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Come detto, capitolo a libro:

"Ragazze ma perché devo vestirmi bene?" si lamentò Aileen, la quale era spaparanzata sul suo letto con una maglia enorme a coprirle il corpo.
"James e Sirius danno una festa in Sala Comune" disse prontamente Marlene.
"Impossibile. Punto uno: James me lo avrebbe detto di persona. Punto due: non c'è il classico vociferare da festa. Punto tre: siete spariti tutti tutto il giorno e non c'è nemmeno una decorazione nella Sala che annunci un party" disse appoggiando la schiena alla testiera del letto, in modo tale da vedere le sei amiche.
"Senti, non puoi ascoltarci per una volta?" sbottò Emmeline, la meno paziente delle sette, ottenendo un'occhiataccia dalla Evans.
"Fidati Ail! Non te ne pentirai. Giuro" esclamò sincera l'amica di cui Aileen Potter si fidava di più: Lily Evans.
La Potter sembrò pensarci su un'eternità, ma alla fine cedette.
"Cosa devo mettere?"

Spostiamo ora l'attenzione su Remus Lupin.

"Ok, mi ha mandato un messaggio Marlene, dopo un bel po' di tentennamento hanno convinto Ail e ora si sta preparando. Sei fortunato, Rem" esclamò con gran voce Sirius, mentre l'amico lupo si stava allacciando gli ultimi bottoni della camicia.
"È fortunato ma agitato" ridacchiò Alec, il quale era sdraiato sul letto di Frank a testa in giù e con i piedi sul muro.
Il lupo stava per aprire bocca ma, James, conoscendolo, lo fermò sul nascere.
"Sono convinto al 100% che tu piaccia a mia sorella" disse sistemando gli occhiali che gli erano scivolati sulla punta del naso.
Vedendo che l'amico provava a ribattere, continuò.
"Se non ti disprezza da lupo come amico non può farlo nemmeno da fidanzata" gli sussurrò in modo tale che Frank e Alec non sentissero.
Remus gli rivolse un sorriso stiracchiato e ringraziò con tutto se stesso che non ci fosse la Luna piena nelle vicinanze, altrimenti sarebbe sembrato più stanco e malaticcio del solito.
"Tra quanto devo andare in quella stanza?" chiese ansioso Lupin.
"Dieci minuti. Emmeline dice che sta finendo di stirare i capelli" commentò Minus dando un'occhiata al di là dello schermo del suo celluare: Remus indossava una camicia bianca e e dei pantaloni neri, il ciuffo gli cadeva leggermente coprendogli gli occhi mentre allacciava l'ultimo bottone.
"Che vuol dire che sta finendo di stirarsi i capelli?" chiese confuso Frank Paciock.
"Che ne so, vorrà farsi i capelli come una maglietta. Rem, tutto ok?" chiese Sirius.
L'interessato della situazione tirò un grande respiro, per poi rispondere con un veloce "andiamo".

Spostiamo ora l'attenzione su Aileen Potter

"Ragazze, io ancora non ho capito cosa dobbiamo fare!" si lamentò Aileen scendendo il primo scalino che dava sulla Sala Comune.
"Cosa dovrai fare" la corresse Dorcas con un sorriso in volto.
La Potter la guardò confusa, poi, rigirando lo sguardo alla fine della scala, si trovò davanti un palloncino rosso che pendeva dal soffitto.
Accanto, apiccicato al muro, vi trovò l'ago per farlo esplodere.
Buttando un'occhiata dubbiosa alle amiche prese l'ago e il palloncino, che esplose con un sonoro BUM!, facendo uscire un bigliettino.

"Il prossimo è nel luogo dove sono nascosti..."

Aileen non riuscì a riconoscere la calligrafia, però seppe che intendevano i libri che lei nascondeva in un punto della Sala Comune.
Di fatti con passo sicuro si avvicinò al caminetto, si mise in un punto abbastanza stretto alla destra di quest'ultimo e premette una piastrella.
Magicamente un pezzo di muro si ritrasse e mostrò la libreria segreta di Remus e Aileen, dove vi era un altro palloncino che la ragazza fece scoppiare in fretta.

"M145"

La ragazza, per quanto concesso dai tacchi, corse su per le scale del dormitorio maschile e fece scorrere tutte le porte, fino ad arrivare alla 145, dove vi trovò appeso un palloncino che presto fece la fine degli altri.

"Segui i petali"

Aileen si guardò attorno stranita finché alla sua destra comparve una scia di petali viola.

L'unico rumore presente era il ticchettio dei suoi tacchi, mentre piano piano davanti a lei i petali continuavano a materializarsi, fino a che non svoltarono una volta a destra e una a sinistra, facendola arrivare in un vicolo cieco.
Un altro palloncino sostava appeso al muro, in attesa di essere esploso, cosa che accadde non molto tempo dopo.

"Come si entra a Diagon Alley?"

La Potter prese la sua bacchetta e picchiettò leggermente i mattoncini che solitamente il fratello toccava per andare a Diagon Alley, facendo così sbucare una porticina.

Aileen prese coraggio e la aprì, trovandosi dentro a una stanza di medie dimensioni: era arredata con un divanetto rosso con accanto una libreria e davanti un caminetto.
Dal lato opposto rispetto alla porta vi era Remus Lupin con in mano un mazzo di rose miste tra il rosso e il rosa e un sorrisetto timido che accentuava le guance arrossate.

"Wow..." sussurrò sbalordita la ragazza, appena si accorse che la stanza, oltra ad un arredamento normale, era piena di cuoricini vari e petali di rosa (questa volta rossi) sul pavimento a formare una sottospecie di 'tappeto rosso' che la conduceva dal lupo.

Tac.
Un passo.
Bum.
Un battito.
Tac.
Un altro passo.
Bum-bum.
Il cuore accellerava il suo battito.
Tac.
Bum-bum-bum.
Ora lo stomaco le si stava contorcendo dall'emozione.
Tac.
Le mancavano un paio di passi.
Bum-bum. Bum-bum.
Tac.
Solo uno e sarebbe arrivata dal ragazzo che le aveva preparato questa sorpresa.
Bum-bum. Bum-bum. Bum-bum.
Tac.
Si era fermata davanti a Remus.
La troppa vicinanza donò a entrambi un brivido che proseguì per tutta la colonna vertebrale.

"Rem"
"Ail" il ragazzo deglutì silenziosamente.
"È stupendo tutto questo"
"Tu sei stupenda" disse con un coraggio che normalmente non avrebbe mai avuto, facendo arrossire la ragazza.
"Tu di più" ci fu un attimo di silenzio, poi...
"Mi piaci, Aileen"
"Mi piaci, Remus. Tanto"

Il mazzo di rose che Remus tratteneva tra le mani atterrò sul divano.
Una mano del ragazzo scivolò sulla guancia destra di lei, mentre l'altra le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Erano a meno di un palmo di distanza, continuavano ad avvicinarsi sempre di più quando...
"Non puoi fidanzarti con un mostro" le parole eran dette con calma ma con estrema sofferenza, sempre a un soffio di distanza.
"Ma posso fidanzarmi con Remus Lupin" disse lei convinta annullando le distanze.

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Ok, non mi piace estremamente come capitolo ma ookkkk.

-scusate se ieri non ho aggiornato ma avevo abbozzato questo capitolo e oggi l'ho rifinito.

Dal prossimo capitolo (domani, oppure tra poco se riesco) torneranno i classici post.

Baci Puffole💘

-ps: se mettete una stellina vi regalo una barretta di cioccolata 


-ps², sono le 22:24 e non mi fa pubblicare questo capitolo, perciò se nono vedrete stasera lo vedrete domani, scusate per il disagio.

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 | HP, Oʟᴅ Gᴇɴᴇʀᴀᴛɪᴏɴ | FɪɴɪᴛᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora