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Taehyung si toccò il labbro e sentì il sangue secco. Che cazzo, come aveva fatto a non notarlo prima? Come cazzo aveva fatto l'acqua a non toglierlo? Taehyung guardò Yoongi e rise nervosamente. "Si, è una specie di abitudine ora." Taehyung alzò le spalle.

Yoongi sospirò, passando il pollice sul labbro inferiore di Taehyung. "mh.. beh vacci piano la prossima volta." Disse semplicemente Yoongi mentre si girava a guardare la tv. Onestamente, lui stava male perchè non stava bevendo.

Tutto ciò che Taehyung fece fu annuire e rimise la testa sulla spalla di Yoongi, mentre guardava la partita. Tutto ciò a cui pensava era a quanto fosse stato inebriante il bacio di Jungkook. A come lo aveva fatto sentire voluto e a come lo fece sentire bene nel giro di pochi secondi... cazzo...

Taehyung chiuse gli occhi e si immaginò cosa sarebbe successo se la chiamata di Yoongi non li avesse interrotti. In pochi minuti Taehyung ebbe una prominente erezione mentre si lasciava trasportare un po' dall'immaginazione.

"Che cazzo Taehyung..." Yoongi guardò Taehyung non appena sentì un lieve gemito bisognoso da parte dell'altro. Taehyung tornò alla realtà. "Io-" Si schiarì la gola e deglutì. "Eccitato?" Domandò Yoongi. Merda. Taehyung annuì e, di nuovo, si schiarì la gola prima di alzarsi e andare verso il bagno.













Jungkook si distese sul letto, col respiro irregolare mentre guardava Jimin che era un disastro totale. Il ragazzo guardò il soffitto e scese dal letto. Si mise un paio di pantaloni prima di guardare Jimin. "Mia zia non è a casa, puoi andartene ora." Disse.

Jimin si lamentò. "Ma mi piace questo letto. E' così comodo." Il ragazzo presto si ritrasse quando sentì che i suoi vestiti gli furono lanciati addosso. "Esci, Jimin." Sospirò. Jimin roteò gli occhi e cominciò a vestirsi. 

Subito dopo, Jungkook stava scorrendo sul telefono, notando sui come sui social si stesse facendo notare da alcune persone e come stesse acquisendo popolarità abbastanza velocemente.

"Neanche un bacio d'addio?" Chiese Jimin dalla porta. Jungkook lo guardò e lo schernì. "Ti dimentichi che il tuo ragazzo ti sta aspettando?" Alzò un sopracciglio. Jimin alzò gli occhi al cielo e camminò verso Jungkook, tirandolo in un bacio erotico prima di lasciarlo di nuovo con il cazzo duro. "Vaffanculo Jimin."

Jungkook era sensibile a quel punto ed era troppo stanco per lavorare sul suo amichetto, perciò entrò in bagno e aprì l'acqua fredda con un lamento. "Cazzo, cazzo, cazzo." Ripetè prima ancora di entrare in doccia.

Jungkook si spogliò ed entrò. Proprio quando l'acqua colpì la sua pelle, il ragazzo sussurrò. "Merda." Si irrigidì fino a che, velocemente, non cambiò l'acqua da gelata a tiepida. Con un sospiro, Jungkook abbassò lo sguardo e vide che il suo problema non c'era più.

Qualche minuto dopo uscì e andò a salutare la zia e la sua cotta con un asciugamano avvolto intorno alla vita. "Sì, sei ricco?" Domandò Jungkook. "Jungkook!!! Scusalo, è ritardato. Mi sono divertita moltissimo, ti chiamo domani?" Sorrise all'uomo -che sembrava fosse in imbarazzo- che poi uscì.

"Ritardato? Sul serio?" Chiese Jungkook. La donna colpì Jungkook con la sua borsa. "Dovevi aspettare fino al secondo appuntamento per dirlo Jungkook." Sbuffò e poi provò a slacciarsi il vestito.

Jungkook roteò gli occhi e voltò il capo quando aprì il vestito di Jiyeon, poi si girò. "Non sto dietro a te e i tuoi uomini, lo sai, vero?" Domandò Jungkook.

"Ma devi. A parte questo, domani ho il mio terzo apountamento con Kian, perciò dovrai dire tipo 'oh mia madre è povera' e cose del genere, okay?" Jiyeon si spogliò e si mise il suo pigiama.

"Capito." Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e sorrise. "Posso andare adesso?" Chiese e sentì un 'sì', perciò se ne andò. "Sai anche che ho vent'anni, vero?"

"Ven- da quando? Pensavo ne avessi diciassette... bella merda, okay no, hai diciassette anni finchè dico che non li hai, okay? Okay, mangiamo." Sorrise, scompigliando i capelli di Jungkook e camminando verso la cucina per preparare un po' di ramen.

Jungkook sogghignò e scosse la testa. "Sapevi la mia età e tu lo sai, e voglio il ramen caldo questa volta, ladra di ramen." Jungkook seguì sua zia.

Jiyeon guardò il ragazzo, gli mostrò un dito e poi un cuore con le dita.  "Amo così tanto mio nipote." Mormorò e ciò fece si che schiaffeggiasse la sua mano delicatamente. "Allora ora posso chiamarti zietta." Disse.

"Oh diavolo no, sono tua madre. Magari non la tua madre biologica, ma sono la sorella di tua madre, perciò sono tua madre." Disse tutto d'un fiato.

Jungkook rise, vedendo come la faccia di Jiyeon stesse diventando rossa.  "Ehi, Jaemi non è mia madre. Sarà pure la mia madre biologica, ma non è lei ad avermi cresciuto. Sei stata tu."Jungkook afferrò il suo ramen.

Jiyeon lo guardò e sorrise leggermente. Aprì la bocca per parlare ma Jungkook ridacchiò, guardando il suo ramen. "Ancora non lo capisco. Avevo sei anni. Lei... mi ha abbandonato. Era un bambino cattivo? Bhe, ovviamente lo ero. Quella è la ragione per cui mi ha abbandonato quasi ogni giorno per fare quello che cazzo stava facendo."

Jiyeon mise giù il suo ramen e abbracciò il nipote. "Kook, non eri un bambino cattivo. Non lo sei mai stato. Meritavi il meglio, ma lei non era la migliore."

"Sì... beh... dopo che in qualche modo ho preso la sua metanfetamina e mi sono quasi mandato in overdose da solo, lei non ha avuto nemmeno la decenza di venire in ospedale per vedere come stavo." 

Jiyeon aggrottò le sopracciglia al ricordo. Jungkook aveva solo sei anni mentre la sua mamma ventidue.  Sua madre divenne dipendente dalle droghe quando il padre di Jungkook la lasciò. Aveva tre anni. Allora, una notte, un Jungkook di appena sei anni stava correndo per tutta la casa fingendo che la sua macchinina stesse per salvare il mondo e si imbattè in una polvere bianca dall'aspetto cristallino sul bancone.

Alla fine Jungkook era steso sul pavimento, mentre sua madre gli stava urlando di svegliarsi. Quando Jungkook si svegliò, era in ospedale con sua nonna Eunha e sua zia Jiyeon. Poi Jungkook fu abbandonato da sua madre e fu dato in affidamento.

Jiyeon ancora ricorda della discussione sul tenere Jungkook. Sua madre Eunha non aveva mai accettato Jungkook. Lei non aveva neanche mai accettato Jaemi però. Jungkook ha avuto solo sfortuna da quando è nato. Perciò quando Jiyeon fu cresciuta e matura abbastanza, prese Jungkook sotto la sua ala. Allora, Jungkook aveva nove anni e lei ventidue. 

Ogni anno, per il compleanno di Jungkook, cercava di recuperare tutti quei compleanni che Jungkook non era riuscito a festeggiare. Però più Jungkook cresceva, più si allontanava da sua zia. Almeno fino ad adesso.  Però, alcuni giorni, Jungkook avrebbe voluto solamente sfogarsi con qualcuno senza un'apparente ragione.

"Mi ha rovinato... mio padre ha rovinato lei e... è tutto rovinato. Immagina se io avessi avuto una madre affettuosa. Una di quelle mamme che ti dice di andare bene a scuola o che altrimenti ti avrebbe messo in punizione. Che ti dà un coprifuoco... che piange quando ti sposi... ma no. Io ho avuto la tossico dipendente." Jungkook mise da parte il suo ramen.

Jiyeon sapeva che non avrebbe dovuto dire niente, perciò rimase seduta lì dov'era. Jungkook si alzò dalla sedia e andò in camera sua.

Nothing like us || кσσкνDove le storie prendono vita. Scoprilo ora