Il patto

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Pov's Selene

Era tutto buio.

Era come se galleggiassi.

Ad un tratto, tutto intorno a me iniziò a prendere forma.
Mi ritrovai in un bosco, tanto per cambiare, era familiare.

Guardandomi in giro, mi resi conto di essere a pochi metri da quella, che un tempo, era la mia casa.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi di nuovo qui.

Era come se rivedessi la mia casa, nuovamente in fiamme.
Un incubo che si ripete all'infinito.

Una voce alla mie spalle, mi riportò alla realtà, mi voltai.

Sbiancai.

Davanti a me si trovava Zalgo, mi fissava, con un ghigno in volto.

Evocai le mie fiamme, pronta al combattimento.
Ma poi, mi resi conto che i suoi occhi, stavano guardando oltre, come se io non esistessi.

Seguì la traiettoria del suo sguardo.

Mi voltai.

Era come guardarmi allo specchio.

Uno specchio che mostra il passato.
Avevo quasi dimenticato che mi trovavo nella memoria di Crystal...

«Chi sei?» domanda l'altra me stessa

«Sono la soluzione a tutti i tuoi problemi» le rispose ammaliante

-È impossibile che io ci cada, ora che ci penso, io non ho memoria di ciò che sta accadendo, inoltre, come fa Crystal ad avere questo ricordo? Che fosse presente?-

Questi pensieri mi affollavano la mente.

«Come potresti aiutarmi?» domanda la me più giovane, visibilmente scettica

«Che ne dici di un patto? Tu mi aiuti con una questione, e in cambio ti aiuterò a gestire i tuoi poteri» propose con un ghigno

Mi vidi far uscire le fiamme dalle mani, le fissavo, come a studiarle.

Ricordo bene quel periodo.
Mi ero da poco rifugiata nel bosco, ero diventata una ladruncola, rubavo del cibo, spinta dall'istinto di sopravvivenza.
Al tempo, rubare qualche provvista, era un reato punibile con decine e decine di bastonate da parte dei compaesani.
Tutte le volte, io andavo in panico, perdevo il controllo, le fiamme fuoriuscivano dal mio corpo senza controllo.
Ho bruciato decine di villaggi, ma ormai non mi importava più.
Avevo avuto prova di quanto potesse essere crudele l'umanità.
Ma avevo conosciuto anche la sua bontà.
Non volevo distruggere anche quella flebile luce che scarsa parte dell'umanità conservava.

Mi vidi allungare la mano verso quel portatore di disgrazie.

Vidi Zalgo fare la medesima cosa, con un ghigno trionfante in volto, come se pregustasse già il sapore della vittoria.

Le loro mani si strinsero, siggilando  quel patto.

Non riuscivo a comprendere ciò che stavo vedendo, inoltre, non ne ebbi il tempo.

Il buio mi inghiottì nuovamente.

Tutto quello che avevo compreso era poco, ma concreto.

Avevo stretto un patto col diavolo.

Pov's Trenderman (Era ora 😆)

Capì subito dove mi trovavo.

Ero nel mio studio, circondato dai miei manichini, alla Creepyhouse.

Ero a casa.

No, ero in un ricordo, quello di Crystal.

«Trendy»

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