Our little secret - Taekook AU

Taehyung

Continuai a correre velocemente verso l’hotel. Possibile che avevamo camminato così tanto? 

Dopo poco entrai andando verso la camera di Jungkook ma venni fermato prima.

-Taehyung-ah, eccoti- mi fermò Hobi -Dobbiamo andare via tra poco, la tua valigia è tutta disfatta- e mi trascinò dentro.

Dovevamo andare in America, eravamo stati invitati come ospiti al Billboard poiché eravamo nominati come “top social artist". 

Non riuscii ad avere un momento da solo con Jungkook, o c’erano gli altri o, come quando eravamo sull’aereo, eravamo troppo lontani, e non potevo alzarmi dato che dovevo svegliare Yoongi, e nessuno lo faceva mai, solo Hobi. Certo che Jungkook potrebbe anche degnarsi di venire lui.

Arrivammo in America, ma anche lì, tra interviste e shooting, quando arrivammo all’hotel ero troppo stanco per iniziare una conversazione di questo calibro. Come se non bastasse stavamo anche organizzando la festa per il 4 anniversario e io e Namjoon dovevamo ancora completare la nuova canzone.

Intanto i giorni passavano ed era arrivato quello della premiazione; ci stavamo tutti preparando, chi a vestirsi, chi a truccarsi e chi a farsi i capelli.

Riuscii a ritagliare un minuto per correre nella piccola stanzetta dove c’era Jungkook, entrai di scatto guardandolo dallo specchio e lui mi guardò a sua volta.

-Jungkookie...io ti...dovrei parlare- mi si era azzerata la salivazione. Era semplicemente bellissimo, anche solo indossando un leggero trucco e un semplicissimo smoking, senza niente di particolare.

-Si...anche io- fermò l’hairstylist e si alzò avvicinandosi.

-Senti mi d…-

-Vuoi parlarne davvero adesso? Facciamo così...vieni sta sera in camera mia, dopo che sarà finito tutto- sorrise timidamente.

-Oh...si hai ragione...va bene- annuii sorridendo anche io.

Annuì anche lui e rimanemmo lì fermi a guardarci, entrambi con un’aria imbarazzata.

-Ragazzi avete ancora mezz'ora- urlò qualcuno dello staff.

-Io devo...sì forse è meglio che…- balbettai

-Sì, anche...anche io- 

Sorrisi e uscii tornando dalla mia truccatrice e lui dall'hair stylist.

Il resto della giornata andò come previsto, red carpet, foto, performance e premiazione.

-E il premio come top social artist va a…-

Avevamo tutti e sette le dita incrociate, speravamo di vincere, sarebbe stato un grande ringraziamento alle ARMY.

-BTS- urlarono Logan Paul e la ragazza di fianco a lui.

Si sentì un fiume di urla da dove le nostre fan erano sedute e noi ci alzammo in piedi abbracciandoci. Salimmo sul palco a ritirare il premio poi andammo dietro le quinte a festeggiare. Eravamo tutti felicissimi. L’unica pecca era che mi stavo perdendo l’esibizione di Celine Dion, peccato.

Tornammo infine a sederci ai nostri posti, continuando a guardare le varie esibizioni e premiazioni, c’erano 7 sorrisi stampati sui nostri volti.

Facemmo ancora una live prima di tornare in albergo poi ci avviammo verso la macchina che ci avrebbe portato all’hotel.

-Vogliamo andare a festeggiare da qualche parte? Domani abbiamo il giorno libero- chiese Jin dopo aver chiuso la portiera della limousine.

Guardai Jungkook seduto davanti a me e lui scosse piano la testa.

-Credo che dovremmo rimandare a domani, siamo tutti abbastanza stanchi- disse Namjoon sorridendo.

-Possiamo andare domani pomeriggio- suggerì Jimin.

-Decidiamo domani- disse Hobi.

E annuimmo tutti. Eravamo ormai arrivati e scesi tutti, Jungkook mi toccò il gomito e fece cenno con la testa alle scale, io annuii e dopo aver augurato la buonanotte a tutti lo seguii di sopra. 

Lui sbloccò la porta ed entrammo, mi chiusi la porta alle spalle poi mi girai verso di lui.

-Mi dispiace- dicemmo nello stesso momento e scoppiammo entrambi a ridere.

-Okay, prima tu- dissi ridacchiando.

-Non parlavo di te con mio padre, non avrei mai detto che eri solo fanservice, mai- sorrise.

-E io non ho mai baciato Jimin, e non si stava dichiarando a me- mi avvicinai di un passo.

-Siamo due idioti- disse sempre sorridendo e fece un passo avanti anche lui.

-Quindi...ora?- gli misi le braccia attorno al collo.

-Ora...ti strappo quella camicia di dosso- ridacchiò mettendomi le mani sulla vita e si avvicinò con la testa.

-Pensavo di essere l’unico a volerlo fare- sorrisi e annullai lo spazio tra le nostre bocche.