Matteo correva felice per nascondersi dai suoi amici.
Una bomba scoppiò vicino a un bambino, che saltò in aria per lo spavento.
Scappava, correva disperato, mentre un soldato lo inseguiva con colpi di fucile,
cercava un nascondiglio."Tana..vieni fuori Matteo ti abbiamo visto"
Il bambino si infilò in un largo tubo di cemento ma il soldato lo raggiunse e con un sorriso sadico lo incoraggiò uscire.
I lampi risuonavano nella camera del bambino, come se fossero un orchestra e le lacrime come quelle fitte goccioline, che battevano sul vetro, si immischiarono con la paura del bambino.
Il terrore di essere preso era tanta e presto le lacrime si fecero spazio su quel viso pieno di fango.
Non ci volle molto che la mamma lo prese in braccio e gli asciugò quelle lacrime sfuggitive
mentre lo cullava.Il piccolo, con il cuore spezzato ripensò alla madre uccisa poco prima davanti ai suoi occhi , da un proiettile.
Si asciugò le lacrime con la mano piena di lividi e sporcizia.
Il soldato lo prese e un urlo disperato risuonò così forte da sovrastare le altre urla e le bombe.Si dimenava, picchiava.
"Avanti Matteo riprovaci." Il piccolo risalì sulla bici ma dopo poco cadde ferendosi al ginocchio, si arrabbiò e diede un calcio alla bici sotto lo sguardo preoccupato e attento del padre.
Un pugno sul piccolo visino, un lago di sangue dal suo naso ma non si sarebbe mai arreso.
"Sta sera rimani con la babysitter ti va
Matteo?"
Matteo sconsolato senza replicare fece si con la testa ma realmente non voleva stare con un estatanea non gli piaceva.Il bambino riuscì a liberarsi e corse via mentre voltava la testa in tutte le direzioni, per cercare anche solo un viso famigliare.
Una scena del film horror terrorizzò il bambino.
Il scenario sconvolse il piccolo senza nome.
Poco dopo Matteo si addormentò beato e sfinito sul divano.
Senza nome si sdraiò su quel masso pieno di fuliggine, chiuse gli occhi, non sapendo che quello era l'inizio dell pace tanto desiderata.
I genitori di Matteo tornarono e quando lo videro sul divano, lo presero in braccio,
portandolo in camera e con un bacio in fronte lo lasciarono alle braccia di Morfeo.Spiegazione
Senza nome perché è vero che i bambini come gli adulti, in guerra non hanno più un nome, un identità, non sono più persone... sono solo bersagli di ingiustizie.
Spero voi abbiate capito il suo reale significato, noi ci lamentiamo per cose futili ma la fuori la gente muore, giorno dopo giorno e se questo brano non vi ha suscitato emozioni, allora non le avete oppure io sono una pessima scrittrice da non riuscire a mandarvi un messaggio e questo per me sarà una grande delusione, perché io in ogni pagina ci metto un pezzo di cuore.
Se avete opinioni in merito sarò ben felice di ascoltarle.
Grazie e alla prossima rose❤️
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Creo en mi
PoesiaSe decidessi di trascrivere ogni pensiero su carta, rendendolo nitido non solo ai miei occhi ma anche ai vostri, condividere quelle emozioni che posso provare io ma qualsiasi persona là fuori, cosa ne uscirebbe? Spero di smuovere qualcosa in voi, di...