Non sapeva quanto potessero tornarle utili le cose che aveva ritrovato per casa, ma le mise in uno zaino, che ancora portava le patacche di qualche band musicale, che dopo tanti anni era ancora il suo preferito. Camminò, non capendo bene dove stesse realmente andando. Alcuni passanti la osservavano, ma a lei non importava. Era confusa dall'idea di perdere il ragazzo per una malattia inguaribile e incurabile, in più aveva appena scoperto di un fratello morto il giorno in cui è nata.
Ed ecco la porta che cercava. Bussò, quasi con dolcezza.
-Oh, buongiorno signore...
Non era abituata all'idea che Tom fosse disabile, non si aspettava di ritrovarsi il padre ad accoglierla, ma eccolo spuntare da dietro l'uomo, con un sorriso smagliante e gli occhi di un sereno tale da spazzar via qualunque preoccupazione. Sentì il cuore accelerare, come ogni volta.
-Ecco il ragazzo che amo...
Subito si salutarono, un rapido bacio e subito imboccarono il marciapiede.
-Tom, devo dirti una cosa...
-Certo. Cosa vuoi dire?
Non sapeva se dirglielo o meno, ma alla fine, era solo una teoria molto strana di sua madre.
-Mia madre ieri mi ha fatto un discorso su un fratello morto il giorno in cui sono nata.
Tom era confuso tanto quanto lei, non riusciva a seguire bene le sue parole.
-E lei pensa che tu sia la sua reincarnazione dopo tanti anni.
Tom la fissò basito. Tutto si sarebbe aspettato, ma certamente non questo. Non ne parlarono più durante il tragitto, ma rimase cupo per tutto il tempo, nonostante Susan provasse a farlo ridere. Lui accennava divertimento, ma i pensieri sono più indomabili di qualsiasi cavallo selvaggio.
-Sai, ormai mi mancano due anni. Spero di non lasciarti sola prima.
-Non te lo meriti per nulla al mondo.
Le risate a seguire non distolsero il pensiero di Susan dal discorso della madre... Che fosse... Dev'esserci una coincidenza, altrimenti non avrebbe senso tutto ciò.
-Mamma, ma mio fratello com'era di carattere?
-Perché me lo chiedi?
-Tu rispondi, sono io quella che fa domande ora...
-Ecco la mia teoria: hanno la stessa malattia, entrambi hanno subito atti di bullismo, conoscendo Tom posso dire che si assomigliano tanto, nel carattere e fisicamente... Non capisco, non c'è altra spiegazione. Chiedigli se ha conosciuto un certo Mirko.
Susan temeva di diventare strana come sua madre, ma tutto ciò la intrigava...
-Susan, perché mi scrivi in piena notte?
-Conosci un certo Mirko con il mio stesso cognome?
-No, perché?
-No no. Niente. Era... Domani ti spiego. Buonanotte!
-No ora mi spieghi chi è Mirko...
-Ti sembrerà strano. Prima di tutto, giura di stare zitto. E poi calmati, non ho ammiratori.
-Taglia corto e parla.
-Ricordi la cosa che ti ho detto di mio fratello?
-Eh...
-Si chiamava Mirko e tu e lui, secondo mia mamma, siete la stessa persona. Volevo anche chiederti se hai dei ricordi che ti sembrano non appartenere.
-Ne abbiamo già parlato Sus. Io sono io e tuo fratello è tuo fratello...
-...
-Ti giuro non so chi sia Mirko...
-Ok. Buonanotte amore!
Ma tutto qui?
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Cercando un perché
General FictionTommaso è molto popolare per la sua bellezza, ma è affetto da una malattia che colpisce gravemente il sistema nervoso. Nel corso della sua vita subisce molti atti di bullismo da parte di una banda che lo tormenta dalle elementari fino alla sua morte...