capitolo 9

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Mi volto e vedo lei, tremante accoccolata al fianco della mia stuoia, è tutta sporca, fredda, puzza di urina, non capisco cosa sia successo.
La accarezzo, lei si lamenta, allora esco dalla capanna, vado a prendere un pezzo di legno, che passo sul fuoco per accenderlo, c'è ancora piuttosto buio, anche se all'orizzonte, si vede chiaramente l'alba che sta per sorgere.

Torno in capanna, accendendo con il fuoco la lanterna, facendo luce per vederla bene. "Cucciolotta ...."
Lei fa un "mmm "
Seguito dà un lamento.
Molto probabilmente, si sarà scontrata con qualche animale, la cerco di togliere dalla posizione fetale in cui si è messa, e vedo che nel suo petto, nasconde un piccolo cucciolotto di lemure, ok ho capito, evidentemente forse questo piccolo, era in pericolo e lei per salvarlo ha avuto uno scontro con qualcuno.

Guardo il cucciolino, ha un musino cosi simpatico
È proprio piccolo piccolo, non ho idea di come dovremmo fare a tenerlo. Provo a toglierlo dalle sue braccia ma, lei si lamenta, non mi ringhia però, allora gli e lo lascio controllando non sia ferita …santo dio fa una puzza di urina spaventoso

"Piccola, dobbiamo lavarci fai cattivo odore, e poi dobbiamo capire come nutrire e accudire quello "
Lei lo inizia a leccare.
Lui o lei che sia le si chiude addosso facendo dei piccoli lamenti.

Riconosco i lamenti che mi hanno svegliato,
quindi non era lei!
La porto fuori la capanna, e andiamo nella capanna bagno, dove la spoglio, è davvero inavvicinabile dal cattivo odore che emana, che non è sicuramente suo.

Butto i vestiti fuori dalla capanna, ovviamente non con l'assorbente, altrimenti trovo fuori la capanna la fila di bestie feroci.
Cerco di staccarle di dosso quel piccolo animaletto, ma non lo lascia, allora le faccio capire di mettersi in acqua, stando in piedi, cosi che io possa lavarla senza dover necessariamente, bagnare quel piccolo esserino che ogni qual tanto, stacca il musino dal corpo di lei per guardarmi con i suoi occhioni grandi .

La lavo tutta, compresi i capelli, cercando di farle allontanare almeno un po dal corpo l'animaletto, in modo dà poterla lavare come si deve.
Ci riesco, perche lei lo prende alzando le braccia, perche non lo bagni mi fa una tenerezza infinita, l'istinto materno ha prevalso questa volta.

La guardo dicendole
"No..."
piano, in modo capisca che non deve uscire dà li ,vado da mia madre chiedendo altri vestiti.
Lei stava dormendo, e si spaventa quando mi vede entrare nella loro capanna.

"Che succede Thomas ?"
Chiede preoccupata !
"In realtà non so bene, è tornata a casa con un piccolo cucciolo di lemure, che non vuole in nessun modo abbandonare, puzzava tantissimo, cosi le ho fatto un altro bagno, ora e li dentro con quel piccolo animaletto che mi aspetta. Poi mi racconti cosa è successo ieri sera, dopo che io me ne sono andato "

Mia mamma, entra nella capanna con m,e e selvaggia che è ancora li immobile che mi aspetta, prende il piccolo e lo nasconde tra le braccia per paura forse gli e lo portiamo via.

Si volta di spalle, facendo scudo con il suo corpo per poi ringhiare.
Le vado vicino, accarezzando le sue orecchie
"Calma nessuno te lo porta via è tuo ....ok!"
Lei sembra quasi avermi capito, e si calma subito.

Una volta lavata, usciamo,
e l'alba è sorta.
Poco lontano dall'accampamento, troviamo delle impronte di qualche bestia, quelli del villaggio hanno detto,essere impronte di un leone ,piuttosto grosso anche, a giudicare dalle dimensioni delle zampe.

Poco lontano dà quelle impronte ,vedo sabbia e terra smossa, e poco lontano, un piccolo corpicino inerme che credo sia il corpo della mamma o papà del piccolino, che lei tiene attaccato a lei.

Molto probabilmente, il leone aveva fame e si è addentrato, per cercare qualcosa quel lemure, era una preda succulenta, ma forse lei non era dello stesso parere, avrà sicuramente provato a salvare entrambi, ma la mamma, non è riuscita e cosi ha salvato il piccolo ma ha portato il leone vicino al villaggio, infatti sono molto infastiditi per questo.

Prendiamo quel piccolo corpicino, andando a seppellirlo ,prima che lo mangiassero e già perché gli abitanti del villaggio, volevano farlo arrosto per loro è un ottimo cibo, e un ottimo indumento per l'inverno.

Non gli è l'ho permesso ovviamente .
Cerchiamo un modo per nutrire il piccolo quando, il capo stregone del villaggio, si avvicina con un frutto ,il piccolo alza la testa dalle braccia di selvaggia, per poi annusare l'aria, e iniziare a fare un piccolo verso, lo stregone con il suo coltello, che non è altro che un pezzo di pietra affilato, taglia un pezzo di frutto che il piccoletto, mangia avidamente .

Chissà quanto tempo era senza cibo povero.
Tanto che lui mangia, accudito dà selvaggia, io chiedo a mia madre, cosa sia successo la sera prima, lei mi racconta che dopo che io sono andato nella mia capanna, lei ha iniziato a lamentarsi un lamento continuo fastidioso.

Dopo poco, si è alzata e piano e venuta alla tua porta dove ha annusato l'aria, per poi guaire e sparire nella foresta.
L'abbiamo chiamata diverso volte ,ma niente allora siamo andati a dormire,lasciando il fuoco acceso cosi che, magari potesse trovare la strada che a quanto pare ha trovato.

"Quindi le dispiaceva non fossi li?"
"Cosi pare ma, cosa è successo in quella capanna ?"
Chiede mia madre
"Bhe è un po imbarazzante dà raccontare, diciamo che, ha fatto un paio di cosette che non mi aspettavo, e l'ultima l'ho spinta perche per poco non mi soffoca "

Mia madre mi guarda non capendo
Mi guardo attorno, per paura ci sia mio padre, che in realtà è ancora a letto, e le racconto del giochino con il mio cazzo, che me l'ha leccato, del fatto che mi abbia annusato il sedere, e anche del bacio con la lingua in gola che mi ha dato, allora lei si mette a ridere dicendo

"E tu, dopo tutto questo, non capisci il motivo per cui lei si sia arrabbiata ?"
"No.... Veramente no!!!"
Dico stupito
E lei ridendo dice
"Figlio mio, hai ancora tante cose dà imparare sulle donne ...."

"Adesso mi spieghi, cazzo non capisco, non sono rincoglionito è un po difficile dà capire no...."
Dico rivolto a mia madre, abbastanza alterato, questa donna, ha il potere di farmi incazzare esattamente come mio padre, ogni volta che aprono bocca.

Tanto che aspetto lei mi risponda ,sento selvaggia che con il piccoletto in braccio mi si siede vicino, facendo strani versi, il piccola ha finito il suo pasto e ora dorme ,lei mi guarda con i suoi occhioni e io non capisco

"Ecco !"
Dico rivolto a mia madre "Tu che sei tanto brava, adesso mi dici cosa vuole !!!"
"Non vuole nulla Thomas, ha sentito il cambiamento del tuo tono di voce, capisce che qualcosa non' va e sta cercando di farti capire che lei cè, e di stare calmo "
"Oddio....."

Mi volto, e le bacio la testa, ha ancora i capelli semi umidi e l'odore non è nemmeno completamente svanito, ma fa lo stesso. "Piccola tranquilla è tutto OK!!!"

Lei ,con il piccoletto tra le braccia, che non molla per un solo secondo, si accoccola sulle mie gambe, con il viso, e inizia a fare piano le fusa e tanto mi lecca una gamba
"Questa ragazza Thomas è cotta di te"
Dice mamma

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