Capitolo 14

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Sharon

Sapete cosa c'è più bello di una famiglia?
Nulla, esatto

La mia famiglia sono sempre stati loro, i Nemesi. Ero io al loro comando, ma loro erano la mia guida, il mio punto di riferimento, la mia famiglia.

Quella sera ero riuscita a convincere perisino Liam a venire con noi in pizzeria da Luke, il più vecchio dei nostri. Non ci avevo impiegato molto, gli avevo semplicemente detto: " Stasera vuoi venire con noi da Luke?" e lui aveva accettato. Non credo Rose lo sapesse, per la cronaca.

Avevamo finito le nostre pizze da un bel pezzo, ma, come al solito, tra una chiacchiera e l'altra eravamo rimasti dentro al locale fino a tardi.

Eleonor stava aprendo una bottiglia di liquore quando mi avvicinai all'orecchio di Jj e gli sussurrai : "Domani verrò in banca da te per quella cosa, fammi trovare tutto pronto."                       

"Certo capo!" mi rispose lui mettendomi sotto il suo braccio e avvicinandosi agli altri

"Fate tutti silenzio per favore. Prendiamoci cinque minuti per ascoltare uno dei magnifici discorsi della nostra leader."disse poi attirando l'attenzione di tutti.

Grida entusiaste si mischiarono alle risate felici e senza esitazione inizia il mio discorso portando al petto il bicchierino che mi aveva appena passato Eleonor.

"Bene signori, allora -mi schiarì la voce- sono già due anni che ho l'onore di essere al vostro comando e, anche se ogni tanto sembra di avere qualche capra testarda nel branco... -qualcuno in fondo alla sala rise-, so per certo che ognuno di voi, ognuno dei presenti in questa stanza (compreso tu Jj) è un lupo valoroso che si è guadagnato il posto che occupa e non ha mai dato nulla per scontato. Non vi ringrazierò mai abbastanza per avermi accolta, per avermi fatta sentire a casa persino nel vicolo più buio di Manhattan. Siete la mia famiglia e non avete idea di quanto sia grande il rispetto che nutro per ciascuno di voi. Vi amo Nemesi!" e buttai giù il liquido marroncino contenuto nel bicchere.

Grida, risate e incitazioni arrivarono da tutte le direzioni e non potei far altro che sentirmi felice.

La mia attenzione però venne catturata dell'enorme sorriso che aveva stampato in faccia mio fratello: rideva, scherzava e ogni tanto mi guardava con orgoglio, come se fosse silenziosamente fiero dell'incarico che ricoprivo.
Altro che avvocato e avvocato Liam!

Vidi Axel sgattagliolare fuori dalla porta di servizio e mi allontanai dagli altri per seguirla.

La vidi appoggiata a un muro, vicino a un palo della luce intenta a rivolgere  la sua rabbia nei confronti del leggero venticello che spirava, il quale le impediva di accendere la sigaretta che stringeva tra le labbra.

"Magari se provi a metterci una mano davanti si accende." trasalì al suono della mia voce e per poco non si diede fuoco ai capelli.
Fece come le avevo suggerito e riuscì nel suo intento.

Mi offrì una delle sue sigarette, ma la rifiutai " Sai che non fumo tesoro."
Alzò le spalle, ma non disse una parola, si lascio semplicemente scivolare per terra strisciando contro il muro.

"Avrei dovuto avvisarti, non è vero?" tentai
"Certo che avresti dovuto, mi sarei almeno preparata psicologicamente."
mi sfuggì un sorriso.

"Mi è venuto in mente all'ultimo e sinceramente non mi aspettavo che accettasse." sospirò non appena pronunciai queste parole, probabilmente perché sapeva che avevo ragione. Liam ci aveva scaricato ormai da tempo, ma a nessuno quella sera era importato del fatto che mio fratello si fosse fatto proibire da Rose di far parte della gang, a nessuno era importato perché un membro dei Nemesi, dal momento in cui decide di farne parte, resterà per sempre tale.

Mi sedetti al suo fianco e sobbalzai quando il cemento grezzo e freddo venne a contatto con i miei jeans.

Axel spense la sigaretta ormai consumata sotto la suola dei suoi anfibi e poggiò la testa sulla mia spalla chiedendo, in silenzio, un abbraccio che non tardai a procurarle.

"Sai, una volta una ragazzetta minuta e piena di vita mi disse di non lasciarmi abbattere dall'amore perché in fondo è solo un sentimento. Cosa ci impedisce di sconfiggerlo o comunque ignorarlo? " le ricordai le parole che mi aveva rivolto la prima volta che avevo sofferto per un ragazzo e lei iniziò a piangere.

"Non è vero Shar, non è per niente vero. Puoi combattere ogni essere vivente su questa terra, puoi fare giustizia lì dove l'ingiustizia regna, puoi comandare una gang come la nostra, ma non sarai mai abbastanza forte da sconfiggere o annientare o... ignorare l'amore. Ero solo ingenua quando ti ho detto queste cose."

A questo punto calò anche il mio di umore e non so perché, ma mi ritrovai a pensare a Jacob: non lo avrei mai ammesso, ma cominciavo a provare qualcosa per lui e ne ero davvero spaventata, avevo paura che mi stesse prendendo in giro, che fosse veramente figlio di chi temevo e, ancora una volta, Ax aveva ragione, l'amore non può essere combattuto.

"Dovresti parlargliene allora." le proposi.
"Così poi Rose lo segregherà in una cantina sperduta del Wisconsin e verrà a cercarmi per spezzarmi ogni singolo osso con le sue manine e le sue unghia laccate di fucsia." risi per sdrammatizzare, ma aveva ragione.

"Devi parlare con Liam, non potete continuare ad evitarvi. Lo sappiamo tutti che quello che c'è stato tra di voi non è facile da dimenticare e se è come dici tu allora nemmeno Rose l'arpia potrà distruggere il sentimento che provate ancora l'una per l'altro."

Respirò pesantemente e si rimise dritta.

"Ho del mascara colato?" mi chiese, le feci cenno di no con la testa e lei si alzò scrollandosi l'angoscia di dosso con un movimento rapido delle spalle, si aggiustò il giubbotto di pelle e prese a camminare verso la porta come se nulla fosse successo.

Stava per entrare quando si girò e disse:"Quasi dimenticavo... il nome del figlio del grande capo è Jacob e frequenta il secondo anno all'università, prima o poi mi spiegherai perché hai voluto quest'informazione." si voltò e se ne andò lasciandomi lì, seduta per terra, sola a riempirmi la testa di paranoie e ansie che una parte di me considerava inutili, in fondo il tuo cognome non descrive la persona che sei. Provai a convincermene, ma non fu in quel momento che ci riuscì.

Spazio autrice

Scusate l'enorme mancanza, ma ultimamente mi sto concentrando molto sulla storia che sto scrivendo con Assunta034 : Il segreto della pioggia che trovate sul profilo che abbiamo in comune (suprememind39) .
Spero di riuscire ad aggiornare più frequentemente e che il capitolo vi sia piaciuto.
Baci.
                                                               -Sof

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2019 ⏰

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