Cercando un perché

Capitolo 4: Pace

-Tommy...

La voce che adorava tanto, illuminò la sua mente inondandola di gioia.

-Grazie...

Per lei avrebbe fatto qualunque cosa, mosso da quella forza nel cuore che lo portava dritto a lei. Le tese la mano e lei lentamente si alzò, quasi felice della sua vittoria. Si rivestì con una felpa appesa all'attaccapanni più vicino e fece per salutarlo, spaventata.

-No, non andartene...

Tom si zittì, sedendosi e appoggiando la schiena alla parete. Si perdeva nei suoi occhi, ma cercava di resisterle.

-Perché? 

Lei cadde fra le sue braccia, stringendolo più forte possibile.

-Al diavolo i compiti, Tom...

Non resisteva, ci provava ma era impossibile per lui. Le accarezzò i capelli, liberando la mente, ormai non più incatenata a quelle dure fitte. Chinò leggermente la testa per sprofondare nel suo profumo di biscotti, cullandola fra le sue braccia. Come si definisce quella fiamma che ardeva violenta nel cuore?

-Sin da quando ti ho vista, non volevo credere che fossi loro amica. Ora, sei riuscita a tenerli lontani. Ti adoro per ques...

-Mi adori solo?

Che domanda è? A cosa si riferisce?

-Tom, devo dirtelo...

I corridoi caddero nel silenzio più totale, si sentiva in lontananza solo qualche frase confusa della spiegazione di qualche insegnante.

-Ti... ti...

Il fiato gli rimase sospeso.

-Amo...

Il cuore che batteva sembrava l'unico a farsi sentire. Ecco come descrivere quella fiamma nel petto, ecco come definire quella forza che lo legava a lei. Ecco la risposta a tutte le sue domande. L'unica risposta davvero sincera, era solo stringerla più forte finché si sarebbe addormentata. Doveva essere un momento infinito, doveva fermare il tempo a quella frase. Doveva fermarsi il mondo. Sentiva sul petto il suo volto contorcersi in un sorriso. Lei si coricò, coprendosi con la felpa. Rimasero lì, fermi, ancora doloranti per le botte, ma sereni.