the moon is beautiful, isn't it?

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y: ahia la schiena... Oddio no mi sono
addormentato.... Che ore sono?
Yoongi accese il telefono e tirò un sospiro di sollievo nello scoprire con non era poi così tardi. Chiamó Taehyung, il suo coinquilino, per avvisarlo che avrebbe preso un panino al bar di fronte e sarebbe tornato. A casa dopo.
Tae: tranquillo tanto per stasera ho altri impegni
Y: ah si eh? Illuminami
Tae: Hobi ha un appuntamento, devo andare a evitare che vada in panico e rovini tutto.

I due erano coinquilini da così tanto tempo che ormai Tae conosceva tutta la famiglia di Yoongi, compreso suo cugino Hoseok.

Y: wooo il piccolo Hobi sta crescendo
Tae: già, quella faccia da cavallo ha fatto colpo, incredibile. Comunque ora vado, ciao hyung.
Y: ciao

Riprese a lavorare al suo progetto per l'università. Si trattava della sua specializzazione in musica, più precisamente in pianoforte. Aveva intenzione di creare una sorta di viaggio per il mondo grazie alle musiche locali dei luoghi che avrebbe scelto, unendole in un unico brano e seguendo il tutto con una piccola descrizione dei luoghi tramite una presentazione. Aveva sul tavolo della biblioteca alcuni libri di musica, i suoi appunti ed un atlante. Continuò a lavorare per un po' finché non decise di mettere apposto i libri, tranne l'atlante, con il quale avrebbe continuato a lavorare a casa . L'idea del progetto gli era venuta circa una settimana prima. Insieme a suo cugino Hoseok stava badando ai due cugini più piccoli. Due gemelli. Due pesti. Dopo ore di suppliche aveva acconsentito a fargli sentire qualcosa al pianoforte, e, mentre suonava, l'occhio gli era cascato sul grande mappamondo in mezzo alla sala.

Si alzò dalla scrivania e si avviò in cerca della corsia giusta. Quando finalmente la trovò notò un ragazzo di bassa statura, magro e apparentemente di fretta posare un libro sullo scaffale. Appena lo vide lasciò di colpo il libro e corse verso l'uscita. Per un attimo i loro sguardi si incontrano. L'uno confuso, l'altro spaventato, quasi terrorizzato. Yoongi non poté non notare le lacrime che cadevano incontrarollate. Indossava una felpa evidentemente troppo grande per lui ed un grande cappuccio copriva una massa di capelli rosa pastello. Yoongi, dopo un momento di distrazione, si avvicinò al libro, che era inevitabilmente caduto a terra, per riporlo al suo posto. Mentre lo alzava un foglietto di carta cadde sul pavimento. Yoongi incuriosito lo prese e lesse il contenuto.

"Non so chi leggerà questo
biglietto né quando. Sappiate che se la mia vita è finita è perché
l'ho voluto io. Nessuno poteva fare
niente - JM"

Yoongi sbianco totalmente e cadde quasi a terra. Aveva capito il chiaro messaggio che esponeva il biglietto ma ancora non aveva realizzato del tutto. Si riprese subito e, appena dopo aver radunato la sua roba, si precipitò dalla bibliotecaria. Era una di quelle vecchie signore simpatiche che conoscono tutte e tutti, e alle quali è facile tirar fuori un po' di pettegolezzi. Gli chiese informazioni su quel ragazzo, se l'aveva visto prima, se veniva spesso ed altre cose.

Nayeon:Non viene da molto ma ultimamente è venuto spesso,ha gia fatto la tessera. Sembra interessato all'astronomia e sopratutto alla luna. Prende spesso libri su questo argomento. Mi ha anche detto che qua vicino c'è un ponte dove la luna si vede benissimo, e gli piace stare lì a fissare il cielo, poi....

Al posto di un grazie la bibliotecaria senti il tintinnio della porta d'ingresso. Sorrise e continuò a sistemare le scartoffie sulla sua scrivania.

Yoongi correva, correva come mai aveva fatto prima. Non era esattamente un tipo atletico, ma in quel momento non gli importava. Arrivato al ponte, quasi senza respiro, scorse una figura esile e minuta appoggiata alle transenne di sicurezza del ponte che fissava senza sosta la luna. Sembrava così fragile, ma allo stesso tempo portava evidentemente dietro un peso enorme, che lo rendeva incredibilmente forte. Ma era evidente che non ne poteva più. Yoongi si avvicinò a lui lentamente, fino ad arrivargli accanto ed a posizionarsi come lui, appoggiando i gomiti alla transenna. Il ragazzo rimase completamente immobile, se non per un lieve movimento degli occhi. Yoongi lo guardò di profilo. Sotto il cappuccio dei ciuffi rosa gli coronavano il volto, profonde occhiaie stanziavano sotto occhi scuri e numerose lacrime rigavano il suo viso. Era un volto delicato, angelico ma dall'aria terribilmente stanca, distrutta.

Y: certo è bella sai

Yoongi aveva trovato le forze per cominciare a parlare. Non aveva nominato il soggetto, ma a entrambi era chiaro chi fosse. La stavano fissando senza sosta da almeno cinque minuti.

Y: sta lì e brilla. Non importa cosa succeda sotto di lei, lei brilla lo stesso. Perché sotto di lei succedono cose bellissime: primi baci, bagni di mezzanotte, falò notturni ed altre mille cose. Ma non è tutto, perché se devi rapinare una banca, rapire una persona o assassinarne un altra lo fai di notte, sotto la sua luce. Ma non le importa. Lei brilla comunque perché sa che ne vale la pena. Per le risate, gli sguardi veloci e le notti in campeggio. E non importa se a volte qualcosa va male. Lei è lì e brilla. Sempre e comunque.

Il viso del ragazzo era sempre più rigato dalle lacrime, gli occhi più rossi e le mani più tremanti. Aveva capito il chiaro paragone che quel ragazzo sconosciuto aveva esposto e adesso in testa gli passavano mille cose. Tutte le cose belle per cui forse ancora valeva la pena brillare. Il suo migliore amico, Jungkook, il suo coinquilino, namjoon, persino la bibliotecaria, forse un po' troppo premurosa ed invadente per i suoi gusti, ma che lo faceva sorridere e che tutte le volte gli offriva un cioccolatino. Anche il cassiere del supermercato, che, con la sua camicia sempre rigorosamente rosa, ogni giorno lo stupiva con un'altra pessima battuta, che però lo faceva sempre ridere.

Nayeon: YOONGII Yoongi eccoti finalmente

Il ragazzo si girò di scatto. Probabilmente si era dimenticato qualcosa in biblioteca. Si avvicinò a lei e le chiese cosa stesse succedendo.

Nayeon: hai dimenticato questo, credo sia il caricatore non so

Teoria confermata, nella fretta doveva per forsa essersi scordato qualcosa. Ringrazio e riprese l'oggetto.

Nayeon: era di fretta il tuo amico?

Yoongi si girò verso il ponte e non vide altro che un ciuffo rosa sparire dietro l'angolo. Tirò un sospiro.

Y: già... Senta percaso sa quando viene di solito? Sa ci siamo scordati di darci un appuntamento e non ho più il suo numero

Nayeon: oh beh certo, viene martedì, mercoledì e...... venerdì si ecco venerdì . Ah e dammi pure del tu figliolo, ormai sono anni che ci conosciamo.

Y : oh si certo... Allora arrivederl...ah ehm... Arrivederci.

Angolo autrice

Hii guysquesta è la mia nuova fanfiction, spero vi piaccia e, come avevo detto, affronterà tematiche un po' più pesanti.
Bye bye

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