Lexa's pov
Sento dei passi avvicinarsi, e dopo qualche secondo Clarke apre la porta. All'inizio sembra un po' stupita di vedermi, ma poi accenna un sorriso e si sposta per lasciarmi entrare. Appena sono dentro la stanza, noto la radio praticamente distrutta sul letto. Dalle condizioni in cui si trova intuisco che Clarke doveva essere proprio agitata quando le è caduta, ma possibile che lo fosse solo perché temeva mi fosse capitato qualcosa? Beh, il modo in cui mi si è gettata addosso abbracciandomi quando ha visto che stavo bene, il bagliore dei suoi occhi quando mi ha guardato ed il respiro affannato che aveva me ne danno conferma. Non ho mai dubitato del mio sentimento nei suoi confronti, ma il fatto che lei potesse tenere a me anche solo un po' di quanto io tengo a lei basta a farmi accelerare il battito del cuore. Sto ancora guardando la radio sovrappensiero, quando Clarke mi si avvicina ed inizia a parlare quasi come se riuscisse a leggermi nella mente: "Si ehm, quando la radio ha iniziato a funzionare male ed io sentivo solo te che mi chiamavi ma nient'altro di quel che mi stavi dicendo, mi sono agitata parecchio. Ho provato ad aggiustarla in qualche modo, ma poi ho perso la pazienza ed ho iniziato a scuoterla e mi è caduta... quello che ho fatto dopo lo sai". Si è agitata ed è corsa in mio soccorso senza pensarci. Il fatto che Titus non abbia fatto domande sulla sua partenza improvvisa mi porta a pensare che non sia stato lui a darle il cavallo, non lo avrebbe mai fatto. Lui crede che io provi qualcosa per lei e metta me stessa in pericolo, ed è per questo che la tollera solo in mio rispetto. È una fortuna che quando siamo tornate insieme non c'era nessuno ad aspettare il mio ritorno perché sarebbe stato davvero strano e qualcuno avrebbe potuto notare che eravamo in contatto tramite le radio, mi immagino le espressioni di Titus ed Indra. Inizio a parlare per colmare il silenzio dopo la confessione di Clarke: "Anche io mi sono agitata, non ti sentivo più ed ero sicura che fosse successo qualcosa, soprattutto dopo l'incubo di stanotte che pensavo fosse un avvertimento dei comandanti, credevo mi stessero avvertendo che sarebbe potuto capitarti qualcosa". Clarke mi guarda seria dicendo: "Lexa, è stato solo un incubo e quel che è successo dopo una coincidenza, davvero credi che i comandanti precedenti possano avvertirti di una cosa del genere?". "Sí Clarke, nella mia mente loro mi aiutano, tramite i loro pensieri. La notte spesso, sono la causa dei miei sogni o dei miei incubi. È per questo che ho temuto il peggio oggi, perché credevo che l'incubo di stanotte fosse un loro messaggio" le rispondo. Lei mi guarda, e stranamente vedo che crede a quel che dico. Poi mi dice: "Ti sei preoccupata per me quindi? Non è la prima volta che lo noto, anche quando pochi giorni fa ti avevo chiesto di lasciarmi andare ad Arkadia, hai tentato di impedirmelo come se stessi andando nella tana del lupo". Io alzo gli occhi al cielo perché non voglio che capisca quanto io mi preoccupi per lei, però poi mi viene spontaneo chiederle: "La tana del lupo? Clarke qui non si vedono lupi da decenni". Lei scoppia a ridere sonoramente, e per un momento mi sento stupida, ma poi sorrido insieme a lei. "Lexa, è una metafora, viene da Cappuccetto Rosso hai presente di cosa sto parlando? È una favola, di quelle che si leggono ai bambini prima che si addormentino. Favole, leggende ne hai mai sentito parlare?" dice poi.
"Cappuccetto Rosso? Mai sentito. Sai qui a Polis a noi Natblida non raccontano favole quando siamo piccoli, ma c'è una leggenda che tutti conosciamo, e in cui tutti crediamo" le spiego. Lei subito mi chiede: "Quale leggenda?" ed io inizialmente sono indecisa se parlargliene o no, nessuno la conosce al di fuori della mia gente, che però ora è anche la sua. Decido di accontentarla e le inizio a raccontare. "Il comandante leggendario è il protagonista. Si narra di un comandante che si differenziava dagli altri, egli non solo voleva la pace, faceva tutto per averla. Avrebbe rischiato la propria vita pur di ottenerla senza pensarci due volte. Il popolo lo seguiva, ed anche se a volte egli aveva idee che non rispettavano il volere dei precedenti comandanti, alla fine era sempre appoggiato dalla sua gente. La parte più importante, è che si narra che il comandante leggendario fosse capace di tornare in vita. Infatti, egli ha dedicato tutta la sua vita al suo popolo, cercando di ottenere una pace duratura. Ha vissuto interamente seguendo questo obiettivo e si è allenato sin dalla tenera età per questo. Spesso ha messo se stesso al di sotto dei bisogni del suo popolo, se non sempre. Ecco perché si dice che gli venne concesso di tornare in vita, così che avrebbe potuto vivere normalmente, pensando anche un po' a se stesso. Si narra che una volta tornato in vita, tutti se ne sarebbero resi conto, senza bisogno di spiegazioni. Nessuno avrebbe mai voluto né potuto contrastarlo. Sarebbe stato il comandante dei comandanti. Ogni Natblida, si allena nella speranza di diventare il protagonista di questa leggenda, proprio perché se è veritiera, il comandante leggendario non è ancora arrivato, altrimenti ora non saremmo costantemente in guerra. Quando un comandante riuscirà ad ottenere la vera pace, allora finalmente si saprà la verità. Finora, resta solo una leggenda" concludo. Per tutto il tempo Clarke mi ha ascoltato con attenzione, ed ora noto che ha un'espressione concentrata e sbalordita nello stesso tempo. "Wow, è di certo la migliore leggenda che abbia mai sentito. Sono senza parole, davvero è fantastica. Tu quando sei salita al comando, ci credevi?" mi chiede.
"Ci credo tutt'ora Clarke. È la spiegazione più logica del motivo per cui ogni comandante mette il popolo sopra di sé. Per questo ci ripetiamo che l'amore è una debolezza, perché non dobbiamo avere distrazioni. Se raggiungiamo il vero obiettivo, potremo averne nella vita successiva, sempre che ce ne sia una" le rispondo. Noto che mi guarda appassionata, come se fosse realmente una bambina a cui sto raccontando una storia per farla addormentare. Un giorno vorrei davvero riuscire a vederla dormire, vederla indifesa e senza pensieri per la testa, il più serena possibile.
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Starmates (Ita)
Fanfic"You taught me the courage of stars before you left, how light carries on endlessly, even after death with shortness of breath, you explained the infinite how rare and beautiful it is to even exist". #1 in Clexa, 20/02/2020 #1 in LexaWoods, 19/06/20...