Capitolo 14

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I raggi del sole filtrarono attraverso il vetro della finestra, illuminando la camera da letto e scaldando piacevolmente le braccia di Lan Wangji.
Destandosi, l'agente sentì ribollire il sangue nelle vene al pensiero della notte precedente. Non riusciva a credere di essere stretto tra le braccia di Wei Wuxian, la pelle nuda a contatto con quella dell'altro e coperto solamente da un lenzuolo. Gli spostò una ciocca di capelli arruffata dietro l'orecchio, indugiando con i polpastrelli sulla sua guancia.
-Wei Ying-sussurrò dolcemente. -Devo andare a lavoro. Potresti staccarti?-
La risposta dello spogliarellista fu un mugugno confuso di lettere che lo fece sorridere.
-Wei Ying-ripeté,-mi hanno assegnato a Mo Xuanyu e Jin Guangyao. Devo interrogarli, non posso arrivare in ritardo alla centrale.
Stavolta, Wei Wuxian sembrò essersi convinto e spostò il braccio che lo teneva ancorato alla vita di Lan Wangji con uno sbuffo.
-Ieri sera mi hai ridotto ad una gelatina, e oggi mi lascerai da solo. Sei una persona orribile! Cosa potresti fare per essere perdonato? Mhh, vediamo un po'...ci sono! Mi porteresti delle ciambelle appena esci dal commissariato?-
-E se invece venissi con me?-
-Ad una condizione: sarò io ad interrogare Mo Xuanyu.-

Il desiderio di Wei Wuxian fu esaudito: circa un'ora dopo, infatti, varcò la porta che lo separava da Mo Xuanyu e prese posto di fronte a lui. Lo guardò negli occhi, reprimendo l'istinto di mostrarsi intimorito. Era consapevole di non conoscere l'uomo, ma sapere che era stato lui a dirigere da dietro le quinte la sua vita...lo rendeva nervoso.
-Sei spaventato, Wei Wuxian-ruppe il ghiaccio Mo Xuanyu con un ghigno. -Non siamo nemmeno conoscenti, ma il pensiero di me che ti faccio vendere droga e sono una minaccia implicita ti getta nel panico. Non fingere, so cosa stai provando.-
Lo spogliarellista alzò il mento e sostenne imperterrito il suo sguardo. -Perché mai dovrei aver paura di un criminale in manette? Siamo in una centrale di polizia, circondati da agenti. Lei non può farmi niente.-
-Non cercare di mostrarti coraggioso, quando non lo sei. Tu non sei un poliziotto, perché mi stai interrogando?-
-Non c'è alcun bisogno di interrogarla, sono state raccolte prove schiaccianti. È vero, non sono parte del corpo di polizia, tuttavia ho chiesto di scambiare quattro paroline con lei. Lasci che le porga una domanda: perché? Perché lavorare nel mondo della droga?-
A quel punto, Mo Xuanyu scoppiò a ridere, accasciandosi sulla sedia per l'ilarità. -Che domanda idiota! È semplice: spacciare significa avere in mano decine di vite umane, e se riesci ad arrivare ad alti livelli grazie alla tua professionalità, di conseguenza hai il monopolio di città e nazioni intere. Ti senti inebriato, potente.-
Stavolta, fu Wei Wuxian a ridere. -Ha dato conferma ai miei pensieri: lei, come tutti gli altri che praticano professioni del genere, se così possiamo chiamarle, é una persona che non sa cosa fare della sua vita. Sa che, nel momento in cui non prova l'eccitazione tipica di chi detiene il potere, nessuno più la degnerà di uno sguardo perché troppo viscido. Lei è una persona inutile, che merita di marcire in carcere. Arrivederci, signor Mo. Buona permanenza in prigione.-
Prima di abbassare la maniglia della porta, però, Mo Xuanyu lo chiamò. -Wei Wuxian. Prima di andare, chiarisci un mio dubbio.-
-Mi dica.-
-Perché, anche quando le ho mandato la proposta tramite i miei scagnozzi, lei ha sempre rifiutato di prostituirsi? Avrebbe guadagnato facilmente.-
Lo spogliarellista accennò un sorriso, divertito dalla domanda. -Guadagnare tanti soldi non mi dispiacerebbe, ma non mi è mai passato per la mente di vendermi per vincere facile. Non accetterò mai di farmi toccare ed umiliare da perfetti sconosciuti. Pretendo rispetto per la mia persona.-E si chiuse la porta alle spalle, non accorgendosi di Lan Wangji. Sbatté contro il suo petto, lasciandosi sfuggire un'imprecazione.
-Ahi, scusa! Non ti avevo proprio visto!-
Dall'espressione che mise su, non capì se il fidanzato fosse esasperato o semplicemente incuriosito. -Noi due dobbiamo parlare del tuo lavoro.-
La bocca dello spogliarellista si contrasse a formare una buffa forma ad O. -Perché? Hai ascoltato l'interrogatorio?-
-Tecnicamente non fai parte della polizia, quindi è necessario che qualcuno sorvegli l'arrestato. È per una ragione di sicurezza. Prometti che in questi giorni mi parlerai del tuo lavoro?-
-Lan Zhan, ma...-
-Wei Ying-lo interruppe l'agente,-sono preoccupato per la tua incolumità. Voglio sapere cosa ti fanno fare esattamente durante i turni di lavoro per proteggerti. So che questo non è...un bell'ambiente.-
Dopo un breve momento di silenzio, Wei Wuxian sospirò. -Va bene.-
-Quindi mi dirai tutto?-domandò Lan Wangji, speranzoso.
-Sì, credo sia giunto il momento di confidarmi con te.-
Sollevato, il più alto lo abbracciò, carezzandogli la schiena con una mano. -Grazie.-
-E l'interrogatorio di Jin Guangyao?-
-Ci penserà mio fratello.-

-A-Yao.- Nel sentire quella voce morbida come la pelliccia di un animale, Jin Guanyao alzò di scatto la testa.
-Xi...Xichen. Posso spiegarti, giuro!-farfugliò, ma il comandante di divisione lo interruppe con un gesto della mano, livido in volto.
-Perché? Dimmi solo questo, A-Yao.-Il suo tono era affranto, come se avesse tentato di capire le sue motivazioni per una notte intera.
Jin Guanyao non ne era tanto sicuro. Non dopo quello che gli aveva fatto.
-Io...io volevo guadagnare.-
-E il tuo lavoro non ti permette già di vivere come una rockstar?-
-Sì! Però ne volevo di più, sempre di più. Era come se non mi bastassero mai, Xichen! Così, quando Mo Xuanyu si è presentato, non ho potuto fare a meno di lavorare con lui. Ho ricavato tanto denaro senza alcun sforzo, non mi dispiaceva affatto. Poi però...si è messo in mezzo Nie Mingjue.-
-Lui era nostro amico, cazzo!-urlò Lan Xichen, fuori di sé. Nessuno lo aveva mai visto in quello stato, le vene del collo sporgenti e il respiro affannoso. -Lavoravate praticamente insieme, ed io vi ho fatto da guardia del corpo per anni! Hai distrutto Huaisang, e tutto per della droga! Perché lo hai ammazzato?-
-Perché voleva denunciarmi!-sbraitò Jin Guangyao. -Mi ha colto con le mani nel sacco qualche giorno prima dell'omicidio, così l'ho invitato allo strip club con la scusa di chiarire. Su She gli aveva messo dei stupefacenti nel drink per confonderlo, tanto quanto bastasse per essere espulsi dal corpo in breve tempo. Abbiamo litigato, e la situazione è sfuggita di mano!-
Se gli sguardi avessero potuto uccidere, quello di Lan Xichen lo avrebbe trapassato. -Come lo avete ucciso?-
-Su She gli ha inferto un colpo alla gola, mentre io...prima ho cercato di strangolarlo.-
L'agente si alzò lentamente, lo sguardo rivolto verso il basso. -Ho sentito abbastanza. Meng Yao, ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Chifeng-Zun. Tra poco verrai scortato fuori dal commissariato, hai il diritto di rimanere in silenzio.-
-Xichen-lo chiamò il pugile, -so benissimo che non sono nella posizione di farti una richiesta, ma...ti prego, non dire a nessuno che ci conosciamo.-
Lan Xichen lo guardò, gli occhi lucidi. -Non dirò niente a nessuno.-
-Grazie. Se puoi, Xichen, perdonami. Per favore. E di' a Huaisang che mi dispiace, che Mo Xuanyu mi ha sempre tenuto in pugno anche per il forte legame che mi legava a lui. Ha rischiato di essere ucciso tante volte, ma io l'ho sempre protetto. Per me é come un fratello minore.-
Una lacrima bagnò la guancia dell'altro, incapace di trattenersi oltre. -Ciao, A-Yao.-
E si richiuse la porta alle spalle, con un peso a gravargli sul petto e il cuore in lacrime per ciò che non avrebbe mai potuto dire a Jin Guangyao.
Angolo autrice
-2 capitoli alla fine :(.
Il caso è finalmente risolto, ma cosa faranno adesso Wuxian e Wangji? E che tipo di rapporto legava Xichen e Meng Yao?
A quest'ultima domanda, potete dare la risposta che preferite.

Wangxian- Undercover, a Mo Dao Zu Shi ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora