Stamattina mi sono svegliata felice e, per andare in bagno a prepararmi, ho saltellato per tutta la casa.
Ho pensato a lui nell'esatto momento in cui ho aperto gli occhi.
<< Sei pronta?>> urla mio padre dal piano di sotto.
Senza rispondere, scendo le scale e lo trovo in piedi davanti alla mia porta.
<<Buongiorno.>> dice sorridente.
<< Giorno>> gli rispondo per poi rivolgermi a mio padre: << Ci vediamo oggi, buon lavoro.>>
Non appena chiudo la porta, le labbra di Noen si scontrano sulle mie.
<< Ecco, adesso è un buongiorno.>> dichiara con un sorrisino beffardo stampato in faccia.
<< Che fai oggi?>> chiedo mentre montiamo in macchina.
<< Sono da Kevin a studiare.>>
Annuisco aspettando di arrivare a scuola.È passato solo un mese da quando sono arrivata qua e sono già fidanzata.
Mi soprendo di me stessa: in Italia nessuno mi voleva.
La lezione di matematica viene interrotta dalla campanella e prima di andare via, aspetto Noen che sta parlando con una ragazza del nostro corso.
<< Non ci ho capito un accidente.>> afferma mentre viene da me.
<< Questo è perché sei stupido.>> dico ridacchiando.
<< Ehi attenta a come parli.>> dice puntandomi il dito contro.
<< Altrimenti?>> lo sfido inarcando un sopracciglio.
<< Sarà meglio per te se inizi a correre.>>
E così faccio, sfrecciò tra la gente, con i capelli che mi vanno sul viso.
Sento ogni tanto qualche alunno borbottare, indignato da questa cosa.
Uscendo dalla scuola, mi accorgo del nostro gruppo di amici e, correndo, mi fiondo li.
<< Ho vinto.>> strillo a Noen che mi sta raggiungendo camminando col fiatone.
<< Che sta succedendo?>> chiede Milo.
<< Voleva acciuffarmi, ma non sa che ho fatto atletica per quattro anni.>> gli spiego trattenendomi dalle risate.
<< Bene, io e Noen abbiamo la "riproduzione umana" da affrontare.>>
<< Speravo di affrontare mai questo argomento con un ragazzo.>> ammette facendomi un'occhiolino.
Mi sento in imbarazzo e una scossa percorre tutta la mia schiena.
<< Ci vediamo.>> mi sussurra per poi andarsene.Deciso di andare a passare il pomeriggio da Addie che è malata a casa.
<< Ehi, come stai?>> le chiedo cortesemente non appena entro a casa sua.
<< Insomma, ma da domani ritorno operativa.>>
<< Guarda che ti ho portato.>> dico sventolandole davanti le barrette di cioccolato che ho comprato prima di venire qua.
Sbarra gli occhi e si butta a capofitto su di me causando un tonfo.
Iniziamo a ridere.
<< Grazie.>> urla per poi abbracciarmi: << Netflix?>> chiede.
Annuisco e ci mettiamo a guardare "Sex Education".Dopo aver passato la giornata con Addie a guardare serie TV ed esserci abbuffate di schifezze, decido che è l'ora di andare a casa.
<< Ci vediamo domani, Rae.>> la saluto abbracciandola.
<< A domani.>>
Dato che mamma è via per lavoro, tocca a me cucinare e oggi non so proprio che inventarmi.
Non appena arrivo, mi vesto e mi metto subito in cucina per preparare la pasta al pomodoro e del pollo arrosto.<< Era tutto delizioso.>> afferma mio padre dopo essersi pulito la bocca.
<< Non so che farei senza di te.>> dice poi dandomi un bacio sulla guancia ed andando sul divano.
<< Già, come faresti.>> sussurro per poi andare a lavare i piatti.
Dopo aver finito, auguro la buonanotte a mio padre e me ne vado in camera.
Mi butto sul letto e, dopo aver messo Billie Eilish, mi metto a disegnare.Sono passate tre ore e si sono fatte le undici e mezza, credo sia l'ora di andare a letto.
Sento il telefono suonare.
È Noen.
" Che cavolo vuoi alle undici e mezza?"
" Apri la porta, sono qua."
" Dove sei scusa?"
" Qua, vieni ad aprire la porta."
Riattacco e, piano piano, scendo ad aprire la porta e mi ritrovo Noen davanti.
<< Fai piano o sveglierai mio padre>> sussurro.
<< Fai piano o sveglierai tuo padre.>>
Alzo gli occhi al cielo e quatta quatta lo trascino in camera mia.
Faccio un sospiro di sollievo non appena chiudo la porta, ringraziando il cielo che mio padre non si sia accorto di nulla.
<< Cosa cazzo ci fai qua?>>
<< Volevo stare con te.>> confessa per poi buttarsi sul mio letto.
Lo guardo confusa.
<< Che fai non vieni a dormire?>>
<< Tu dormi qua?>> chiedo interdetta.
<< Credi che mi sia fatto due chilometri a piedi per stare qua un quarto d'ora?>>
Spengo la luce e mi metto accanto a lui che inizia ad accarezzarmi i capelli.
<< Com'è stato studiare la riproduzione umana con Kevin.>>
<< Un'emozione unica.>> dice sarcastico:
<<Te invece che hai fatto?>>.
<< Sono andata da Addie.>>
Annuisce per poi baciarmi.
Unisce le nostre labbra in un bacio che si fa sempre più lascivo.
<<Mentre studiavo con Kevin, ti pensavo.>> dice staccandosi per una secondo.
<< Sai che potrei prendere quest'affermazione in modo ambiguo vero?>> chiedo ridendo.
<< Che idiota che sei.>> ammette mettendosi comodo.
<<Buonanotte, Noen.>> dico sorridendo.
<< Notte.>>AUTRICE.
Questo capitolo fa abbastanza vomitare ma sono in treno con Billie Eilish che canta " Lovely", cercate di capire :)).
Comunque grazie mille per le 400 visualizzazioni.
ILY 💕
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zing.
FanfictionOgni ragazza sogna di vivere nei States, ma non è quello che succede a Maddalena che si ritrova a fare i conti con un nuovo stile di vita in Georgia. Inizierà la scuola e con lei prenderanno vita amicizie e, chissà, nuovi amori.