3 - Hachi (Nana Komatsu)

409 22 3
                                    

E quando il ghiaccio diventa più duro,

è come una sposa seduta sul muro.

Il sole alle mie spalle è ormai prossimo a calare.

Quando lambisce la superficie dell’acqua, sembra quasi sciogliersi in essa.

È come se si abbandonasse al dolce cullare delle onde.

Un po’ come faccio io.

Incapace di arrangiarmi da sola, cerco sempre qualcuno disposto a sostenermi.

Proprio come ho fatto con Takumi.

È bastato che mi trattasse con dolcezza una sola volta, e subito sono caduta nella sua trappola.

Forse questo non è un male, ma il prezzo da pagare si sta rivelando più alto del previsto.

Volevo un matrimonio felice, una bella famiglia, un uomo che mi amasse davvero.

Chissà se riuscirò ad avere almeno una di queste cose…

Mi capita spesso, quando sono sola come adesso, di ripensare a Nobu.

Sono certa che al suo fianco mi sarei sentita felice come mai nella vita.

Eppure, ancora una volta sono stata egoista.

Takumi mi ha dato ciò di cui avevo bisogno, e io senza pensarci sono corsa da lui.

Non posso piangere adesso.

Devo perdonare ogni suo tradimento, ogni dimenticanza, ogni atteggiamento freddo.

Anche se non trascorrerò giornate felici, devo portare avanti quello che ho costruito, per il bene del bambino che sto portando in grembo.

Lo sento muoversi, come se volesse dirmi qualcosa.

Spero che sia orgoglioso di sua madre un giorno.

Stringo i pugni sulle gambe, mentre una lacrima sfugge nascosta nell’ombra.

La seguo con lo sguardo, osservandola precipitare sull’anulare della mano sinistra.

Girata di spalle, l’ultima luce del sole non può raggiungere i due anelli che indosso.

Sono opachi, corpi senza vita.

Insignificanti oggetti di metallo privi di valore.

Un diamante che non brilla, oro che si spegne.

Forse è quello che sono io: una moglie, ma non una donna felice.

La colpa è solo mia.

Tuttavia, sento di amare Takumi in qualche modo.

Non so se sia solo l’impressione di una vittima salvata dal suo rapitore, oppure un sentimento sincero e puro.

Comincio a credere che la storia che mi ha raccontato sia sempre più vera.

Ma è davvero possibile innamorarsi di qualcuno che ti rende infelice?

Non è il momento di farsi certe domande.

Devo andare a casa e preparare la cena, anche se molto probabilmente Takumi non rientrerà nemmeno stasera.

Devo tornare da quel marito che mi ha salvata, nonostante la distanza fra noi sia gelida come un inverno troppo lungo.

La panchina sulla quale siedo si sta facendo fredda a causa dell’umidità della sera.

È ora che la sposa rientri al castello.

Welcome To My Mind (filastrocca dell'orrore)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora