Capitolo 10

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Sharon.

Una volta fuori dal fast food salimmo tutti in macchina con Liam perchè Jacob era venuto con i suoi amici e l'auto era rimasta al campus.

I primi istanti passarono nel silenzio più assoluto poi, per caso, incrociai lo sguardo di Rose nello specchietto. Mi guardò con l'ombra di un sorriso sulle labbra e in men che non si dica iniziò a parlare.

<Jacob cosa ne pensi della gang di Sharon? Voglio dire, non ti sembra una cosa pericolosa?> immagino pensasse che Jacob non sapesse nulla della mia combriccola ma, come sempre, si sbagliava.

<In realtà credo che ciò che Sharon fa con e per quelle persone le renda molto onore.> disse il moretto fissando i suoi occhi nei miei e facendomi sorridere.

Ma Rose non sembrò affatto contenta della sua risposta e riprese a parlare
<Be' questo è sicuramente perchè non sai la maggior parte delle cose. Deve averne omessa buona parte per evitare di farti scappare. Non resterei sorpresa se un giorno mi arrivasse la notizia che Shar è stata arrestata.>

Il motivo del suo improvviso interessamento alla mia vita era ovvio: le avevamo detto di essere quasi una coppia e il suo scopo era quello di metterci l'uno contro l'altro.

Jacob stava per replicare e so per certo che avrebbe detto qualcosa di giusto e appropriato, ma la rabbia prese il sopravvento e prima che lui potesse dire "cocco" io avevo già iniziato a parlare

<Liam cosa ne pensi del cervello di Rose?>
<Sharon.> disse mio fratello in tono di rimprovero
<Beh questo è sicuramente perchè non sai la maggior parte delle cose. Deve averne omessa buona parte per evitare di farti scappare. Non resterei sorpresa se un giorno mi arrivasse la notizia che Rose è stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico.>

<Sharon, adesso basta!> disse Liam alzando il tono della voce

<Se vuoi che io smetta tieni la tua cagnetta al guinzaglio.>
<Oca insolente! Come ti permetti?!?> pronunciò la cagnetta.

<Accosta Liam!>
<Ti ho detto di accostare Liam.> gridai

<Con piacere Sharon!> gridò lui di rimando.
Accostò e scesi trascinando con me Jacob

Mio fratello ripartì sgommando e io iniziai a camminare per raggiungere il campus della Columbia dove si trovava l'auto del moretto.

Feci alcuni passi e mi resi conto che lui non mi stava seguendo, ma mi stava semplicemente fissando
<Che c'è adesso?> dissi acida
<C'è che la Columbia è dall'altra parte.>
<Ti odio sapientino.> dissi superandolo.

Stavolta mi seguì e quando fu al mio fianco parlò
<Come fai a gridare contro tuo fratello, cioè secondo me dovresti evitare voglio dire...>

Mi bloccai di colpo e scoppiai a ridere, non riuscivo a fermarmi
<Splendore! Non dirmi che hai paura di mio fratello!>
<Ma ti pare? Io... cioè... no!>

<Hai paura di mio fratello.> affermai sicura di me
<Ma lo hai visto?!> affermò scatenando un'altra mia fragorosa risata.

<Tu mi farai morire bel fusto.> dissi tra una risata e l'altra.

<Non ti uccido soltanto perché ci hai fatti abbandonare vicino al campus, che sia chiaro.> mi informò poco dopo.

Non gli risposi e dopo attimi interminabili di silenzio riprese a parlare.

<Ti va di dirmi da quanto tempo è che quell'essere ti tratta in questo modo davanti a tuo fratello?>
Scossi la testa e vidi quanto ci rimase male, ma non era colpa sua e non so perché volevo che lo sapesse.

Così gli presi il braccio e dopo averglielo fatto poggiare sulle mie spalle mi strinsi a lui. Quando la mia guancia venne a contato col suo petto senti il battito del suo cuore accelerare e non so perché, sorrisi.

Inizialmente non sapeva cosa fare, ma poi mi strinse ancor di più a sè e quando il suo profumo mi entrò nelle narici mi meravigliai di me stessa e di ciò che avevo fatto, ma non potei fare a meno che restare lì ad ascoltare il battito del suo cuore.

Arrivammo al parcheggio del campus così, abbracciati e ci staccamo soltanto quando Jacob ricevette una chiamata.

<Si, puoi venire a casa mia tra circa un'ora Dan. Ci sentiamo certo.> disse mentre teneva il cellulare attaccato all'orecchio.

<Era Daniel, mi ha chiesto il permesso di venire a casa mia quindi la cosa è seria. Di solito si presenta quando vuole.> mi informa.

Annuii tenendo gli occhi bassi.

Mentre annullavamo la poca distanza rimasta tra noi e la sua auto al ragazzo al mio fianco cadde il portafogli che aveva nella tasca posteriore dei pantaloni.
Diversi scontrini e ricevute uscirono da esso e insieme a loro uscì anche un tesserino che riconobbi come la sua patente di guida.

Prima che la raccogliesse lessi di sfuggita il cognome. Il mio cervello inizió a scatenare il putiferio. Andai in tilt e il sangue mi si congelò nelle vene. Speravo di aver letto male, ma se invece avessi letto bene? Non ci capivo più nulla sapevo solo che avrei dovuto indagare perchè se il suo cognome era veramente quello avrei dovuto iniziare a preoccuparmi seriamente.

Salimmo in auto e il primo a parlare fu lui
<Ti lascio a casa tua?> chiese sorridendomi

Pensai che fosse troppo angelico per avere un cognome del genere.

<No, in realtà dovrei andare a lavoro moretto.>
<Nessun problema.>

<Forse dovrei chiederti scusa per la scenata di poco fa, ma non credo di saperlo fare come avrai ben capito.>
<Tranquilla, nulla a cui non sia abituato.> me l'aveva servita su un piatto d'argento.

<In che senso? Anche tu hai fratelli ciechi a tal punto da non rendersi conto del tipo di persona che hanno al fianco?>
<Be' , no, ma ho una madre in questa posizione. Mio padre è un mostro, ma lei non se ne rende conto.>

<Per questo vivi solo?>
<Si, proprio per questo.>

Se era quello il suo cognome probabilmente lo aveva mandato il suo paparino per tenermi d'occhio, ma le sue parole sembravano così colme di tristezza che probabilmente erano sincere.

Decisi però di tenere momentaneamente le distanze e quando giunsi a destinazione mi limitai a salutarlo e a scendere dall'auto.

Avrei chiesto ad Axelle di controllare per me quei fogli, in modo tale da capire se era veramente lui o meno.

Spazio autrice.

Cosa ne pensate della situazione?
Sharon avrà o non avrà sbagliato a leggere il cognome di Jacob sulla sua patente? Beh sicuramente Axelle farà ammenda sulla questione o almeno questo è quello che crede la nostra ragazza dai capelli rosa.
A proposito, a voi chi viene in mente quando pensate a Sharon per quanto riguarda l'aspetto fisico? Se vi interessa saperlo a me ricorda tantissimo Vanessa Morgan (quando ha i capelli rosa ovviamente).
Vi ringrazio per la lettura. Un bacio.

~Sof

Ciò che il cielo non ci diceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora