Harry guidò come un pazzo, per fortuna non c'era nessuna volante su quell'autostrada perché lo avrebbe fermato di sicuro.
Non appena giunse al suo locale, cercò con gli occhi Roger, ma non lo trovò da nessuna parte.
''Dov'è andato Roger?'' chiese al barista di turno quella notte.
''Non lo so era uscito un'ora fa, ma non ha detto dove stava andando'' rispose il ragazzo intimorito.
Harry si passò una mano tra i capelli, tirandoli un po', e diede un pugno al tavolo.
''Appena torna mandalo da me'' disse Harry dirigendosi verso il suo ufficio.
In quel momento non riusciva a stare calmo, l'ansia lo stava divorando e Roger che poco fa lo aveva chiamato ora non sapeva dov'era.
Louis, Louis, Louis, Louis questo era la parola che la sua mente stava ripetendo continuamente, quasi come se fosse un mantra. Il suo eco era così forte che quasi non riuscì ad udire il bussare della porta, ma si accorse che qualcuno era entrato solo quando quel qualcuno fu davanti a lui.
''Roger'' disse Harry, alzandosi di scatto ''sai dov'è Louis, non è vero?'' chiese prendendolo per il colletto e sbattendolo contro il muro ''dimmi dov'è o ti strangolo, qui in questo momento''
Roger avrebbe potuto scostarlo facilmente ma poiché sapeva che il suo capo non stava attraversando uno dei suoi periodi migliori, decise di trattare con lui.
''La prego signore, mi lasci andare, non riesco a parlare così'' lo pregò Roger, Harry lo fulminò con lo sguardo per poi ritornare in sé e lasciarlo andare.
''Le porto qualcosa da bere? Vuole accomodarsi?'' chiese Roger cortesemente.
''Sei scemo Roger?! O ti è andato di volta il cervello?! Dimmi dove cazzo è Louis!'' urlò scandendo bene ogni parola.
''Dalle ricerche è emerso che la madre di Louis ha comprato un biglietto per la Svizzera'' spiegò Roger, e il riccio lo guardò perplesso.
''Svizzera? Potrebbe anche essere un suo modo di ingannarci'' ribattè Harry.
''Signore le assicuro che non è così, ho controllato personalmente e seguito con attenzione le indagini. In Svizzera abita la zia di Louis. Se lei volesse allontanare suo figlio da casa, non lo manderebbe da una persona di cui si fida? E chi meglio di un parente, con cui hai legami di sangue'' disse Roger guardando Harry che in quel momento era stato in silenzio.
''Prenota un biglietto per la-'' non riuscì a finire la frase che il suo dipendente lo interruppe.
''Già fatto. Prima che lei arrivasse sono andato a comprare un biglietto per la svizzera'' disse Roger porgendo ad Harry una busta.
Il riccio rimase senza parole, aprì la busta e vide che vi era un biglietto e un indirizzo, il volo era per le cinque, ed effettivamente aveva un po' di tempo prima che partisse.
''Non so che dire, Roger'' rispose Harry abbassando il capo.
''Ha già fatto molto per me il passato. Questo è il minimo che io possa fare'' rispose Roger guardandolo dritto negli occhi. Il riccio allungò la mano per stringergliela ma il suo dipendente lo coinvolse in un abbraccio, che durò pochi secondi.
Harry lo guardò un ultima per poi dirigersi verso la porta.
''Aspetterò con ansia il vostro ritorno, il vostro e di Louis'' disse Roger, e il riccio scosse la testa.
''Non ritorneremo'' disse semplicemente prima di uscire.
Ammazzatemi, so che questo capitolo fa schifo, ma prometto che con il prossimo aggiornamento rimedierò. Questo Larry Kitten non è andato come me lo aspettavo, ma ho intenzione di scriverne altre in futuro e sicuramente le prossime avranno molte più sex scene di questa. Come state? Che serie tv state guardando ultimamente? Sarò felice di leggere e rispondere ai vostri commenti.
STAI LEGGENDO
Strawberry (L.S)
Fanfictionⓒⓞⓜⓟⓛⓔⓣⓐ In un era dove i Kitten e gli ibridi sono all'ordine del giorno, Harry è il proprietario di un locale notturno molto frequentato dai Kitten e dai loro padroni, solo che un giorno da quella porta entra Louis Tomlinson, pronto a scombussolare...