Yoongi non si fece più vivo.
Era un comportamento codardo, il suo, spaccato in due dal giusto e dallo sbagliato.Sbagliare.
Questo verbo non era contemplato nel suo vocabolario, era un qualcosa che non riusciva ad accettare semplicemente perché lui non sbagliava mai. Era un vittorioso, un essere superiore a tutta la feccia che a volte vedeva passargli davanti, superiore a tutte quelle mani lerce che avevano cercato di toccarlo e diverso da tutti gli altri principi, Jimin compreso.Non era fatto per amare o semplicemente provare interesse verso qualcuno, perché Yoongi era conosciuto per essere egoista, e poche erano le volte in cui non lo era stato.
Sospirò, stiracchiandosi sul materasso e guardandosi intorno circospetto; erano le cinque del mattino e Mosè non era in camera, probabilmente andato a fare uno spuntino notturno come suo solito.
Lo stress e il senso di colpa gli irradiavano i muscoli, e la schiena se ne stava lì, rigida come non lo era mai stata. Sospirò e chiuse gli occhi lentamente, mentre l'immaginazione lo spediva dritto ad una sola figura.
Una mano si alzò delicatamente, tracciando una scia delicata dal proprio collo al basso ventre, respirando forte dalla bocca ormai spalancata.
Non devi, non devi, non devi.Se lo ripeteva come un mantra, perché sotto sotto sapeva che Jimin non meritava di essere trattato in quella maniera, non meritava di essere illuso. Ma quel ragazzo era meraviglioso, i suoi occhi erano così belli e le sue labbra.. «Ah» gemette piano, a bassa voce giusto per rendere meno peccaminoso quel gesto, per rendere ancora più suo quel segreto lussurioso.
Ironico come la lussuria fosse uno dei peccati per cui le persone venivano spedite nel suo mondo, ironico come lui ne fosse tanto assuefatto, e divertente era anche il fatto che i suoi pensieri più sporchi fossero rivolte ad un angelo, all'unico che non poteva esser toccato.La mano attraversò i pantaloni di tela bianchi che indossava, e si passò la lingua sulle labbra, mugolando alla sensazione della propria mano intorno alla sua intimità.
«Jimin» miagolò piano, l'immaginazione che correva veloce e la mano che inevitabilmente imitava la velocità dei propri pensieri. «Cazzo.» mormorò buttando la testa all'indietro; i capelli appiccicati sulla fronte e le labbra spalancate, umide di saliva.Successe tutto in poche semplici mosse; la schiena si arcuò e un gemito più alto degli altri riecheggiò nella camera.
Una mano si passò sulle labbra giusto per pulirsi le labbra umide, gli occhi si limitarono a fissare inespressivi il soffitto.Le labbra si crucciarono e gli occhi si assottigliarono con rabbia.
«Porca puttana.»
*
L'alba penetrava vivace la finestra spalancata della camera di Jimin. Quest'ultimo si rigirò un paio di volte sulla propria nuvola, ringhiando piano e lanciando un'occhiataccia al sole che andava verso l'alto più velocemente di quanto avrebbe dovuto.
«Porca puttana, Jungkook.» sbottò irritato il principe alzandosi in piedi e passandosi una mano sul viso.
Il suo umore in quei giorni non era tra i migliori, era consapevole del motivo e in parte se ne vergognava moltissimo.Indossò una tunica completamente a caso, ringhiando all'ennesimo raggio di sole che gli accecava gli occhi; cavolo, doveva essere appena l'alba ma il sole che brillava nel cielo portava scritto in fronte un orario inoltrato «Glielo faccio vedere io il carro» borbottò stizzito, stiracchiandosi le ali e uscendo dalla finestra.
Era arrabbiato, incazzato nero col mondo in quei giorni e l'unica cosa che desiderava fare per davvero era dormire in pace, cosa che Jungkook non gli permetteva di fare.Era arrivato a metà strada, giusto il tempo di ritrovarsi Jungkook scendere col carretto ormai vuoto. Era un incosciente, quel tipo; lasciava il sole sospeso per ore e ore solo per andare a spiare la sua cotta segreta, che tanto segreta poi non era più.
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Fuck You, Zeus//Yoonmin
Fanfiction«Perché non vai a fotterti qualcuno?» «Dovrei dirlo io a te» una risata lasciò le sue labbra carnose «non sono mica io a segarmi sul figlio di Zeus.» * Yoongi, figlio di Ade e diavolo di natura si invaghisce di quello che è il figlio di Zeus, Jimi...