so che in questo capitolo mi odierete, yuppi.
ASHTON'S POV.
Siamo seduti su un divano in pelle, in quella che dovrebbe essere la casa di Alexya e di sto tipo, Andrea.
Okay, io e lei avremmo anche litigato, ma non posso pensare che lei mi abbia rimpiazzato con questo tipo, ceh, c'è una bella differenza tra me e lui.
Tu e Alexya non stavate mica insieme, deficente.
Ti odio, no giuro, ti odio.
Sto impazzendo? Si, piú o meno. Parlo da solo, passo tutto il tempo a pensare, mi sento un deficente. Non so se ridere per il fatto che certe volte mi ritrovo a parlare con una stupida vocina della mia testa o iniziare a preoccuparmi e a chiedere in giro qualche bravo psicologo.
In ogni caso, Andrea ci ha spiegato tutto.
Dal fatto che Alexya quella sera ha fatto sesso con quel tipo e che poi l'abbia portata via con se.
'Alexya' e 'sesso con un altro tipo' non possono esser messe nello stesso contesto. Non devono.
Io non so cosa pensare, seriamente.
È tutto così incasinato e non c'ho seriamente capito nulla.
"Hai provato almeno a chiamare quel tipo?" Chiedo ad Andrea.
"Davide? No, non l'ho chiamato. Sinceramente non ci avevo nemmeno pensato." Scrolla le spalle. Io lo picchio fino alla fine, giuro.
"Chiamalo. Ora." Il tono severo di Michael quasi mi sconvolge.
Andrea afferra il cellulare e dopo pochi secondi lo porta vicino il suo orecchio.
"No, metti il vivavoce." Ordino io, lui obbedisce.
"Pronto?" Una voce maschile dall'altro capo del telefono.
Ashton stai zitto, Ashton stai zitto.
"Davide..ehm, sono Andrea. Ecco, io volevo sapere se Alexya e.." La voce dall'altro capo del telefono interrompe Andrea.
"Oh,Andrea. Si, Alexya è quì con me. Perchè?" Il ragazzo ora sta quasi ridendo, come se fosse una cosa normale.
"Ecco, quì ci sono i suoi amici, quelli americani. La stavano cercando." Andrea.
Siamo australiani, coglione.
"Amo, ti cercano al telefono." Ancora quella voce maschile. Amo?
"Pronto?" È lei. La riconosco la sua voce.
Anche se c'è un telefono a dividerci io posso vedere che sta sorridendo..perchè?
"A-Alexya..siamo noi." Ho il cuore in gola e un brutto, orribile presentimento.
"Oh, ciao. Posso esservi d'aiuto?" Lei.
Una fitta al cuore.
ALEXYA'S POV.
Davide mi passa il cellulare con un sorrisino soddisfatto. Ormai sono passati due mesi e mezzo da quando stiamo insieme, lo conosco bene ormai.
Sono loro, 'i ragazzi'.
Sinceramente? Non ho avuto piú loro notizie da quando abbiamo litigato e da quando sono andata via con Davide.
Mi mancano? Questo fino a pochi minuti fa non sapevo dirlo. Poi ho sentito la sua voce che mi chiamava, e lì mi sono persa.
Avevo sempre rifiutato di pensarci, sempre. Perchè sapevo che se ci pensavo era la fine.
Non so cosa mi è passato per la testa quando ho accettato di andar via con Davide, ma di certo non me ne pento.
Mi piace stare con lui, è un ragazzo straordinario che, da fuori, può sembrare uno di quei bad boy senza pietà, ma io ho conosciuto il vero Davide.
"Dove sei?" La voce bassa, a malapena udibile. Come quando non parli per troppo tempo e poi la voce ti esce bassa e rauca.
"Sono..a casa." Rispondo io, cercando di risultare il meno fredda possibile. Si, io questa la considero casa ormai.
"Casa? È questa la tua casa, Alexya." Ora è Andrea a parlare.
"No, io quì, con Davide, sto bene." Fa male sentire tutto ciò, lo so bene, ma questa è la verità.
"Non torni, vero?" Ashton, combatte contro se stesso per frenare il groppo che ha in gola.
Lo so, li conosco così dannatamente bene e so riconoscerli anche tramite uno stupidissimo cellulare.
"No, non torno." Freddo, ghiaccio. Questa sono io ormai.
"È finita?" Chiede, anche se lui già sa la risposta.
"Non è mai iniziata." Sospiro, la mia voce a malapena udibile. Ma io so che mi ha sentita.
"Okay, allora..buona fortuna, no?" Sta piangendo, lo so.
Lacrime iniziano a scendere dal mio volto. "Buona fortuna, Ash." Attacco.
È questa la fine? Non so dirlo.
Che poi, riflettendoci, fine di cosa? fine di qualcosa che non è mai iniziato?
Era il mio sogno, ed io sono riuscita ad avverarlo.
La vita continua, tante porte si aprono e tante altre porte si chiudono.
Non ci si può soffermare troppo su qualcosa. La vita é una sola, passa incredibilmente veloce e non c'è tempo per soffermarsi troppo.
La vita è come un libro a capitoli, finisce un capitolo ma subito dopo ne inizia un altro. e un altro, e un altro. senza sosta.
Si è davvero chiuso questo capitolo? È davvero così che deve andare?
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O.D.I.A.T.E.M.I.
vi ho amato troppo, giuro.
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It's the end? ♥
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One day I started to Live.
FanfictionUn giorno ho iniziato a vivere. Non sapevo fosse possibile, avevo perso tutte le speranze dopo ben 4 anni. Era evidente che i miei sogni sarebbero rimasti per sempre lì, in quel cassetto. E invece, quel giorno, tornai a casa dopo aver scoperto di...