Il figlio di Dioniso non era fatto per i lavori manuali. Troppo impegnato a spassarsela e a bere, col tempo aveva imparato ad abbindolare gli altri per farsi viziare e adulare per bene, ma questo purtroppo non funzionava con nessuno dei due individui presenti in sala.
Le sue mani pallide e delicate strofinavano con pigrizia le ultime stoviglie di quella lunga giornata, l'acqua fredda gliele arrossava con violenza, ma non riusciva ad emettere neanche un lamento, troppo concentrato sulla conversazione che Namjoon e il cuoco stavano avendo in quel momento.
«Il signorino è stato davvero cattivo questa volta.» il cuoco teneva gli occhi bassi, le mani congiunte e muoveva i baffi a destra e a sinistra con nervosismo.
«Non inizi anche lei, Jeoffrey.» borbottò Namjoon esaminando le carte che aveva tra le mani con noia «Yoongi avrà avuto i suoi motivi, e lei lo sa. Che abbia agito in maniera errata non vuol dire non avesse ragione.»Jin chiuse l'acqua, asciugandosi le mani sul grembiule, spazientito. Tutto ciò non ha alcun senso! Fece il giro dell'isola, una mano stretta su un fianco e l'altra lasciata a penzoloni; eh sì, il figlio di Dioniso era una vera e propria diva.
«Ascoltami bene, Mr. "ho sempre ragione perché mia madre è una tiranna"» Namjoon sgranò gli occhi, alzandosi di scatto e schiudendo le labbra pronto a dirgliene quattro. Come osava un dio dal rango così basso insultare sua ma- «A a a. Sta zitto.» borbottò il corvino alzando l'indice in aria e scuotendolo in negazione. «È da quando Jimin è scappato che continui a blaterare cose che non stanno ne in cielo ne in terra. Sei quasi da internare, santo cielo.» Jin sbatté dolcemente le palpebre, mostrandosi impassibile al volto paonazzo del figlio di Atena.
Jeoffrey intanto si era fatto indietro, sussurrando un «Io mi congedo, vi lascio soli.» troppo vecchio per sorbirsi i battibecchi di due ragazzini e troppo stanco per dividerli da un eventuale litigio.
«Continui a giudicare quel pezzente che ha osato ferire Jimin senza alcun motivo apparente, e continui a dire che "avrà i suoi motivi", ma non è questo il punto.»
Il corvino continuava a parlare, lasciando libero arbitrio a tutta la sua indignazione e non accorgendosi neanche che nel frattempo si era avvicinato a Namjoon fin troppo. Il figlio di Atena lo fronteggiava con orgoglio; gli occhi ebano immersi in quelli nocciola dell'altro.«Tieni a freno la lingua, figlio di Dioniso.» sibilò nervoso Namjoon squadrando la figura slanciata di Jin dal basso verso l'alto «E tieni bene in mente che quello che stai insultando è il figlio del signore che servi e veneri.»
Jin mise su un sorrisetto velenoso, inclinando il capo verso sinistra e lasciando che il proprio indice si posasse esattamente al centro del petto dell'altro. «Come scusa? Il signore che servo e venero? Io venero solo me stesso, mio caro.» si leccò le labbra rosse con lentezza, pregustando l'appagamento che stava provando nel mettere i piedi in testa a una persona così rinomata per essere intelligente, giusta, nobile. «Non ti accorgi che stai parlando..di te?» il dito picchiettò due volte sulla stoffa della maglia nera e aderente che l'altro portava, avvicinandosi ancora per assaporare un po' di più la rabbia dell'altro che intanto se ne stava lì, inerte e privo di parole perché effettivamente non riusciva a ribattere.
«Sono solo preoccupato per Yoongi.» ammise infine mordendosi il labbro e sospirando sconfitto. Jin lo osservò passarsi le mani tra i capelli: così belle, venose, grandi; un brivido gli attraversò la schiena, costringendolo a mordersi l'interno delle guance per trattenere uno dei suoi soliti sorrisi lussuriosi.
Namjoon era bellissimo. Gli era già capitato di incontrare uomini attraenti, ma mai nessuno poteva eguagliare quello che il figlio di Atena riusciva a scatenargli nel profondo.
«Non esserlo, non se lo merita.» sussurrò mieloso e ridacchiando subito dopo, dondolandosi sul posto come un bambino; si stava divertendo così tanto.
«Sai, Nam?» il soprannome fece venire i brividi a Namjoon «Sei così sottomesso ai tuoi doveri.» Jin si morse ancora una volta le labbra, portando entrambe le braccia sulle spalle dell'altro e sorridendo nel percepire le mani calde di quest'ultimo sui suoi fianchi.

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Fuck You, Zeus//Yoonmin
Fanfiction«Perché non vai a fotterti qualcuno?» «Dovrei dirlo io a te» una risata lasciò le sue labbra carnose «non sono mica io a segarmi sul figlio di Zeus.» * Yoongi, figlio di Ade e diavolo di natura si invaghisce di quello che è il figlio di Zeus, Jimi...