Capitolo 4

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-Ti ho detto di no, Wei Ying.-
-Ma... Lan Zhaaan, sei stato tu a dire che ti saresti infiltrato nello strip club e avresti recitato la parte dello spogliarellista!-
Dopo ore passate ad istruire il poliziotto sulle mosse da eseguire per far andare in visibilio il pubblico, Wei Wuxian avrebbe voluto sbattere la testa al muro per la decisione presa in extremis dal "collega".
Insomma, non poteva dire prima che si sentiva a disagio al solo pensiero di muovere il bacino davanti a degli sconosciuti, invece di fargli sudare sette camicie?
-Ho incontrato qualcuno peggio di Wen Ning- borbottò. -Bravissimo ragazzo, per carità, ma inadatto ad un lavoro del genere. A 'sto punto cosa proponi di fare, Lan Zhan?-
L'uomo parve rifletterci per un attimo. -Potremmo far finta di essere dei semplici clienti che vogliono godersi la serata guardando le esibizioni delle ragazze più brave che lavorano lì. Ci basterebbe sedere ad un tavolo a far finta di essere persone comuni, e avremmo la visuale completa del locale. Tu, ad esempio, potresti telefonare al proprietario e riferire il piano che abbiamo in mente, in modo che possa collaborare.-
A Wei Wuxian si illuminarono gli occhi. -Quindi è una specie di appuntamento, il nostro?-
-No- fu la risposta secca.
-Uffa, sei così noioso! Stavo scher-zan-do!-

Alla fine, toccò a Lan Wangji spiegare tutto agli impiegati e al proprietario del locale. Wei Wuxian era talmente esaltato al pensiero di passare del tempo in compagnia del poliziotto, da non riuscire a pronunciare una frase di senso compiuto.
Così, alle ventidue in punto, la coppia si sedette ad un tavolo posto ad un'angolazione tale da avere un limpido quadro dell'ambiente intero.
-Sai, Lan Zhan, oggi ho riflettuto su una cosa.-Wei Wuxian ruppe il ghiaccio, dando il via alla conversazione. Se non lo avesse fatto, probabilmente si sarebbe addormentato seduta stante, dato che Lan Wangji era troppo timido e raramente chiacchierava di sua spontanea volontà. -È da quasi dieci anni che ci conosciamo, ti rendi conto??-
-Mn.-
Incurante della risposta monosillabica che gli era stata data, lo spogliarellista continuò a parlare. -Data la quantità di tempo che passiamo insieme, penso che ormai possiamo considerarci amici intimi, no?-
Vedendo che Lan Wangji aveva abbassato lo sguardo, insistette. -Tu come mi consideri, Lan Zhan? Posso dire di aver l'onore di essere entrato a far parte della ristretta cerchia di persone con cui si confida l'uomo più figo del mondo?-
-Spudorato!- ringhiò il poliziotto tenendo la testa bassa, in modo da nascondere il più possibile la punta delle orecchie, divenute rosse per l'imbarazzo.
-Sei tutto rosso! Sei tutto rosso!- Ridacchiò Wei Wuxian, incurante del fatto che avesse una ciocca di capelli davanti agli occhi.
Dopo un breve momento d'imbarazzo, Lan Wangji approfittò della distrazione del "collega", per sistemargli delicatamente i capelli ribelli dietro l'orecchio.
-Oh, non me n'ero nemmeno accorto. Grazie, Lan Zh...- Gelò quando il più alto indugiò nel toccargli una guancia con il palmo della mano.
-Wei Ying, io...-
Senza neanche accorgersene, i due si ritrovarono con i gomiti poggiati contro il tavolino attorno al quale erano seduti, i nasi talmente vicini da potersi sfiorare senza alcuno sforzo. Si guardarono negli occhi, stupiti dal loro stesso comportamento, ma non si ritirarono.
Quel momento, però, venne interrotto da una cameriera, che si scapicollò fino al loro posto a sedere. -Signori, Wang Lingjiao ha visto Su She. Credo sia entrato meno di due minuti fa.-Accorgendosi dell'atteggiamento in cui aveva colto i due uomini, arrossì violentemente e si esibì in un profondo inchino per scusarsi. -Perdonatemi per l'interruzione!-E corse via.
Non appena si resero effettivamente conto di cosa stavano per fare, i due si allontanarono bruscamente e si alzarono di scatto dalle sedie.

Trovarono il sospettato appartato in un punto poco illuminato del locale, intento a persuadere una ragazza che lavorava lì.
-Eddai, bellezza. Accetta il mio invito per domani a pranzo.-
Per fortuna, la malcapitata conosceva l'identità dell'uomo, perciò si impose di aspettare l'arrivo del collega Wei Wuxian e del poliziotto con cui stava collaborando.
Infatti, un minuto dopo, udì la voce bassa e calda dell'agente di polizia e dei passi farsi sempre più vicini.
-Su She, allontanati immediatamente. Sei in arresto.-
Ovviamente, l'uomo non diede retta alle parole di Lan Wangji. Spingendo la ragazza talmente forte da farla capitombolare per terra, si diede uno slancio e scattò fuori dal locale, tallonato dal poliziotto. Attraversò di corsa la strada senza curarsi del traffico, per poi continuare la sua corsa in mezzo all'erba.
-Dividiamoci!-gridò Wei Wuxian al poliziotto, ansante per il ritmo della corsa.
-Sei sicuro di potercela fare? È pericoloso.-
-Sì! Vai, Lan Zhan! Non possiamo perderlo!-
E così, i due imboccarono strade differenti.
Seguire Su She era davvero un'ardua impresa data la sua agilità, ciononostante Lan Wangji riuscì a stargli dietro senza alcun problema.
Proprio quando il sospettato si arrampicò su un cancello e saltò dall'altro lato del vicolo imboccato, qualcosa, o meglio, qualcuno, cozzò contro il suo petto e lo mandò a gambe in aria.
-Sei in arresto-sussurrò allegramente una voce a lui sconosciuta, mentre un paio di manette rosa e pelose gli si strinsero attorno i polsi.
-È stata una fuga breve, eh? Mascalzone, devi fare più tapis roulant per rafforzare i muscoli delle gambe.-
-Lasciami andare!-gridò l'uomo.
Finalmente, arrivò anche Lan Wangji, che nel frattempo aveva rallentato la sua corsa disperata sentendo l'urlo di Su She in lontananza.
-Cosa sarebbero quelle?-domandò accigliato allo spogliarellista , indicando le insolite manette con cui era stato legato il sospettato.
Wei Wuxian fece un sorrisone. -Oh, queste? Le avevo in tasca, sono un ricordino di ieri sera. Una cliente dello strip me le ha regalate, devo dire che si sono rivelate utili. Ovviamente ho ignorato la chiara proposta che l'audace signora ha implicitamente avanzato, mio dolcissimo Lan Zhan. Farei certe cose solo con te.-
-Smettila di flirtare davanti un sospettato di omicidio-brontolò il più alto.
Lo spogliarellista alzò le mani in segno di giocosa resa, stando ben attento a premere un ginocchio contro la schiena di Su She per non farlo alzare da terra. -Okay, okay. Che dici, questo tipo lo sbattiamo al fresco?-
-Mn.-
-Fermi! Non potete portarmi da nessuna parte, non ho fatto niente!-esclamò Su She, dimenandosi dalla stretta di ferro di Lan Wangji.
-Hai il diritto di rimanere in silenzio-ridacchiò Wei Wuxian, chiudendo il portone della volante.

Dopo aver firmato alcune scartoffie e consegnato Su She nelle mani di altri poliziotti, Wei Wuxian e Lan Wangji uscirono dalla centrale con il cuore più leggero. Certo, non avevano ancora trovato l'assassino di Nie Mingjue, ma dovevano pur cominciare da qualche parte.
-Lan Zhan, Lan Zhan!-gridò Wei Wuxian, accelerando il passo per camminare a fianco di Lan Wangji.
-Lan Zhan, fermati!-
Forse per lo sfinimento, forse per genuino interesse, il poliziotto si voltò e si fece agguantare il braccio dal più basso.
-Posso chiederti un favore piccolo piccolo?-
-Mn.-
-Ecco, stamattina sono venuto qui a piedi, quindi non ho la macchina. Non mi va di camminare per strada a quest'ora, potresti accompagnarmi a casa con la tua auto?-
Alla vista degli occhioni supplicanti di Wei Wuxian, Lan Wangji non potè fare altro che prendere le chiavi della macchina dalla tasca e sospirare. -Sali.-
Angolo autrice
Preparatevi per il prossimo capitolo, perché è quello che ho amato scrivere più di tutti.

Wangxian- Undercover, a Mo Dao Zu Shi ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora