Capitolo 6:Mercurio Retrogrado a Natale(クリスマスに水星は逆行する」

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Il primo Dicembre, nella piccola città in cui i nostri protagonisti vivevano, si presentava come l'inizio di una lunga,lunghissima tradizione che sarebbe andata avanti per circa un mese e una settimana. Una tradizione che comprendeva: mercatini;che vendevano cibo, vestiti, souvenir, giocattoli, di nuovo cibo, gioielli, tappeti, utensili e molto altro; uscite improponibili per le coppie nelle quali si scambiavano regali brutti fatti solo per celebrare la festività e cene che potevano durare secoli. Gli studenti della Greentown Academy erano soliti fare feste per il periodo natalizio, solo che di solito i primini non erano apprezzati a questi party, quindi niente spazio a loro.
Dalla finestra della classe, Pidge e Hunk guardavano la neve cadere a fiocchi sulla loro
città, ormai coperta da un candido velo.
<<Oggi fa freddo.>>
|Wow, constatazione profonda.|
<<E dai! Tanto non c'è molto di cui parlare. Tu che farai queste vacanze?>>
|Vado in Svizzera.|
<<A morire di freddo?>>
|Già, che ci vuoi fare, ai miei piace sentirsi come ghiaccioli in freezer.Tu invece?|
<<Andrò al paese dei miei nonni per un po'. Lance e Keith invece? Sai qualcosa dei loro programmi per le vacanze?>>
|No, sono ignara al 100%. A proposito di loro...|
<<...Mh?>>
|Hehehehe...|
<<Questa risatina non promette bene...>>
|Ieri sera...|

([{FlashBack}])
21:30
Pidge era seduta sulla sua sedia, mentre disegnava un qualcosa sulla sua scrivania.
Il telefono squillò.
|Pronto?|
~Ciao Pidge! Sono Lance. Hai un secondo di tempo?~
|Si certo. Dimmi tutto.|
~Devo confessarti una cosa...~
*gli occhi di Pidge si illuminarono*
|Vai pure Lanceheheheh...|
~Allora... riguarda una persona... che conosci...~
|Oddio... Keith?|
~Già...~
Passarono 20 secondi
|TI PIACE KEITH????|
~EHCOSA NO CIOÉ SÌ!~
|LO SAPEVOO!! Avevo visto la luce nei tuoi occhi quando lo guardavi! Da quando?|
~Da quando l'ho visto la prima volta...~

{[(Il tempo torna alla normalità)]}
<<Quindi a Lance piace Keith?? E lui ricambia??>>
|Lo scopriremo con il tempo...|
<<(╹◡╹)>>
—————————————————————
Nel frattempo le giornate passavano. Presto arrivò il 21 Dicembre.
"Devo farcela. Posso farcela. Devo chiedere a Keith se vuole uscire con me. Prima però devo dirgli di me!"
~Keith!~
~Dimmi...!~
~Devo parlarti di una cosa importantissima. Puoi venire con me in corridoio?~
~Certo.~

~Allora?~
~So che ormai siamo amici da tanto, ma c'è una cosa che non ti ho mai detto...~
~Lance... qualsiasi cosa sia io ti accetterò sempre.~
Lance prese un respiro profondo. Ma profondo come mai aveva fatto prima.
~Keith, io sono bisessuale.~
Il corvino reagì solo dopo 10 secondi, iniziando a ridere.
~E Tu eri preoccupato per questo??!!~
~Si Keith! Avevo paura tu non mi accettassi, che tu mi odiassi, non volessi più parlarmi—~
~Lance.
Io sono gay.~
I due rimasero in silenzio per un lasso di tempo che sembrò un'eternità. Avevano capito di avere una chance di conquistare l'altro. Ciò sembrava quasi un sogno che diventava realtà.
~Senti, Lance... ti va di uscire con me oggi?~
Il ragazzo sorrise.
~Sì... volentieri.~
I due tornarono in classe. Qualche ora dopo, finalmente l'orario scolastico terminò.
~Dove andiamo?~
~Ti va di andare al bar vicino alla piazza?~
~Certo.~
I due camminavano. Faceva molto freddo, e loro non avevano i guanti. Fiocchi di neve scendevano lentamente dalle coltri del cielo. In un momento, camminando fianco a fianco, le loro mani erano molto vicine, e le punte delle dita erano rosse. Entrambi avrebbero voluto tenersi per mano, ma erano ancora molto impacciati. Entrarono nel locale e si sederono ad un tavolo con vista sulla piazza. Quest'ultima era decorata con un grande albero di Natale tutto illuminato da lucette psichedeliche. Presto arrivò la cameriera.
🥓Come posso servirvi?🥓
~Vorrei un tramezzino con prosciutto e formaggio e un cappuccino.~
~Per me lo stesso.~
🥓Arriva! Vi ringrazio.🥓
~~Grazie a lei.~~
I due chiacchierarono a lungo: prima, durante e dopo il pasto. Senza che se ne accorsero si era fatto buio.
~Io devo tornare a casa.~
~Ti accompagno.~
~Grazie Keith.~
I due camminarono. Ma sembrava che in quella città, vuota nella notte e piena di giorno, le parole fossero state seppellite insieme ai sentimenti contrastanti dei due ragazzi, che si sentivano irrimediabilmente attratti l'uno dall'altro.
~Andiamo di qua—~
Lance si bloccò di colpo.
~Lance che succede?~
Keith si girò e vide un grosso lupo. Cosa cazzo ci faceva un lupo in città? Poteva solo esser arrivato dalla campagna.
La bestia aveva gli occhi rossi e sbavava a terra. I denti digrignati, e aveva puntato la sua preda.
Il tempo si fermò di nuovo.
Il lupo aveva saltato ed era pronto a mordere Lance alla giugulare. Il castano era avvolto nel terrore. Non AvEvA mAi aVuto così Tanta Paura.
Il ragazzo chiuse gli occhi, e una lacrima cadde a terra.
"È finita. Sto per morire. Mi dispiace Mamma, Papà, Pidge, Hunk, Allura e... Keith. Non ti ho ancora detto nulla. Lo farà Pidge per me"
Passarono secondi, che sembrarono ore.
Quando il ragazzo riaprì gli occhi il lupo era ancora in aria, e gli occhi erano rivolti all'insù.
Guardò meglio. Il lupo aveva un coltello nel petto, e un fiume di sangue scendeva dall suo corpo. Con stupore vide che il braccio che impugnava il coltello era proprio quello di Keith.

 Con stupore vide che il braccio che impugnava il coltello era proprio quello di Keith

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Il corvino riaprì gli occhi. Erano di un colore indescrivibile e indecifrabile.
"🅞🅡🅐 🅑🅐🅢🅣🅐 🅢🅞🅖🅝🅘."

~Tiger~ (una storia Klance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora