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5 Ottobre, 14:25

Quando tornai ad essere lucido e ripresi a ragionare, mi resi conto del fatto che la mia guancia premeva sul petto bollente e tatuato di Taehyung. Mi ero appoggiato a lui istintivamente, subito dopo l'orgasmo raggiunto entrambi quasi nello stesso momento, e solo a ripensarci avvampai: avevo appena fatto sesso col mio migliore amico, sempre se potevo ancora definirlo tale, e in quel momento gli stavo pure addosso? Non potevo crederci.
Respirava pesantemente, era affannato. Mi stava accarezzando i capelli, un vizio che non aveva perso da quando eravamo bambini. Quando ebbi il coraggio di sollevarmi dal suo corpo incontrai il suo sguardo e non riuscii a trattenermi dal baciarlo con la stessa foga che aveva caratterizzato tutti i baci precedenti a quello. Era come uno sfogarsi, ne avevo bisogno, e così continuai a fare per un po', sorridendo nei baci che ci scambiavamo. Mi posizionai a cavalcioni su di lui per bloccarlo contro il materasso, insinuai le dita tra le sue ciocche di capelli rossi e li pettinai indietro, liberi dalla fascia a trattenerli lontani dai suoi occhi, essendo un po' troppo lunghi e privi del garbo di un taglio normale. Ci provava a ribaltare la situazione, ma io non glielo permettevo; mi era sempre piaciuto lottare con lui e quella lotta continuò ancora per un po', almeno fino a quando Namjoon non decise di interromperci bussando alla porta della mia camera del dormitorio.

« Un momento! » dissi io, alzando la voce affinché mi sentisse di sicuro. Aveva già bussato due volte, non potevo ancora rimanere in silenzio e far finta di nulla per poi aprirgli la porta. « Fila in bagno, idiota! » sbottai con voce ridotta ad un sussurro contro Taehyung, che invece di rivestirsi come avevo fatto io in fretta e furia, continuava a perdere tranquillamente tempo, sorridendo pure, mentre l'unico indumento che aveva indossato per coprirsi erano i boxer. E non si era nemmeno preoccupato di dare una sistemata al letto, figuriamoci.
« Jeongguk, tutto bene? » domandò Namjoon, giustamente, dopo aver bussato una terza volta senza ricevere risposta, mentre io cercavo disperatamente di alzare la zip dei jeans che, come se non bastasse già il panico in cui mi trovavo, si era rotta proprio in quel momento.
« Arrivo! » urlai, quasi, prima di borbottare qualche imprecazione mentre nascondevo alla meno peggio quanto accaduto poco prima in quella stanza. Mi assicurai che Taehyung si fosse chiuso in bagno, con tutta la calma del mondo che, come sempre, lo caratterizzava nei momenti meno opportuni, e poi, sperando di avere un colorito normale, finalmente aprii la porta al mio amico, che attendeva già da un po'.
« È tutto okay? Hai una faccia... » furono le sue prime parole, quando incontrò il mio sguardo. Fantastico, pensai. Sorrisi forzatamente, mentre Namjoon continuava a squadrarmi. Notò di sicuro la zip aperta, perché gli occhi si soffermarono giusto un secondo in più.
« Certo che è tutto okay! » esclamai io subito, evitando però di giustificare il mio ritardo. Non avevo idea di cosa dirgli e qualunque stronzata avessi tirato fuori sarebbe stata ridicola, quindi preferii rimanere in silenzio e lasciarlo entrare.

« Taehyung non c'è? » mi chiese, giustamente, non trovando lo stronzo dalla chioma rossa lì dentro. Gli feci allora cenno alla porta del bagno e Namjoon si guardò intorno un'ultima volta, come se fosse alla ricerca di qualcosa. Quando si voltò verso di me con un'espressione divertita e compiaciuta, avrei preferito scomparire in quell'esatto istante. Oh merda, quello fu l'unico pensiero che riuscii a formulare. « Avete scopato, eh? Altro che collegare i pezzi del puzzle... » ridacchiò, mentre io ero quasi certo di star prendendo fuoco.
« Ma che stai dicendo?! » sibilai piano, nel tentativo vano di placare la sua risata, ma in quel momento Taehyung uscì dal bagno, fortunatamente presentabile, e mi rispose lui stesso, perché aveva sentito tutto.
« La verità. » confermò a Namjoon, scatenando in me la tremenda voglia di fargli fare un volo dalla finestra; l'occhiata che gli lanciai ne fu la prova, mentre lui mi rispondeva scrollando le spalle e sorridendomi, più divertito di Namjoon.
« Ti odio. » sbottai contro Taehyung, giusto un attimo prima che mi baciasse le labbra sotto gli occhi di Namjoon, lasciandomi davvero di stucco e con l'imbarazzo a pervadermi dalla punta dei capelli a quella dei piedi.

RACING TIMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora