V. L'esito di una guerra.

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Sansa

Mentre camminavo per raggiungere la stanza dei Leoni, mi si avvicinò una cameriera. Shæ si irrigidì e anch'io, quella era l'ancella personale di Cersei.
«Mia signora, mi duole dirle che la famiglia di sua maestà la regina, non potranno esserci per questo incontro. Lord Tywin però ha già programmato una cena con le loro maestà, i Tyrell,fratelli della regina e voi, my Lady!»
Annuì con finto sorriso,mentre l'ancella se ne andava. In realtà la paura di prima adesso si era raddoppiata, soprattutto perché ci sarebbe stato anche Joffrey.
«Lady Sansa, tutto bene?»
«Shæ, vorrei andare a fare una passeggiata!»

Con passo veloce ci dirigemmo verso i giardini. Mentre camminavamo, incrociammo vari sguardi di vari Lord e Lady, tutti finti buonisti, perché quando mio padre era stato ferito dalla guardia cittadina nessuno aveva detto una parola in suo favore. Sinceramente non mi interessava salutarli,per me potrebbero anche morire.

«Sansa, che bello incontrarti qui!» sento la voce squillante di Margaery Tyrell dietro di me. Mi voltai e vidi il suo viso raggiante come al solito. Non so come faceva ad essere così felice di sposare quel mostro di Joffrey.
Ma alla fine ero contenta di vederla, almeno ho un'amica in questo incubo reale.

Mi prese per il braccio e iniziamo a passeggiare, chiacchierando del più e del meno, lasciando indietro Shæ.

Margæry mi parla di continuo di High Garden, di come sia un posto meraviglioso, sopratutto in questo periodo con la Festa del Raccolto, e mi suggeriva sempre che se sposassi suo fratello, potrei essere lì, in quel paradiso di rose dorate, per essere la Rosa Rossa. Io ci ridevo su, ma in fondo perché no?

Se sposassi ser Loras, andrei via da qui? Ma Joffrey lo permetterebbe mai? E se Robb vincesse e arrivasse a King's Landing non mi troverebbe qui, dovrebbe assediare un altro posto, quindi portebbe a un'altra guerra?
Non so cosa fare. E come se qualsiasi mia fuga, trovassi sempre un ostacolo, nolente o volente.

È la voce di lady Tyrell a riportarmi alla realtà.
«Sansa mi stai ascoltando?»
«Perdonami...Ero soprappensiero. Cosa mi stavi dicendo?»
«Ti stavo chiedendo, se per il mio matrimonio con il re, volevi aiutarmi a scegliere l'acconciatura più adatta!»
Mi chiedevo ogni volta che accennava al suo matrimonio con il mostro biondo, deve sottolineare la sua devozione al re, chi doveva convincere gli altri o se stessa?
Sembra che non abbia capito, con chi dividerà la sua vita per l'eternità.

«Ehi, guarda lì!»
Mi fece un cenno e vidi, e non capisco. Perché ser Jaime sta venendo verso di noi?
«Hai visto...Nonostante i trent'anni, non è niente male!»esclamò la bruna,facendomi l'occhiolino.
Beh, non si può certo negare. Anche la prima volta che lo vidi a Winterfell, quando si tolse l'elmo, lasciai cadere il mio sguardo su di lui, ed dovevo ammettere che era ed è bellissimo uomo, prima di intontirmi per il nipote.

Il kingslayer, si avvicinava, sembra preoccupato per qualcosa. Ma cosa?
«Mie signore, mi spiace interrompere la vostra bella passeggiata, ma dovrei parlare con lady Sansa, in privato.»
Non riuscì a capire, mi voltai prima verso Margæry che mi fece un sorrisetto malizioso, e poi verso messer Lannister. Abbassai lo sguardo imbarazzata e annuendo lo seguì prendendogli il braccio.

***

«Di cosa volevate parlarmi?»chiese titubante.
«È meglio se vi sedete.»disse indicandomi una panchina.
Mi sedetti, insospettendomi.
«Tu sai che la guerra, porta sia vinti che perdenti...»
«Cosa? Cosa stai cercando di dirmi?»
No. Ti prego. Capì subito, ma non voleva sentire, ciò che forse sta per dirmi.
Le lacrime iniziano a salirmi e facendo diventare i miei occhi, come il colore dei miei capelli.
«Abbiamo vinto noi anche questa guerra. È i tuoi familiari non sono stati risparmiati!»disse tutto d'un fiato, guardandomi negli occhi.
«No! No! Ti prego!»gridai buttandomi nelle sue braccia, e in preda al panico...Svenni poco dopo.

"I'm Not A Lannister ~ The Non-Choice."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora