Capitolo 9 - Un passato dimenticato, una scelta per il futuro?

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Capitolo 9

'Un passato dimenticato, una scelta per il futuro?'


Alexis se ne stava appoggiata in silenzio alla murata della Perla Nera,osservando le luci di Tortuga condite di urla, schiamazzi e occasionali colpi di moschetto.

Oramai quella era diventata un'abitudine, poiché l'aveva fatto anche troppo spesso in quei giorni di permanenza.
Non c'era una ragione precisa, se non quella che scrutare la tana dei filibustieri da lontano, senza farne realmente parte, aveva il potere di calmarla,facendo affiorare i suoi pensieri più nascosti in totale libertà.

Due giorni prima, quando il Vecchio Roger l'aveva scortata sana e salva fino alla nave dopo che si era smarrita per le vie scure e chiassose della città dei pirati, la sua mente era in subbuglio proprio come in quel momento.

Sebbene il suo stato d'animo fosse ben diverso.
Non era lì da sola, in disparte, non sapendo che altro fare o perché, come nelle notti precedenti, l'eccitazione di dove si trovava non le concedeva di prendere sonno, reclamandola sveglia.
Anche se tutti: Will, Elizabeth, Anamaria, Gibbs, perfino il signor pappagallo Cotton, avevano cercato di convincerla a scendere a terra per andare a far baldoria con loro, aveva rifiutato.

Mancando ben poco all'inevitabile ritorno a Port Royal e alla noiosa vita per bene di sempre, proprio non se la sentiva di festeggiare, ridere e bere.

Troppe domande la agitavano, troppi dubbi la faceva sentire in balia di una violenta burrasca, benché il mare sotto alla Perla, le cui acque riflettevano l'oscurità del cielo facendolo sembrare nero, fosse assolutamente calmo. Quasi una lastra compatta su cui la luna,accarezzandone la superficie, lasciava un riflesso argenteo.

Il mare, il vento, il sole, l'odore di rum e di spezie forti che caratterizzavano la rumorosa tana dei filibustieri... Tutto di quel luogo le era diventano familiare in brevissimo tempo.

' Dovevo aspettarmelo.'

Alexis non si era mai sentita a proprio agio nei panni della docile fanciulla beneducata. Era una recita, perfezionata negli anni, che portava avanti giorno dopo giorno, sebbene diventasse sempre più pesante da sopportare.
Ne era schiacciata. Soffocata.

Lì,nel più assurdo, improbabile, caotico e forse anche pericoloso porto dei Caraibi si sentiva per la prima volta davvero libera.

La gabbia nella quale per vent'anni era stata intrappolata, finalmente si era aperta. I suoi polmoni si erano riempiti di quell'odore salmastro e pungente e il suo cuore aveva ripreso a battere furiosamente.
' Qui mi sento viva! Ma quanto può durare?'

Una parte di lei avrebbe rinunciato alla vecchia vita senza esitazione,buttandosi tutto alle spalle e ricominciando da capo proprio lì.Però l'altra metà di lei, la bambina che aveva cercato di ottenere l'amore di un padre indifferente e di sentire il calore di una vera famiglia, era troppo riluttante.
Abbandonare zio e cugina, le uniche persone al mondo dalle quali davvero si fosse sentita benvoluta, amata e accettata, le risultava troppo penoso.

' Forse sono una codarda, dopotutto.'
Sapeva perfettamente a chi avrebbe dovuto rivolgersi per scoprire quella parte di passato che ancora ignorava e che, probabilmente, sarebbe stata la spinta per la svolta decisiva.
' Lo voglio davvero? Sono pronta ad affrontarlo e a scegliere?'

Mentre era ancora persa nelle sue domande, qualcosa di caldo e pesante le si posò sulle spalle.
Alexis si girò di scatto, trovandosi faccia a faccia con due intensi occhi scuri pesantemente bistrati, risplendenti come onice nella fioca luce delle lampade ad olio che rischiaravano il molo.
Quegli occhi le erano puntati addosso e la osservavano con un intensità tale da ipnotizzarla con il loro magnetismo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2019 ⏰

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