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Certe volte arriva il momento di prendersi una pausa, e credo sia arrivato proprio adesso.

Jungkook lanciò in aria il suo quaderno e prese il telefono, entrando sulla chat con Tae e chiedendogli se gli andasse di uscire.

Ormai si vedevano tutte le mattine a scuola da piú di dieci giorni, e nonostante Taehyung gli sembrasse come confuso, tutto fra di loro procedeva a gonfie vele.

Il maggiore gli rispose affermativamente, e in breve  il castano era in bagno a truccarsi.

Non erano mai usciti insieme fuori da scuola e ci teneva ad essere il piú presentabile possibile.

Mise un po'di matita, un leggero ombretto sugli occhi e, nonostante l'esitazione iniziale, anche un velo di rossetto.

Si guardò allo specchio, soddisfatto: quella del trucco era una passione, ma non poteva sperimentarla molto a causa delle rigide regole scolastiche.

Guardò l'orologio, constatando fossero le 16, e decise di scendere subito prima che si facesse troppo tardi.

Lo vide lí in piazzetta- beh, non che in quel quartiere ci fossero molte possibilità d'uscita, il massimo che potevano fare era prendere il gelato- riconoscendolo immediatente. Indossava una semplice maglietta bianca e jeans chiari, eppure l'aspetto da dio greco ce l'aveva lo stesso.

Si rattristò pensando che lui non sarebbe mai stato cosí.

"Ciao!" salutò allegro avvicinandosi.

"Ehi"

"Gelato?"

"E cosa se no?"

Jungkook ridacchiò.

"Hai notato che ogni volta che ci vediamo lo facciamo per via del cibo?"

"Vero, lol"

"Hai appena detto lol"

"Bravo, non hai bisogno della visita di un otorino"

"Ma..."

Scoppiarono a ridere entrambi.

"Che gusto volete?" chiese la gelataia dietro il bancone.

"Stracciatella e limone" risposero contemporaneamente Jungkook e Taehyung. Si voltarono faccia a faccia con gli occhi spalancati.

"Sí sí, che bello l'amore, volete la panna sopra o no?" fece la donna fingendosi scazzata, quando in realtá si vedeva benissimo il suo sorrisetto sotto i baffi.

In effetti avrebbe dovuto tagliarseli.

Dopo che entrambi si furono seduti al tavolino, cominciarono a mangiare.

Ecco, una cosa brutta di essere gay era che ognuno, al posto del gelato dell'altro, si immaginava il proprio cazzo.

Come è bello pensò Taehyung amareggiato, mentre osservava estasiato il ragazzo di fronte a sè leccare il dolce. Si era anche truccato...non lo avrà mica fatto per me? Nah, che vai a pensare Taehyung, sará appena tornato da casa di Jimin.

Si morse le labbra istintivamente. Dannazione, si poteva essere carini e sexy allo stesso tempo? Perchè Jungkook ci stava riuscendo, e alla grande.

Ecco che la mente del maggiore cominciò a pullulare di immagini poco caste...non che fosse un verginello, ma certe cose scioccavano anche lui, insomma, non era mica un pervertito!

Taehyung oggi è strano.

Jungkook si fece prendere da un leggero panico, che stava succedendo? Dove stava sbagliando? Perché a volte si mordeva le labbra a caso? Si stava forse trattenendo dal dirgli un sacco di parolacce? E poi come poteva essere cosí bello anche mentre lecca va un gelato? Gli si erano arrossate le guance dal primo momento in cui il maggiore aveva cominciato a mangiarlo, e non poteva negare ad una parte di sè che lo trovava terribilmente attraente.

Taehyung si alzò di scatto.

"Ora devo andare, mi dispiace, ci vediamo a scuola, ciao": gli forní solo queste come spiegazioni prima di scappre via e lasciare Jungkook a bocca aperta (con il gelato che gli colava fuori).

Dannazione Jungkook, non puoi guardarmi cosí, non mentre mangi un gelato. Sai che problema ho da risolvere appena torno a casa? E non parlo della matematica, ma di scienze.

 𝚌𝚊𝚗 𝚒 𝚐𝚒𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞 𝚊 𝚌𝚞𝚙 𝚘𝚏 𝚌𝚘𝚏𝚏𝚎𝚎?  || k.th; j.jkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora