Parte 10

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Anche Nami e Rufy si svegliarono alle prime luci dell'alba, mentre del fuoco che avevano acceso la sera prima rimanevano solo le ceneri. Continuavano a guardarsi e sorridere, non si dicevano una parola, ma non ne sentivano il bisogno, sapevano bene ciò che pensava l'altro, qualcosa di magico era accaduto quella notte e non volevano interrompere in nessun modo quella magia.

Appena pronti si rimisero in marcia, non correvano come il giorno prima, anzi passeggiavano tranquillamente mano nella mano, c'erano ancora il mostro e il tesoro da trovare, ma in quel momento nessuno dei due ci stava pensando seriamente, in quel labirinto avevano trovato qualcosa di più grande di un'epica battaglia o un favoloso tesoro, avevano trovato loro stessi e in quel momento erano davvero felici.

Dopo qualche ora in cui nulla di particolare era accaduto, e nessun ostacolo gli aveva sbarrato la strada i muri del labirinto iniziarono a cambiare sembravano lucidi e andando avanti diventarono dei veri e propri specchi, diventava davvero arduo riuscire ad orientarsi, poi ad un certo punto voltandosi Nami vide qualcosa di strano, una delle loro immagini riflesse sugli specchi si mosse in modo strano, si bloccò di scatto e il capitano se ne accorse "Ehi Nami, tutto ok?".

"Si, credo si si, mi è sembrato di vedere una cosa strana, ma mi sarò sbagliata sicuramente, tutti questi specchi mi confondono" rispose la ragazza.

"Sicura? Allora andiamo avanti!" proprio mentre Rufy faceva un passo avanti il loro riflesso si mise a correre e sparì nell'orizzonte dello specchio.
"Hai visto anche tu questa volta vero?" La ragazza era decisamente spaventata.

"C'è solo un modo per scoprirlo, seguiamoli!" Rufy le strinse la mano e iniziarono a correre nella direzione dello specchio, fino a che improvvisamente si trovarono sul bordo di un prato enorme, il muro lo circondava, ma guardando dritti davanti a loro non vedevano l'altra parte del muro. Poi videro qualcosa muoversi, ma ancora non riuscivano a credere ai loro occhi, una coppia del tutto identica a loro stava al centro del prato e gli andava incontro, "ma che diavolo sta succedendo?" Nami era incredula.

"Nami? Ma quelli siamo noi?" Rufy era confuso.

"Non è possibile, non c'è uno specchio e noi non ci stiamo muovendo!" era una sensazione strana vedere se stessa che camminava verso di lei.

In quel momento i due si lasciarono la mano e il falso Rufy iniziò a correre verso di loro, mentre la falsa Nami urlò "Fermi dove siete!" tirò fuori i suoi bastoni e li unì per richiamare una scarica di Fulmini. Nami se ne accorse in una frazione di secondo tirò fuori i suoi bastoni e tentò di bloccarne l'attacco, ma fu colpita dal falso Rufy che allungando un braccio la colpì con un pugno nello stomaco facendola crollare a terra, Rufy era sconvolto, non credeva ai sui occhi. Si chinò su di lei "Nami stai bene? Ce la fai?" Provò a lasciarle la mano, cattiva idea, il dolore si impossessò di entrambi, per fortuna erano così vicini da ristabilire subito il contatto fisico "Stò.... Stò bene" cercò di rassicurarlo lei con la voce rotta dal dolore del colpo.

"Allora sali sulle mie spalle, ci penserò io a proteggerti te lo giuro" anche la voce di Rufy tremava, ma non centrava il dolore, Nami lo guardò e vide la rabbia pura che si era impossessata del ragazzo con il cappello di paglia.
"Rufy, no!" troppo tardi lui l'aveva sollevata e la teneva sulle spalle, mentre lui furioso partiva all'attacco della sua stessa immagine, in quel momento la raffica di fulmini iniziò a cadere tutto intorno a loro, Nami fece del suo meglio per bloccarli tutti a sua volta. Ma partivano in svantaggio i loro riflessi potevano muoversi liberamente senza badare al contatto fisico.

Arrivato vicino al suo riflesso Rufy gridò: "Come hai osato colpire la mia Nami!" e sferrò un pugno fortissimo nella direzione del finto Rufy, ma questo lo schivò facilmente e rispose ridendo: "come avete osato voi, intrufolarvi nel labirinto, ma questa è la fine del viaggio, il centro del labirinto e da qui non tornerete più indietro" così dicendo ripartì all'attacco. La raffica di pugni tra i due Rufy stava deturpando il paesaggio, distruggevano tutto ciò che toccavano, ma tra di loro non riuscivano mai ad andare a segno, i due schivavano i colpi l'uno dell'altro, mentre le due Nami si davano battaglia con fulmini e saette, poi la Nami originale colse la falsa Nami alla sprovvista, invece si scagliare altri fulmini fece partire una tromba d'aria così potente da alzarla dal suolo e renderla innocua per qualche secondo, secondo che Nami utilizzò per colpire il finto Rufy con un fulmine molto potente che lo mise in difficoltà, abbastanza perché il vero Rufy riuscisse ad atterrarlo con una raffica di pugni. Mentre i due avversari erano a terra Nami lanciò il razzo di segnalazione per Robin e Zoro, avevano decisamente bisogno d'aiuto perché i cloni si stavano rialzando e sembravano non risentire minimamente dei colpi subiti.

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