''Harry! Harry!'' urlava Louis felice mentre cercava di raggiungere Harry, che gli aveva aperto le braccia.
Il Kitten non sapeva dove si trovava, ma era su un prato, un prato pieno di fiori che emanavano un profumo bellissimo, assomigliava al parco in cui si erano incontrati tanto tempo fa, solo un po' diverso e più bello.
''Vieni piccolo'' diceva Harry con uno strano sorriso mentre si allontanava sempre di più.
''Harry'' il Kitten cominciò a correre più velocemente, sfruttando anche la sua parte felina e riuscì a raggiungerlo e lo abbracciò.
''Ti amo, Harry'' disse mentre lo stringeva forte, e inspirava il suo profumo, riusciva quasi a sentire i suoi muscoli da sotto la sua camicia blu, ma non riusciva a sentire le sue mani che lo stringevano.
Alzò il viso per guardarlo in faccia e vide che Harry non lo stava guardando, aveva un'espressione vuota sulla faccia, quasi non sembrava lui. Il riccio sembrò accorgersi che lui lo stava guardando infatti sorrise e ricambiò la stretta. Restarono lì per un paio di minuti, finchè Harry non si decise a parlare.
''Addio...Louis'' disse prima di sparire in petali bianchi, lasciando il Kitten lì con gli occhi sbarrati e confusi.
L'oscurità si stava impossessando di quel bellissimo prato...piano piano stava diventando tutto buio, e c'erano solo quei petali ad illuminarlo.
Louis si svegliò di soprassalto, con il respiro accelerato e gli occhi acquosi.
''Signore si sente bene?'' chiese un hostess sorridendogli gentilmente, ma con gli occhi preoccupati.
''S-sì...sì credo'' aggiunse sussurrando.
''Le porto un bicchiere d'acqua'' disse e Louis annuì abbassando leggermente le orecchie.
Alla fine sua madre lo aveva costretto a partire, lo aveva portato all'aereoporto e lo aveva abbandonato, con mille dubbi e nessuna parola.
Louis continuò a pensare ad Harry e a lei fino a che non arrivò in Svizzera, e scese dal suo aereo dirigendosi fuori.
Cercò di migliorare il suo aspetto per non far capire a nessuno che aveva pianto e cominciò a cercare tra i presenti sua zia, la individuò accanto ad un giovane ragazzo probabilmente della sua età che teneva in mano un foglio con su scritto il suo nome, si avvicinò a loro e cercò di salutarli come meglio poteva.
''Louis ma quanto sei cresciuto, ma fatti vedere!'' disse sua zia, abbracciandolo e sbaciucchiandogli le guance.
''Piacere sono Niall'' disse il ragazzo accanto a sua zia, occhi blu notò un forte accento irlandese nella voce di quel ragazzo. Qualcosa dentro lui gli disse che sarebbero andati molto d'accordo loro due, ma in quel momento non gliene fregava, continuava a pensare, a pensare a ciò che aveva lasciato.
Stan con la sua partita in cui il Kitten voleva veramente andare, le sue lezioni di pianoforte, Ronny che ci sarebbe rimasto malissimo quando lo avrebbe scoperto, i suoi professori, i suoi amici, la sua madre che non ci aveva pensato un attimo a mandarlo via, e Harry...il suo Harry che di tutto quello non sapeva niente, sicuramente si sarebbe sentito tradito da lui, chissà cosa avrebbe fatto, chissà se avrebbe trovato un altro Kitten, forse uno più bello e intelligente di lui...il solo pensiero gli faceva venire un nodo alla gola.
Sentiva come se il suo mondo fosse morto. Si sentiva uno spettro racchiuso in un prato mentre piano piano anche i petali svanivano.
Quando i pensieri cominciarono a fare troppo rumore, lui cercò di trovare il silenzio dormendo, mentre sua zia lo osservava sorridendo.
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Strawberry (L.S)
Fanfictionⓒⓞⓜⓟⓛⓔⓣⓐ In un era dove i Kitten e gli ibridi sono all'ordine del giorno, Harry è il proprietario di un locale notturno molto frequentato dai Kitten e dai loro padroni, solo che un giorno da quella porta entra Louis Tomlinson, pronto a scombussolare...