Capitolo 28

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Questa ff è stata scritta con la collaborazione di SmileBlackSnow (Dolcesangue su EFP)




CAPITOLO 28


Louis' POV


Appena chiusi la porta della nostra camera da letto, avevo tutte le intenzioni di saltare addosso a mia moglie. Ma appena mi voltai rimasi incantato, il fiato fermo in gola per lo stupore: solo i raggi della luna illuminavano la stanza, rendendo l'atmosfera quasi surreale, onirica. Lili si stava togliendo con lentezza i tacchi, lasciandoli dimenticati sul pavimento. I brillantini che adornavano il suo petto rilucevano al bagliore lunare, esattamente come le piume dorate delle sue ali.

La osservai dirigersi con passo sensuale verso il letto, lasciando che l'abito rosso scivolasse dal suo corpo per rivelarmi la sua pelle completamente nuda. Gattonò sulle lenzuola fino a quando non si voltò supina, i gomiti a sorreggere il suo busto inarcato e le gambe socchiuse in un invito davvero allettante.

Ci misi pochi secondi a denudarmi a mia volta, avvicinandomi al letto da cui mia moglie mi fissava maliziosa, bramosa e colma di aspettative. Posai un ginocchio sul letto, abbassandomi verso il suo corpo perfetto e tentatore. Sfiorai con la punta del naso l'incavo dei suoi seni, risalendo sulla clavicola, il collo, fino ad essere alla sua stessa altezza. I suoi occhi grigi sembravano una torbida tempesta pronta a scatenare la sua potenza, e la fissai passarsi la lingua sulle labbra per inumidirle ed invogliarmi a farle mie subito.

<< Quest'attesa mi sta uccidendo >> sussurrò Apocalisse.

Ridacchiai per le sue parole, prima di penetrarla con due dita, cogliendola di sorpresa. Lili gemette ed inarcò la schiena, esponendo così il suo petto dai capezzoli turgidi. Era già bagnata, pronta ad accogliermi dentro di sé.

Con la mano libera racchiusi uno dei suoi seni, mentre la mia bocca suggeva l'altro capezzolo. Lo stuzzicai con la lingua, i denti, e con le dita torturavo il gemello nel medesimo modo.

<< L-Lou >>.

Apocalisse aveva il respiro affannato, lasciandosi andare sul materasso così da potermi circondare il collo con le braccia. I suoi fianchi incontravano i movimenti delle mie dita che velocemente entravano ed uscivano dal suo centro caldo e sempre più eccitato.

<< Lou. L-Lou prendimi. Subito >>. Lili gridò quando le sfregai il clitoride col pollice. << F-Fammi tua. Ti prego >>.

Le sue suppliche non facevano altro che rendere ancora più fremente e dura la mia erezione. Ma quella era una piccola punizione, una vendetta per avermi taciuto tutta la sera l'assenza d'intimo sotto quell'abito bellissimo.

<< Aprimi la tua mente >> mormorai con voce roca.

Era un buon compromesso no?

Un singhiozzo sfuggì da quelle labbra morbide ed ora rosse a causa dei suoi denti che le martoriavano.

<< Sì-Sì. Ma ora- >>.

Fui veloce a sostituire le mie dita col mio membro, affondando in lei con scioltezza e decisione.

<< Cazzo! >> gridò Lili.

La baciai con passione, desiderio, amore, iniziando a muovermi con spinte rapide e profonde. Lei mi veniva incontro, accoglieva la mia intrusione e cercava di tenermi in sé il più a lungo possibile, cercava di rendere la nostra unione ancor più intensa e perfetta di quanto già non fosse.

Pentalpha - Il segno dei cinqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora