capitolo 2

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Probabilmente in qualsiasi modo io voglia metterla verrebbe fuori un testo argomentativo in cui  dovrei cercare di convincere qualcuno che quello in cui credo sia vero ma non è il mio obbiettivo perciò non voglio rispondere alla domanda bensì esporre una serie di affermazioni riguardo il suicidio che potrebbero risultare giuste o sbagliate che siano, come d'altronde tutti i miei pensieri. Premetto che il suicidio non è bello, né consigliabile ma non penso si possa classificare semplicemente giusto o sbagliato infatti a seconda dei casi dipende perché a volte le situazioni sono irrimediabili ed è meglio mettere fine alle proprie sofferenze. Detto ciò Imma non si suiciderebbe per un motivo preciso, non è il tipo di persona che scappa dai problemi o che non rimedia agli errori eccetera e personalmente credo che molti sarebbero della stessa idea per cui mi sorge un quesito: quando è che di solito si sente il bisogno di arrendersi alla continua guerra che alcuni chiamano vita? quando ci si sente soli, quando ci si annoia ma soprattutto quando non si ha uno scopo nel mondo. Infatti Imma, finché non si è prefissata di diventare professoressa di latino e greco nella sua scuola, non aveva nessuna voglia di continuare a vivere anche se quasi sicuramente non si sarebbe uccisa, e con ciò non voglio dire che è il suo unico motivo per vivere perché lei ha tante persone che le vogliono bene e a cui lei vuole bene a sua volta, non si annoia quasi mai grazie ad internet ma senza un sogno da realizzare non si convinceva di meritare la vita che le era stata donata. Sembra tanto una sciocchezza ma in fondo lei l'ha sempre pensato da quando ne ha avuto facoltà e anche se avesse voluto dirlo a qualcuno avrebbe saputo che sarebbe stata fraintesa e consolata come se fosse mai stata infelice. (Se non fosse stato sufficiente preciso che Imma non è depressa)

Non mi so mai spiegareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora