Mi sveglio di soprassalto, scossa per un braccio da mio fratello.
- Thompson, che diavolo fai!? -
- Sono le 7.00 e tu ieri sera ti sei addormentata sul divano -
- Oh cazzo! Sono in ritardo! -
- Dai muoviti se non vuoi fare tardi -Mi fiondo in doccia, poi mi infilo la divisa della scuola (camicia celeste e pantaloni color kaki) e raccolgo i capelli in uno chignon un po' spettinato.
Saluto mio fratello, che si fa portare a scuola dalla madre di un suo amico.
Chiudo la porta di casa e percorro il vialetto; poco prima di imboccare la strada che porta alla mia scuola, l'Illinois High School, vengo fermata dalla signora Stewart.
- Buongiorno Mavis -
- Salve signora Stewart -
- Oh cara, chiamami Carrie. Volevo chiederti un favore -
- Chieda pure - Dio.
- Potresti accompagnare i miei ragazzi a scuola? Sai, li abbiamo iscritti all'Illinois High School ed è il loro primo giorno -
- Ehm... - esito a rispondere.
- Non preoccuparti, con voi ci sarà anche Sawyer -
- D'accordo -Anche Sawyer? Lo dice come se fosse una cosa positiva, a quanto pare lo considerano un responsabile fratello maggiore, ma da quel poco che lo conosco so che non è così.
La donna, incomprensibilmente esaltata, entra in casa sua per chiamare i suoi figli; dopo pochi minuti i tre Stewart escono e mi raggiungono: Sawyer e Rockwell hanno la faccia scazzata, mentre Caspian mi saluta con un sorrisetto smorzato, credo non voglia mostrare ai fratelli che "non mi disprezza".
- Ciao - li saluto forzata.
- Ti muovi? - mi intima il maggiore.
- Rilassati Sawyer, puoi andare da solo se non ti vado a genio -Mi volto ed inizio a camminare, alle mie spalle i fratelli mi seguono muti.
Credo non siano contenti di andare a scuola, ma del resto non possono perdere troppe ore.Siamo quasi arrivati.
- Che lezioni avete? - domando.
Non ricevo nessuna risposta.
- D'accordo, trovate le vostre classi da soli allora -A quel punto Sawyer, sbuffando, si decide a parlare.
- Ho fisica, letteratura e algebra -
- Fisica nell'aula B, algebra nella E, mentre letteratura la faccio anch'io, quindi saremo nell'aula G. Altri? -Caspian mi si affianca e mi informa dei corsi che frequenta; a quanto pare abbiamo in comune di corso d'arte.
Siamo quasi arrivati quando Rockwell con tono strafottente, parla.
- Io ho chimica, storia ed economia domestica -
- Ah -
- Che c'è McCarter? -
- Pure io ho economia domestica -
- Che palle! La vicina rompicoglioni pure a scuola -
- Ma fottiti va -Appena mettono piede a scuola gli Stewart incantano tutte le studentesse dell'istituto: d'altra parte ragazzi belli come loro non si sono mai visti.
Una volta entrati ci dividiamo, loro da una parte ed io dall'altra. Mi dirigo verso il mio armadietto perché prendere il libro di inglese; in quel momento una mia compagna di classe di questo corso mi si affianca.
- Ehilà Mav! - mi saluta energica.
- Ciao Holly -
- Senti un po', ma chi sono i fighi? -
- Lascia perdere -
- Li vuoi tutti per te? - chiede scherzosa.
- No, sono i miei vicini e sono dei perfetti criminali -
- Che vuoi dire? -
- Vengono dal Bronx -
- Oh, capisco. Dai andiamo in aula -Le lezioni per fortuna finiscono ed io mi apposto fuori dall'ingresso per aspettare gli Stewar. Dopo diversi minuti d'attesa vedo arrivare Sawyer con una faccia scura e i pugni serrati, come se stesse cercando di trattenersi in quanto molto nervoso. A ruota lo segue Caspian, lui invece guarda basso e tiene la mascella serrata.
- Ma che avete? -
- I cazzi tuoi no - ribatte Sawyer.
- Cafone. Dov'è Rockwell? -
- Il preside l'ha trattenuto -
- Cosa?! Perché?! -
- Ha menato uno che l'ha insultato -
- Dio! La sapete la strada per casa? -
- Direi -
- Ok. Andate, io torno dentro -Torno nella scuola per cercare il preside e Rockwell; non posso permettere che la mia reputazione da "studentessa modello" (per quanto sembri un'affermazione arrogante) venga offuscata dalla compagnia dei teppisti del Bronx.
Percorro velocemente i corridoi, attraversando le aule fino all'ufficio del presiede.
Dal vetro della porta vedo due figure, una delle quali è alta e dal fisico definito: sicuramente Rockwell.
Busso e prima di ricevere un invito ad entrare apro la porta.
- Buongiorno preside Price -
- Mavis, cosa fai qui? -Rockwell mi lancia un'occhiataccia, come a dire che se la può cavare da solo, senza il mio intervento.
- Mavis dovresti uscire, sto per assegnare una punizione al nuovo "bullo della scuola" -
- Preside mi lasci spiegare; conosco Rockwell Stewart, non farebbe male a nessuno se non provocato -Lui mi si avvicina discretamente e mi sussurra nell'orecchio.
- Ma se non ci credi nemmeno tu -Gli do un leggero pizzicotto sulla sua coscia perfetta e proseguo a parlare.
- Inoltre sua madre ci aspetta a casa -
- Beh, mi fido di te Mavis, ma che sia l'ultima volta, chiaro? -
- Certo, arrivederci -Trascino Rockwell fuori dalla stanza sotto lo sguardo stizzito del ragazzo che ha aggredito. Cammino senza fiatare stringendolo per un polso; quando siamo in un angolo pericolosamente isolato dell'istituto Rockwell si ferma e si libera facilmente dalla mia presa.
- Sei scemo?! Sai chi è il ragazzo che hai picchiato? Il nipote della tua insegnate di chimica -Lui fa un sorrisetto di scherno, e mi accorgo del taglio che ha sul labbro.
- La smetti di fare la responsabile? -
- Tu e i tuoi fratelli non infangherete la mia reputazione, ok? -
- Oggi alle 17.00 i miei genitori sono fuori casa, Caspian va in palestra e Sawyer pure; suona al mio campanello -
- Perché dovrei? Scordatelo -
- Paura che ti faccia male piccola? -Piccola. Quella parola pronunciata dalle sue labbra mi fa irrigidire.
- No affatto, alle 17.00 sarò lì -Rockwell sorride diabolico e prosegue a camminare.
So già che mi pentirò di aver accettato il suo invito.
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I Fratelli Stewart #watty2019
RomanceMavis ha 17 anni e vive una vita tranquilla. Le cose per lei cambieranno quando conoscerà i nuovi vicini trasferitesi dal Bronx: i tre fratelli Stewart, tutti bellissimi e pericolosi.