Capitolo 10: Dio lo volle indietro

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Il coma sembrava non finire mai. Le macchine ronzavano senza fine, il silenzio era tombale. Ogni tanto qualcuno veniva a trovarlo, ma lui viveva in quell'aura magica piena di serenità. Sembrava addormentato, così sereno come un bambino nella notte.

-Si risveglierà?

-Molto probabilmente morirà prima.

Ogni volta era come se fosse appena morto. Era tutto così incomprensibile... Ancora ricordo quando l'ho conosciuto. Viveva come un ragazzo normale, ma sapeva già che il coma sarebbe stato il suo colpo di grazia. Ogni volta sembrava di vedere un morto. Non reagiva quando provavo a chiamarlo. Mi mancano i suoi occhi castano intenso, mi manca la sua voce, mi manca tutto di lui. E mi mancava tutto ancora di più se osavo pensare che doveva ancora andarsene. Aveva solo diciannove anni...

-Si risveglierà?

I dottori scuotevano la testa, duri e tristi.



-Susan... Vuoi ancora rimanere?

Lei non rispose, rimase immobile a guardarlo.

-Susan, devi lasciarlo andare...

-No, non l'avrai mai... Lui è un eroe, gli eroi non muoiono...

E ora chi glielo dice che anche Achille è stato ucciso nell'Iliade?

-Ti lascio un po' di tempo, se vuoi.

-Come sta?

-Lui? Bene. Vive in un angolo remoto della mente, dove regna la serenità.

-Tom... Rispondi ti prego...

Poveri... Avevano una vita davanti...

-Hey Susan...

Ora voglio vederli tranquilli.

-Tom! Ciao!

-Sto morendo...

-Lo vedo, pian piano perdi colore e temperatura...

-Resta con me...

-Grazie Tom... Ti prometto che andrà bene la maturità

-Grazie Susan. Ricorda tutto quello che abbiamo fatto insieme...

-Ciao, Tommaso. Ci vediamo domani.

I suoi occhi si rivoltarono verso il cielo...

Lo presi per mano, per portarlo dove poteva continuare a vivere sereno. Era felice, adesso. Lo vedevo sorridere, sereno della vita appena conclusa. Pian piano arrivavamo verso l'alto, finché ho dovuto lasciarlo andare. Il mio Tom, quanto ho aspettato vederti felice...


Il silenzio delle pietre era spettrale, ma il sole d'estate rendeva tutto più tranquillo. La sua pietra era poco più lontana, verso le file di destra. L'erba fioriva su di lui, la cosa le piaceva davvero tanto. Sedette accanto, sorridente.

-Ciao Tom. Sono maturata, ne sono uscita con il massimo dei voti. Ce l'abbiamo fatta!

Dal cielo sembrava sorriderle, guardandola con gli occhi magnetici e profondi che solo lui poteva avere.

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