Jungkook

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Il tempo di riposo era volato velocemente e il giorno della partenza era sempre più vicino.

Stasera ci sarebbe stato il concerto, l’ultimo prima di una lunga pausa per me. Gli altri membri avrebbero finito gli altri concerti, già programmati e ormai sold out, senza di me, non volevamo annullarli tutti.

-Lo dirai sta sera Jungkookie?- chiese Jimin e io annuii piano.

Dovevo dare la notizia alle Army, nessuno aveva ancora proferito parola su ciò, e avevo deciso di farlo oggi durante i discorsi finali.

-Non iniziare a piangere perché ti seguiremo tutti a ruota altrimenti, intesi?- disse Namjoon sorridendo.

-Agli ordini Hyung- sorrisi leggermente e ci alzammo dai divanetti per finire di mettere i microfoni, salimmo sul palco e iniziò il concerto.

Anche se mi ero ripromesso di dare il 110% sul palco, ero distratto, continuavo a pensare al discorso che avrei dovuto fare e al fatto di non piangere. Non posso farcela, mi verrà in mente Tae e inizierò come un bambino. E non solo lui, ma tutti i BTS, le ARMY e i miei, che non vedrò per un po’.

Dopo un’ora e mezza di coreografie e canzoni, arrivò il momento fatidico. 

-Stasera- iniziò Namjoon -abbiamo leggermente cambiato il programma, infatti uno di noi ha una cosa molto importante da dire- mi guardò e fece un cenno con la testa.

A quel punto mi portai il microfono alla bocca e sentii immediatamente un nodo alla gola ma cercai di non farci caso.

-ARMY…- sospirai e sentii le lacrime iniziare a pungermi gli occhi, ma cercai di ignorare anche questo -Vorrei iniziare scusandomi, non...non ho dato il meglio di me sul palco, come volevo dare, spero che tutti noi vi abbiamo lasciato comunque un bel ricordo di questo concerto, nonostante le mie imperfezioni. Continuavo a pensare a questo momento, a cosa avrei detto, e al perché non mi sono scritto questo discorso prima, ma mi sembrava giusto così, spontaneo. Purtroppo...il momento che...io volevo non arrivasse mai è arrivato...la chiamata...per il servizio…- mi si spezzò la voce e abbassai la testa mordendomi forte il labbro.

Non devi piangere. Non devi piangere Jungkook.

Ormai era troppo tardi. Grosse lacrime mi stavano rigando le guance e niente poteva fermarle.

-Scusate- mormorai al microfono e sentii Jimin che mi metteva una mano sulla schiena e la muoveva su e giù.

-Gli altri membri p...porteranno a termine gli...gli altri concerti senza...senza di me- dissi tirando su la testa -e quando tornerò, saremo pronti con un nuovo comeback, nuove canzoni e nuovi album. Ve lo prometto. Grazie a tutti- mi inchinai asciugandomi la faccia con l’asciugamano. Era fatta, l'avevo detto. Tra due giorni sarei partito, ma sarebbe andato tutto bene, e chissà, magari sarei tornato prima del previsto.

Finimmo il concerto con 2! 3! E tornammo tutti e 7 dietro il palco. 

Iniziarono ad insultarmi scherzosamente davanti alle videocamere dicendo che li avevo fatti piangere tutti quanti, e che se non avessi iniziato non sarebbe successo. Dopo, sulla macchina che ci avrebbe riportato a casa, eravamo tutti in silenzio e mezzi addormentati ma Namjoon trovò comunque la forza di parlare.

- Ne sei sicuro Jungkookie?- chiese guardandomi.

- Di cosa?- aggrottai la fronte.

- Ci hai fatto promettere di portare a termine i concerti senza di te ma...non vogliamo che tu ti sia sentito in dovere di dirlo solo perchè sono sold out- 

- Sono sicuro, mi dispiace perchè non sarà esattamente il concerto che ogni fan si aspetterebbe ma...è meglio di niente- sorrisi un po’ e arrivammo davanti a casa,

- Va bene, allora lo faremo- e scendemmo andando ognuno nella propria stanza per farsi una doccia e andare a letto.

Entrato in camera mi precipitai in bagno a riempire la vasca, dovevo rilassarmi e quella era la cosa migliore. Appena l’acqua divenne calda mi svestii ed entrai immergendomi e chiusi gli occhi.

La leggera musica che veniva dal mio telefono e l’acqua calda che mi rilassava i muscoli mi diedero una sensazione di sonnolenza, stavo per addormentarmi lì quando…

- Jungkook sei qui?- sentii la porta del bagno aprirsi e mi tirai un po’ su per vedere uno stanco sorriso quadrato entrare.

- Hyung? Che fai qui?- sbadigliai rimettendomi giù.

- Avevo voglia di dormire con te stanotte, ma ora mi hai fatto venire voglia di farmi il bagno- entrò e si chiuse la porta alle spalle togliendosi la maglietta.

- Tu non entravi nel mio letto sudato com’eri tanto- sorrisi.

- Schizzinoso- si tolse anche i pantaloni poi si fermò come per aspettare qualcosa.

- Che c’è?- lo guardai alzando un sopracciglio.

- Copriti gli occhi- disse come se la cosa fosse ovvia.

- Ti ho già visto nudo mille volte- ridacchiai ma misi comunque una mano sugli occhi.

- E non sbirciare- non tolsi la mano finchè non sentii l’acqua che si muoveva e la spostai guardandolo con un sorriso divertito.

- Non ridere- si girò di schiena e si avvicinò finchè non si trovò contro il mio petto.

- Sei un idiota- mormorai ridacchiando e gli misi le braccia attorno alla vita appoggiando il mento sulla sua spalla.

- Possiamo dormire qua? Non ho la forza di alzarmi- sussurrò.

- Vorrei, ma domani mattina non ci alzeremo per il mal di schiena quindi no- sorrisi e gli diedi un bacio sul collo per poi appoggiare la testa al bordo della vasca.

- Restiamo ancora un po’ però- e così fu. Restammo lì per un lasso di tempo che sembrava infinito, anche se probabilmente erano passati solo pochi minuti.

- L’acqua sta venendo fredda- dissi tirandomi su piano.

- Aspetta, chiudi di nuovo gli occhi- sorrise e io sbuffai mettendomi di nuovo la mano sopra gli occhi. Lo sentii uscire e prendere un asciugamano - Puoi aprire ora-
E tolsi la mano, tolsi anche il tappo cosicché l’acqua defluisse dalla vasca e presi l’accappatoio mettendomelo.

Intanto Tae era scappato fuori con le sue robe da vestire; io, essendomi portato tutto dietro, mi asciugai e mi misi il pigiama mettendo a posto i vari asciugamani e uscendo.

V era già sdraiato con le coperte fino alla vita e il telefono in mano.

- La smetti di prendere i miei vestiti? Scansafatiche che non sei altro- sorrisi e mi buttai su di lui facendogli il solletico.

- Ah no no no- si mise a ridere cercando di spingermi via - Kookie svegliamo gli altri così, smettila- disse continuando a ridere fino alle lacrime.

Ridacchiai e lo lasciai stare mettendomi sotto anche io.

- E comunque non sono scansafatiche, solo che non voglio svegliare Namjoon, sai com’è- 

- Certo certo, ma intanto la doppia lavatrice me la faccio io- alzai gli occhi e mi avvicinai mettendogli un braccio attorno alla vita e appoggiando la testa alla sua spalla - Notte-

- Notte- si abbassò e mi diede un bacio sulla fronte e quando io alzai la testa sulle labbra.

- Non stare sveglio fino a tardi- sussurrai indicando il telefono poi chiusi gli occhi.

- Stai tranquillo- mi mise la mano sul braccio facendomi i grattini all’interno, e dopo poco mi addormentai.

Our little secret - Taekook AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora