, la Dea del caos e della discordia >>.

***

Niall's POV

Due settimane erano passate.

Quindici giorni trascorsi ad allenarmi duramente per migliorare le mie prestazioni fisiche e soprattutto per imparare a controllare il mio potere.

Ora ero padrone della situazione.

Sapevo cosa ero in grado di fare ed anche fin dove potevo spingermi. Ed il merito era della mia magnifica donna.

Lei mi era rimasta accanto per tutto il tempo. Mi aveva incoraggiato durante i combattimenti con gli altri tritoni. Mi aveva sostenuto quando sembrava fossi sul punto di mollare. Mi aveva trasmesso la forza di cui avevo bisogno per andare avanti. Ed ora che avevo raggiunto il mio traguardo, mi sentivo più vivo e forte che mai.

Tutto grazie a lei. Alla mia piccola Serena.

<< E’ difficile lasciarti andare, ora che finalmente ti avevamo ritrovato >> sospirò mia madre mentre mi stringeva in un caldo abbraccio.

<< Sapete bene che i miei amici hanno bisogno di me >> sorrisi, baciandole la guancia.

<< Siamo orgogliosi di te, Niall >> annuì il re.

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